Mario Rigoni, INTERVISTA CON L’ARCANGELO D: Arcangelo Michele, ci parli della sessualità? R: La Sessualità, una componente che fa parte dell’essere umano, dell’essere in tutta la sua componente fisica. Un meccanismo che voi avete a disposizione quale macchina perfetta di cui già in questi contesti vi ho parlato, solo che è stata messa a fuoco in maniera troppo deformante. Da cosa nasce questa deformazione? Questa negazione di un aspetto così importante a livello energetico che l’umano ha a disposizione e non solo, badate, non solo per il prosieguo della stirpe, per la procreazione, ma proprio perché è parte vibrante, meravigliosa dell’essenza divina. Tutto ciò non deve scandalizzarvi perché l’essere umano incarnato in un corpo fisico, prova, anche se per piccole frazioni di secondo, quella che è l’ebbrezza meravigliosa che crea vibrazioni altissime e che noi Entità di Luce disincarnate proviamo in continuazione…quella beatitudine che è, pensate, simile al vostro piacere nel provare l’orgasmo, ma è ingrandito all’ennesima potenza, nell’attimo in cui due esseri si incontrano e uniscono le loro forze vibranti nell’intento di dare e ricevere amore: Amore. C’è una vibrazione molto alta in quel momento, solo che l’umano ha la capacità di distruggere questa essenza meravigliosa dell’essere e lo fa in maniera devastante, distorta e pertanto distruttiva. Da un lato, ricerca quel piacere a oltranza per sfuggire alla propria incapacità di conoscersi, di analizzare, evita in maniera abbastanza scaltra l’introspezione e allora ricerca questo palliativo, credendo di dare o ricevere amore. In realtà cerca solo un piacere fine a se stesso. Questo non è interscambio. Questo non è amore sublime. C’è chi poi cerca un’altra scappatoia, quella di sublimare l’amore fisico rinunciandovi, e qui muove un’altra forza scatenante che porta spesso non solo alla patologia, ma alla depravazione ed alla perversione. Ricordate sempre che la rinuncia con gioia è sublime, e porta equilibrio, ma la rinuncia con frustrazione porta e porterà sempre all’aberrazione e alla propria distruzione individuale, e anche a quella di altre creature coinvolte in questo stesso aspetto. Anche in questo, come in tutto il vostro percorso umano primariamente animico e spirituale, ogni eccesso è prima o poi nemico di voi stessi. Logicamente non sono qui ad incoraggiare o esaltare il libertinaggio dicendo che la sessualità va vissuta perché il vostro sentire sia condiviso, attuato dai vostri stimoli: dico che l’amplesso tra due creature che si rispettano, si amano, le cosiddette anime gemelle, è la forza più bella, più potente che voi umani avete a disposizione ma non dev’essere un atto egoistico, non deve essere un atto di potere volto alla sottomissione, non deve essere un capriccio perché la noia ha portato l’umano a gingillarsi con questo o quel giocattolo. No, questo non è amore ma capriccio, per non dire peggio. L’essere umano ha a disposizione i sensi. Sta al suo libero arbitrio usarli con saggezza, qualsiasi trasgressione è di per sé non consona e pertanto rischiosa e pericolosa perché altera tutta la componente fisica e fisiologica. L’eccesso di pensiero crea ossessione, l’eccesso di assunzione di cibo crea le patologie che ben conoscete, come il negare l’assunzione di cibo o il negare l’assunzione costruttiva del pensiero portano all’annullarsi, portano all’apatia e così l’eccesso dello sfogo sessuale, come la carenza, la negazione, la rinuncia con sofferenza. E’ andare controcorrente, contro la propria natura, per seguire regole umane dettate da voi umani e non sempre dettate dall’umano saggio, ma dalle frustrazioni dell’umano che si erge a persona competente ma non saggia, che si autoproclama superiore agli altri per un ruolo a cui è giunto sgomitando più che per meriti. E’ tutto relativo perché non sempre l’umano è all’altezza di questa saggezza interiore che ciascuno di voi possiede, ma che se è prevaricata dall’ego e dalla sete di potere non viene usata per il bene comune. E da qui nasce il discorso del frutto proibito. Più demonizzate negando quella certa cosa e più l’umano per sua insita curiosità viene attratto da quella cosa. Certi popoli che voi ritenete incivili, che avete, arbitrariamente e anche con senso dispregiativo, chiamato Pagani, un tempo giravano quasi nudi nelle loro terre surriscaldate dal sole cocente, eppure avevano autodisciplina, autoregolazione, etica morale talmente alte a livello sessuale che voi, miei cari occidentali, dovete ancora imparare. Perciò non demonizzate ciò che è parte dell’essere creatura Divina per colui che vi è Padre e Madre e che con amore vi ha permesso e vi permette di fare questo meraviglioso percorso, ma ricordate