Ho talmente desiderio di vederti da non rendermi conto di cosa sto facendo, scopro di aver copiato me stesso e la cosa mi rattrista e contemporaneamente mi fa felice.

Del mio eremo solitario riesco ad uscire e sentire cosa può esser chiamato futuro, vale veramente tanto l’affetto che mi dai e valgono moltissimi le spinte ricevute per andare avanti nel creare qualcosa che possa esser chiamato nostro.

Questo strano percorso non portava ad  una via del centro, portava a rendermi quella luminosità che potesse permettermi di guardarti senza arrossire, conduceva ad unire pensieri e sensazioni comuni.

Che bella giornata, sorridere insieme per il realizzarsi di un sogno, il pensiero costruito riga per riga di fronte ad una tazza di caffè fumante può assumere caratteristiche diverse, prendere fisicità, diventare occasione d’incontro.

Da perfetto vagabondo senza meta a uomo con uno scopo nella vita, regalare quel sorriso e qualla gioia che merita una persona, quella voglia di vivere insieme che supera confini, distanze e problemi.

La fantasia che ci ha guidato sino a questo punto deve diventare speranza e da quello il nostro credo, ognuno porta il peso dei suoi mali e le sconfitte, leccarsi a vicenda le ferite può portare al piacere di cancellare il dolore ed i segni lasciati nei nostri cuori.

Stanco mentre incenso le donne della mia vita e mi dico che se non le avessi conosciute, se mi fossi perso dietro l’effimero, non avrei mai potuto assaporare la dolcezza di quanto mi dà  questa magica relazione. Il colore dei tuoi occhi ha distratto la mia attenzione, ho ripreso da un foglio quel pezzo di cui avevi conoscenza, mi son scusato alla meno peggio ed ora, faccio ammenda pubblica del mio errore dicendo quanto avevo intenzione di dire.

La mia strana giornata continua, silenzio intorno a me, ogni fonte di rumore è stata spenta per potermi dedicare semplicemente a te che sei, è uno di quei giorni che dovrebbe prendermi la malinconia eppure sono felice, felice di te, di me, di noi.

Mi son chiesto cosa mi fa star bene quando penso queste cose, ti propongo una risposta “mi fai sentire fuori dalla folla e dalla follia, mia signora in pigiama” e la mattina assume i colori dei tuoi occhi.