che strano posto

Da bambino mi son trovato in un asilo privato molto particolare, da adulto le mie letture mi dovrebbero portare ad identificare quell’epoca con un paese d’ombre e quei compagni con tanti Angelo Urias.

Perché offro un’immagine diversa della mia vita?, un trascorso in mezzo alle donne che mi hanno ammesso ai loro segreti mi ha costruito un vissuto diverso.

Crescere orfani appariva allora un dramma per tanti bimbi, le scelte che hanno operato su me hanno creato l’uomo dalla grafia arrotondata che ha imparato a leggere molto presto.

Leggere sino ad entrare dentro i libri e scoprire a distanza di anni d’aver costruito un tessuto interno che una persona mi ha fatto ritrovare a distanza di anni, per gioco ho preso la penna in mano.

Dividere il mondo è abitudine di tanti, come don Milani rivendico il diritto a non avere patria in quanto nato in un posto e cresciuto in un altro e diventato adulto in un terzo, ed in quest’ultimo la mia parlata è diventata una maschera.

Da bambino avrei potuto vivere le giornate come se affrontassi un nido di mitragliatrici sull’altopiano e quell’attacco fosse stato ordinato da un comando che rispetto, mia madre e le mie zie, le ho vissute in un modo diverso da tanti coetanei, forse poco al maschile, ma le ho vissute con tanto affetto intorno.

Oggi la mia visione del mondo raccoglie e dà, tenerezza e affetto mi vengono offerti e cerco di renderli almeno in pari misura, anche scrivendo parole d’amore o raccontando storie fantastiche.

Che strano posto questa magica isola, dalle coste ai monti per strade che percorriamo col pensiero in un minuto e nella realtà in ore e percorreremo per salutarci con un abbraccio dieci volte in un giorno, tutto per poter dire “sei”.

E oggi, per te che sei, per me..per noi, voglio ricordare la figura maschile che mi ha cresciuto, eravamo un vecchio ed un bambino

che strano postoultima modifica: 2017-10-27T22:37:59+02:00da Totodess