sempre che ciò che voi ritenete sia amore può essere solo attrazione dei sensi. Ciò che ritenete giusto e appagante è solo per appagare voi e per il vostro ego perché l’amore, quello puro, quello elevato, è spartire, gioire per l’altro fratello, sorella che sia, per l’amico, l’amica, è spartire senza invidiare. L’amore è libertà, non possesso, non è potere. L’amore non ingabbia e non costringe. Amore è fondere anima e corpo in un unico suono sublime, non ha nulla a che vedere con la patologia camuffata da astuzia, giochi che sempre più portano alla perversione che alla sublimazione e alla gioia nella ricchezza di scambio e interscambio di questa altissima vibrazione, della quale vi ho parlato, e che noi chiamiamo, in termini molto semplificati ma a voi comprensibili, beatitudine, gioia di essere. Ma l’umano deve scoprire che altre beatitudini creano in voi gioia, serenità: il donare senza pretendere di ricevere, lo spartire senza secondi scopi, lasciare libero e non ingabbiare chi non vi appartiene, vivere assaporando con gratitudine per la gioia che vi invade ciò che intorno a voi, ciò che è in voi, lo spettacolo della vita che continua affluire in voi, attorno a voi, osservando con profondità e spessore la natura che vi circonda, guardando i vostri fratelli e sorelle con lo stesso amore con cui guardate il vostro bimbo, la vostra bimba, che non vi appartengono ma sono frutto dell’amore che c’è in voi. Vi posso dire che non c’è una condanna peggiore nell’essere umano di questa disarmonia e questa spasmodica esigenza di possesso, perché rende la creatura vorace e pertanto incapace di amare, di donare e ricevere amore ed è per questo che rincorre altre chimere che sono solo illusione. Sono creature che non hanno la ricchezza meravigliosa e sublime di dare e ricevere amore e allora ricercano in altre fonti subdole che sono soltanto specchietti per le allodole, un momento di illusione credendo sia amore ma in realtà è solo unicamente illusione. Amatevi l’un l’altro ma non soffermatevi solo allo scambio sessuale perché esso è potentissimo se coadiuvato dal rispetto, dall’emozione, dalla donazione incondizionata e dalla gioia nel ricevere senza possedere. Questo amore dev’essere arricchito dal sentimento che si chiama amicizia, condivisione, complicità, altrimenti è solo cosa meccanica e sterile.
Sessualità ed Amore secondo l'Arcangelo Michele
Mario Rigoni, INTERVISTA CON L’ARCANGELO D: Arcangelo Michele, ci parli della sessualità? R: La Sessualità, una componente che fa parte dell’essere umano, dell’essere in tutta la sua componente fisica. Un meccanismo che voi avete a disposizione quale macchina perfetta di cui già in questi contesti vi ho parlato, solo che è stata messa a fuoco in maniera troppo deformante. Da cosa nasce questa deformazione? Questa negazione di un aspetto così importante a livello energetico che l’umano ha a disposizione e non solo, badate, non solo per il prosieguo della stirpe, per la procreazione, ma proprio perché è parte vibrante, meravigliosa dell’essenza divina. Tutto ciò non deve scandalizzarvi perché l’essere umano incarnato in un corpo fisico, prova, anche se per piccole frazioni di secondo, quella che è l’ebbrezza meravigliosa che crea vibrazioni altissime e che noi Entità di Luce disincarnate proviamo in continuazione…quella beatitudine che è, pensate, simile al vostro piacere nel provare l’orgasmo, ma è ingrandito all’ennesima potenza, nell’attimo in cui due esseri si incontrano e uniscono le loro forze vibranti nell’intento di dare e ricevere amore: Amore. C’è una vibrazione molto alta in quel momento, solo che l’umano ha la capacità di distruggere questa essenza meravigliosa dell’essere e lo fa in maniera devastante, distorta e pertanto distruttiva. Da un lato, ricerca quel piacere a oltranza per sfuggire alla propria incapacità di conoscersi, di analizzare, evita in maniera abbastanza scaltra l’introspezione e allora ricerca questo palliativo, credendo di dare o ricevere amore. In realtà cerca solo un piacere fine a se stesso. Questo non è interscambio. Questo non è amore sublime. C’è chi poi cerca un’altra scappatoia, quella di sublimare l’amore fisico rinunciandovi, e qui muove un’altra forza scatenante che porta spesso non solo alla patologia, ma alla depravazione ed alla perversione. Ricordate sempre che la rinuncia con gioia è sublime, e porta equilibrio, ma la rinuncia con frustrazione porta e porterà sempre all’aberrazione e alla propria distruzione individuale, e anche a quella di altre creature coinvolte in questo stesso aspetto. Anche in questo, come in tutto il vostro percorso umano primariamente animico e spirituale, ogni eccesso è prima o poi nemico di voi stessi. Logicamente non