La ballata di Buster Scruggs

Taniello   17 novembre 2018   Commenti disabilitati su La ballata di Buster Scruggs

Un w55228estern dei fratelli Coen, wow! Ma attenzione, siamo vecchi seguaci dei due e sappiamo bene come dietro personaggi estremamente caratterizzati, ambientazioni di notevole suggestione e storie più o meno surreali possano nascondere infidamente la più terribile delle tragedie cinematografiche: la noia.
In questo caso, però, ci viene fortunatamente in soccorso la struttura a episodi, dove la durata circoscritta dei fatti annulla il rischio precedentemente detto, così da farci ammaliare dalle sole cose buone.
Quando i dialoghi (o i monologhi…) iniziano a prendere una china decisamente pericolosa, ci vengono incontro paesaggi meravigliosi, la luce di una fotografia a dir poco ammaliante e perfetta per ognuno degli episodi, una bravura degli attori a caratterizzare caricature (non so come dire diversamente) più o meno citate o ispirate a grandi classici USA. Tranne forse James Franco, che riesce a rimanere solo James Franco. Non mancano i vecchi amici come Tom Waits, nell’unico episodio non scritto dai due ma ispirato a un racconto di London.
Ora, dopo la pallosa analisi a caldo, una riflessione: la spocchia e la fama dei Coen permetteranno ai tanti allergici al “genere”, a quei tanti che come vedono un cavallo o una pistola corrono via scandalizzati gridando “no no no, non è possibile!” di godere di una sana boccata d’aria, di tante citazioni (fin dal titolo…) che purtroppo non sapranno cogliere ma così amate da ogni mestierante e cinefilo che ancora oggi pare impossibile farne a meno.
Infine una preghiera: guardatelo in lingua originale, perché tanto per dire, tanto l’episodio con l’accento del sud che quello dove si recitano le poesie meritano la massima attenzione ai suoni delle parole, vi prego davvero.

La ballata di Buster Scruggsultima modifica: 2018-11-17T21:16:04+01:00da Taniello