Minniti o Salvini? Uno peggio dell’altro

salvini san vittoreL’ex ministro critica Salvini: “Io ero un molestatore seriale “

Nei giorni nei quali Salvini è nell’occhio del ciclone, per il suo assenteismo e per l’uso degli elicotteri della polizia, Minniti parla della sua giornata al lavoro, quando era Ministro degli Interni.  E leggendo le sue dichiarazioni, non si sa, di chi bisogna avere più paura. Di uno come Salvini, scialacquone e buffone, che lascia il Viminale nelle mani di suoi sostituti, o di uno come Minniti, che invece non si muove dal suo ufficio e controlla continuamente le piazze, i militari, i prefetti, i commissariati ?  «Sulla scrivania- spiega Minniti a Repubblica- avevo un telefono digitale, mi bastava un clic sul monitor per telefonare –ai capi dipartimento, al capo della polizia, ai vertici dei servizi segreti. Li chiamavo in ogni momento, più’ volte… -sì, ero un molestatore seriale. Ma un ministro dell’Interno deve fare così, altrimenti non riesce a realizzare scelte strategiche per la sicurezza pubblica; Non serve a niente farsi raccontare al telefono ciò che succede in Italia, se poi  ti disinteressi e non sai incidere». Certo per quello che viene definita la sicurezza, serve più uno come Minniti, per la sua efficienza e per la sua presenza. Da più garanzie, in caso che succeda qualcosa di grosso, e si punta più sulla prevenzione. Ma sul lato politico , mi sembra di essere costantemente sotto controllo e la questione potrebbe sfuggire di mano. Salvini, è più insicuro, da questo punto di vista, perché pensa solo ai porti e difatti, le piazze dello spaccio, la ‘ndrangheta e tutto il resto prolifera senza alcuna sosta. Salvini, spara cavolate , una dietro l’altro e nei fatti non fa nulla.

Salvini, nell’inchiesta fatta dal giornale Repubblica, è stato al Viminale 17 giorni effettivi, mattina e pomeriggio, ma ha partecipato a 211 eventi pubblici in giro per l’Italia, Comizi elettorali, feste della Lega, appuntamenti di partito. Salvini sostiene di poter assolvere il suo mandato anche senza stare al Viminale, delegando il suo capo di gabinetto. E su questo Minniti risponde in modo chiaro: «ll capo di gabinetto è un prefetto, quindi un pari grado dei cinque capi dipartimento in cui è articolato il dicastero. Serve l’autorità politica per assumersi la responsabilità delle , decisioni. Il ministro dell’Interno lavora bene quando non fa notizia. E non è un caso che la Democrazia Cristiana, nella sua lunghissima stagione di governo, evitasse di scegliere, per quest’ incarico, i propri capi corrente o i leader di altri partiti». Minniti proviene dalla scuola di Cossiga e sa bene come sia rilevante questo incarico, e come sia vitale la sua presenza nel Viminale. E se un ministro è assente questo comporta, «Che ogni dipartimento si comporti come una realtà a sé, senza un indirizzo e una strategia comune. La presenza del ministro al Viminale è cruciale, poi, nelle emergenze di  ordine pubblico, ad esempio durante manifestazioni ad alto rischio. Io rimanevo per ore a fissare i monitor nella sala operativa, per controllare ciò che stava accadendo. In tempo reale interloquivo con il Capo della polizia. Solo in questo modo si riesce a graduare la risposta delle forze impegnate sul terreno, garantendo la libertà di espressione e prevenendo ogni forma di violenza».  Di quanto succede nella piazza a Salvini non interessa, in quanto ha dato ordine alla polizia di reprimere e basta il dissenso. Da qui si capisce eprchè la Digos di occupa di togliere striscioni dalle finestre e dai balconi, o che la polizia non intervenga contro i fascisti nei cortei non autorizzati come avvenuto a Roma con Forza Nuova che in 30 sono stati fatti sfilare fino all’Università, in attesa che avvenissero incidenti. E anche quando un caporione fascista a schiaffeggiato uno studente dalla polizia questa non è assolutamente intervenuta.Lo stesso è avvenuto a Casalbruciato dove a Casapound è stato permesso di aprire un gazebo proprio sottol ‘abitazione della famiglia rom concessionaria della casa popolare. E difatti Minniti avverte questo pericolo di una situazione che sfugge di mano al Ministro. «La campagna elettorale permanente in cui questo governo ha gettato il Paese rischia di produrre pericolose tensioni nel sistema democratico. Il ministero dell’ lnterno è terzo per antonomasia, deve garantirei diritti di tutti, anche di chi non l’ha votato o non la pensa come lui. Il suo compito non è fare comizi, ma, rassicuare che  altri possano farli››. Nei miei 16 mesi al Viminale mai ho fatto comizi in piazza, solo iniziative al chiuso. C’è una bella differenza». «Il comizio è la massima espressione di un punto divista unilaterale. Sollecita dichiarazioni a effetto. Una parola sbagliata detta su un palco da un leader politico che è anche ministro dell”Interno, dunque depositario di poteri straordinari e terminale di informazioni riservate, può apparire come una minaccia». Minniti dimentica, il suo decreto sui fgli di via, che ha allontanato da manifestazioni di protesta militanti contestatori, come quello al G7 di Taormina. Dimentica, le cariche all’Università di Cosenza, per un suo comizio dentro l’aula magna. Questo lo accomuna molto a Salvini e l’intervistatore avrebbe potuto contestarglielo . Infine Minniti interviene sugli aerei di stato usati da Salvini. Il ministro Salvini per spostarsi utilizza gli aerei e gli elicotteri della Polizia anche quando la trasferta  non è solo di tipo istituzionale chiede: «Beh, evidentemente vedendolo in divisa l’hanno scambiato per uno di loro.  Le volte si contano sulle dita di due mani. Mi sono sforzato di usare quei velivoli solo per finalità strettamente istituzionali, che si concludevano in un arco ristretto di tempo. E riguardo agli striscioni rimossi Minniti dice: «L’unica cosa che non si può e non si deve fare è mettere ‘magliette’ alle forze di polizia. Sono un patrimonio dell’italia”. Quando la polizia caricò all’Unical, gli stduenti che contestavano Minniti ministro, lo fecero per far togliere un grande lenzuolo sul quale c’era scritto “ Foglio di via per Minniti”. Al rifiuto di toglierlo, da parte degli studenti,  la polizia caricò, manganellando tutti e rompendo un occhio ad uno studente, ora in causa contro la polizia, per il danno subito.

Minniti o Salvini? Uno peggio dell’altroultima modifica: 2019-05-17T20:58:04+02:00da sciroccorosso