NELL’ANGOLO BUIO .

Nell’angolo buio‭ ‬.

Paradisi di gloria riecheggiano nelle profonde idee
feroce il guado‭ ‬,‭ ‬trascina a se‭ ‬l’incauta morale‭ ‬,
strugge l’assenso alla pregevole accettazione‭ ‬.

E‭’ ‬il pane che ciba ogni preghiera‭ !
Sfama cuori infranti nella miseria d’un vissuto‭;
nelle orde buie del peccaminoso cuore di pietà vive‭ ‬.

Ed è‭ ‬il ferro caldo che batte nell’anima‭ !
Vuole emergere‭ ‬,urlare‭ ‬,lasciare un marchio indelebile sul cuore‭ …
Vuole essere protagonista di possenza e forza‭ ‬.

E‭’ ‬Nell’angolo buio che tacciono voci offese‭
io taccio la ferrea adrenalina‭ ‬,l’eccitazione che tu mi dai‭ ‬,
sul mio corpo si aborra e preme e lievita‭ ‬,‭ ‬l’emotivo raziocinio‭ ‬.

E benda occhi lucidi nell’oscurità del sole‭ !
Vuole amare l’essere migliore‭ ‬:
quello che da brividi al cuore innamorato‭ ‬.

Taccio riverberi offuscati‭ ‬,sono spento‭ ‬…
percosso da bersagli obesi e contorti plausi‭ ‬,
incerti‭ ‬,‭ ‬straziati da inique storie‭ ‬.

Inquietati‭ ‬,‭ ‬da appariscenti eloquenze‭
fasciate da lemmi indefiniti‭ ‬…
scuotono membra avvizzite in attimi di gloria‭ ‬.

Or dunque albeggio l’Alba mia‭ ‬…
Do luce alle ombre immacolate‭ ‬,
dagli angoli‭ ‬bui ne esco fuori vado ove il cielo è chiaro‭
ascolto suoni‭ ‬,‭ ‬la mia musica‭ ‬del cuore‭ ‬.

Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

SANGUE NELLE VENE .

Sangue nelle vene

Scorre rovente il sangue nelle vene‭

come un fiume nasce dal torrente‭ ‬,

come una lepre fugge dal suo covo

nella sua corsa incontra il suo destino‭ ‬.

Scorre e sviene nel sibilo della sera

fluisce nei graziosi guadi

nel sangue dell’amore‭ ‬,

in spasmi indelebili si trascina‭ ‬.

In un solo corpo è la direzione

è la luce che brilla‭ ‬da lontano‭ …

la mente trova il suo io‭ ‬:‭

ove ogni tempo lascia la sua brina.

E non ce n’è per nessuno‭

tra sospiri e pianti in ansie e pentimenti,

non c’è via di scampo.

Quietati anima mia

fa che nessuno soffra‭

per tutto il bene che mi resta ascoltami‭ ‬.

Giovanni Maffeo Poetanarratore.

IL PALPITO IMPAZZITO .

Il palpito impazzito .

Ormoni impazziti eruttano lava
fremono voglie nelle vitali arterie ,
lì , fecondi il tuo frutto donna
ove germogli languide emozioni .

Ed io che sento odori di buono
s’alzano dalla terra ove tu cammini ,
sollevano cuori teneri ;
annaffiano prati di prima sete .

Sei tu dunque l’anima mia !
Forte come gli uragani e le tempeste ,
al palpito impazzito si dimena l’anima
ove ogni raggio svela la sua luce .

E ti chiedo :dammi la tua fiducia ,
la tua carne fragolina …
il tuo corpo per baciare l’acqua santa ;
il giorno per sospira amore .

Dammi i palpiti irruenti
ove le confuse paure si coagulano nel sangue ,
s’avventano bramose su mulini a vento
per girare la giostra della vita .

Lì posso attingere la tua aria
vedere spiragli d’alba e raggi luminosi ,
l’ora in cui tu sei nella mia voce ;
riempi di miele il vuoto della luna .

E ti trovo ovunque …
Ti sento tra i profumi del mare ,
nei letarghi della neve …
tra gli spazi sospesi di un amore incatenato .

Tu la gioia di beltà mi inondi
in suoni in echi fai sentire il tuo rumore :
col tuo canto accendi la mia sabbia rovente
ove i miei piedi han consumato l’avventura .