sono qui ad incoraggiare o esaltare il libertinaggio dicendo che la sessualità va vissuta perché il vostro sentire sia condiviso, attuato dai vostri stimoli: dico che l’amplesso tra due creature che si rispettano, si amano, le cosiddette anime gemelle, è la forza più bella, più potente che voi umani avete a disposizione ma non dev’essere un atto egoistico, non deve essere un atto di potere volto alla sottomissione, non deve essere un capriccio perché la noia ha portato l’umano a gingillarsi con questo o quel giocattolo. No, questo non è amore ma capriccio, per non dire peggio. L’essere umano ha a disposizione i sensi. Sta al suo libero arbitrio usarli con saggezza, qualsiasi trasgressione è di per sé non consona e pertanto rischiosa e pericolosa perché altera tutta la componente fisica e fisiologica. L’eccesso di pensiero crea ossessione, l’eccesso di assunzione di cibo crea le patologie che ben conoscete, come il negare l’assunzione di cibo o il negare l’assunzione costruttiva del pensiero portano all’annullarsi, portano all’apatia e così l’eccesso dello sfogo sessuale, come la carenza, la negazione, la rinuncia con sofferenza. E’ andare controcorrente, contro la propria natura, per seguire regole umane dettate da voi umani e non sempre dettate dall’umano saggio, ma dalle frustrazioni dell’umano che si erge a persona competente ma non saggia, che si autoproclama superiore agli altri per un ruolo a cui è giunto sgomitando più che per meriti. E’ tutto relativo perché non sempre l’umano è all’altezza di questa saggezza interiore che ciascuno di voi possiede, ma che se è prevaricata dall’ego e dalla sete di potere non viene usata per il bene comune. E da qui nasce il discorso del frutto proibito. Più demonizzate negando quella certa cosa e più l’umano per sua insita curiosità viene attratto da quella cosa. Certi popoli che voi ritenete incivili, che avete, arbitrariamente e anche con senso dispregiativo, chiamato Pagani, un tempo giravano quasi nudi nelle loro terre surriscaldate dal sole cocente, eppure avevano autodisciplina, autoregolazione, etica morale talmente alte a livello sessuale che voi, miei cari occidentali, dovete ancora imparare. Perciò non demonizzate ciò che è parte dell’essere creatura Divina per colui che vi è Padre e Madre e che con amore vi ha permesso e vi permette di fare questo meraviglioso percorso, ma ricordate sempre che ciò che voi ritenete sia amore può essere solo attrazione dei sensi. Ciò che ritenete giusto e appagante è solo per appagare voi e per il vostro ego perché l’amore, quello puro, quello elevato, è spartire, gioire per l’altro fratello, sorella che sia, per l’amico, l’amica, è spartire senza invidiare. L’amore è libertà, non possesso, non è potere. L’amore non ingabbia e non costringe. Amore è fondere anima e corpo in un unico suono sublime, non ha nulla a che vedere con la patologia camuffata da astuzia, giochi che sempre più portano alla perversione che alla sublimazione e alla gioia nella ricchezza di scambio e interscambio di questa altissima vibrazione, della quale vi ho parlato, e che noi chiamiamo, in termini molto semplificati ma a voi comprensibili, beatitudine, gioia di essere. Ma l’umano deve scoprire che altre beatitudini creano in voi gioia, serenità: il donare senza pretendere di ricevere, lo spartire senza secondi scopi, lasciare libero e non ingabbiare chi non vi appartiene, vivere assaporando con gratitudine per la gioia che vi invade ciò che intorno a voi, ciò che è in voi, lo spettacolo della vita che continua affluire in voi, attorno a voi, osservando con profondità e spessore la natura che vi circonda, guardando i vostri fratelli e sorelle con lo stesso amore con cui guardate il vostro bimbo, la vostra bimba, che non vi appartengono ma sono frutto dell’amore che c’è in voi. Vi posso dire che non c’è una condanna peggiore nell’essere umano di questa disarmonia e questa spasmodica esigenza di possesso, perché rende la creatura vorace e pertanto incapace di amare, di donare e ricevere amore ed è per questo che rincorre altre chimere che sono solo illusione. Sono creature che non hanno la ricchezza meravigliosa e sublime di dare e ricevere amore e allora ricercano in altre fonti subdole che sono soltanto specchietti per le allodole, un momento di illusione credendo sia amore ma in realtà è solo unicamente illusione. Amatevi l’un l’altro ma non soffermatevi solo allo scambio sessuale perché esso è potentissimo se coadiuvato dal rispetto, dall’emozione, dalla donazione incondizionata e dalla gioia nel ricevere senza possedere. Questo amore dev’essere arricchito dal sentimento che si chiama amicizia, condivisione, complicità, altrimenti è solo cosa meccanica e sterile.