Giovanni Maffeo Poetanarratore .

IL SOLE CHE RIDE .

Il sole che ride ‬.

Sulle spiagge del caldo mare
geme il vigore dell’ardito flutto ‬,
con crudele possanza
si avvinghia ‬,nelle fauci del tuo amore ‬.

Sul ‬prato del tuo cuore nasce la vita
in preda all’estasi il capo mio pieghi ‬,
strozza la mia bocca non ha respiro
vuole dirti ti amo ‬,‭ ‬quando sei per me unica ‬.

Mi è stato detto:vattene da questo mondo
nulla ti appartiene!
Non c’è posto per un vagabondo
che urla muto il suo canto.

Mi è stato detto che per tutti
c’è il sole che ride …
che i suoi raggi colorano le foglie ;
e su arati campi nasce il tuo germoglio ‬.

Ride sulle tue labbra il sole dell’estate !
Sull’aprico viso …
sul tuo corpo avaro si concede ;
scalda piaceri ne inebria l’aria‭ ‬.

Giovanni Maffeo Poetanarratore.

IO LUNA.

Io luna‭ ‬.
Guardo in alto‭ ‬,‭ ‬guardo il cielo desolato‭ !
Guardo la luna che illumina il basalto‭ ‬,
la roccia vulcanica che al sole brilla‭ ;
si infonde‭  ‬con i riflessi tra le nuvole‭ ‬.
Nei‭  ‬tuoi occhi‭ ‬,‭ ‬i miei brillano‭ !
Vedi me come se fossi un istrione‭ ‬,
l’impavido essere‭  ‬nella tua anima si trascina‭ ‬.
Io luna‭ ‬,io la preda‭ ‬,‭ ‬il superbo mimo‭ ‬.
Liberate il terribile amore‭
liberate me‭ ‬,‭ ‬lo schiavo d’Afrodite‭ ;
il re dei poveri‭ ‬…
il lupo che sbrana l’indegna bestia‭ ‬.
E’ da la su che il chiarore albeggia ancora‭
si fa sempre luccicante tra i spogli rovi‭ ‬,
è la nostra luna che declama il nostro amore‭ ;
stasera ci avvolge‭ ‬,‭ ‬domani s’abbuia‭  ‬.
Io luna per amore amo‭ !
Io l’ira che mai si concede‭  ‬,
scrivo romanze e avidi racconti‭
nel vespro colgo l‘onda dei sospiri‭ ‬.
Divago e canto melodie‭ …
per la‭  ‬donna che mi brama‭ ‬,
lei mi sente in simbiosi‭ ‬,‭ ‬fa la rosa‭
parla con me attraverso i miei pensieri‭ ‬.
Io luna sono la fortuna‭ ?
Per anni ho acceso ceri‭ ‬.
Tra le mie braccia ho la tua fiamma‭
nel tuo cuore sorprese e meraviglie‭ ‬.
Io sono luna ho te‭ ‬,la mia vita‭ !
Sei vagito ch’è mi scuote‭ ‬,
ammanti l’ala a la‭  ‬colomba‭ ;
tingi di rosso l’acqua sulla terra‭ ‬.
Giovanni Maffeo Poetanarratore‭ ‬.

HO PERSO LE PAROLE.

HO PERSO LE PAROLE .
Ho provato per anni ad accordare una musica
e non mi è stato mai permesso ,
mi manca sempre l’ultima nota …
l’ultima goccia che fa traboccare il vaso .
Forse è un orchestra senza plausi
oppure è una scena già vista …
un momento di distrazione ove la percezione esala
si dipana silente nei sentimenti aulici .
Chissà !Grandi dolori affliggono le tenebre
frugano miseria nei calvari delle menzogne ,
tra i loschi  approcci i fatali umori
scansano lacrime per i troppi odi .
Ho perso le parole e non ho più nulla da dire 
la ragione a volte prende il comando ,
l’innocenza trattiene e si cerca il fatale
tra i bisbigli dei fantasmi ferisce l’assurdo .
Divento specchio di me stesso
mi assordo col solo urlo ,
sbatto contro il muro vagoni di silenzi
schegge di cuore che si mutano in singhiozzi .
Ho perso le parole e non le voglio più trovare
troppa è la nausea di questo delirio senza pari ,
di falsi sorrisi e pazzi infelici …
in un convito ove l’incubo è il tema .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .