L’ABORTO. Ma la vita è un dono…..

Anna e il suo aborto mancato: donare la vita e riceverne una ricompensa  Divina

Girando per Web ho incontrato questa foto. Mi attrasse e ne lessi  l’articolo che conteneva. Ma non era quello che immaginavo, sia pure quello della donazione di sangue sia un atto di significato elevato.

Il titolo, comunque, mi  ha stimolato a mettere la mente in condizioni tali, da ammettere che il dono della vita , nel senso di papà e mamma che proclamano di “avere dato la vita” ai propri figli, è sicuramente verissimo. Se papà e mamma l’hanno veramente data- meglio, trasmessa -, è giusto che questi non devono cercare di riprendersela con le dita e col cuore !

“E’ sicuramente vero ma è duro !”

Sono fermamente convinto e lo credo effettivamente che sia molto più difficile amare autenticamente i propri figli che non il proprio consorte o la consorte. Nella coppia, il marito cerca quanto più possibile di dare tutto alla propria moglie ma riceve tutto ciò che lei cerca di darli e viceversa. Pe ri figli, il papà e la mamma, insieme, devono offrire gratuitamente la vita che hanno loro stessi ricevuta. E i figli non restituiranno niente, direttamente, perchè la vita che hanno ricevuto  la dovranno dare ad un altro/a, e gratuitamente !

L’ABORTO. Ma la vita è un dono…..ultima modifica: 2021-09-15T13:55:08+02:00da un_uomonormale0

6 pensieri riguardo “L’ABORTO. Ma la vita è un dono…..”

  1. Io non chiedo molto ma rispetto come gli esseri umani meritano(manco tutti però).
    L’unica cosa che per me è stata uno smacco è stata il non volere studiare,no ne ho fatto un dramma,ho cercato di capirlo e tutto è finito lì.
    Io e suo padre diamo ma il mio ragazzo non è egoista e a modo suo da’ e noi gli siamo riconoscenti.
    Lui è stato libero di scegliere pur commettendo errori di cui si è ravveduto.
    Noi continuiamo a restare alle sue spalle nonostante abbia 33 anni.
    Voglio dire una cavolata forse ma questo figlio è stato molto desiderato.
    Buona giornata dottor Peppe,a te la mia stima.

    1. Il tuo è pensiero delicato. Sai, a volte parlo con qualche giovane cui la vita familiare non risponde ai suoi desideri. In molti dicono:” Ma non sono stato io a chiedere di entrare nella vita!”. Ebbene, costui ha ragione. Infatti nessuno può dire di avere scelto di vivere una vita. Ancor di più, quando un bimbo è stato fatto per nove mesi da un corpo che offre il suo sangue, ma da un cuore che con tutte le forze lo rinnega: se potesse morire…e toglierci dal fastidio ! So benissimo che molti approfittano per giustificare l’aborto:” Si devono avere solo figli che si desiderano!” Ma non è poi così semplice. Si può desiderare un figlio per giocare alla bambola, per riempire certi silenzi della coppia, o per preparare una vecchiaia tranquilla. Si, sono persuaso che è difficile dare la vita, gratuitamente, ai bimbi, senza cercare di riprendersela. L’uomo ha il diritto e il dovere di dare la vita- in un modo o nell’altro; meglio però, dire, trasmettere la vita, ma non ha mai il diritto di toglierla a colui al quale l’ha data; anche se l’ha data per una “distrazione”; perchè questa vita non gli appartiene più. Ciao Diana. ricambio la tua stessa stima verso di me.

  2. Oh, i figli…Quale argomento che fa balzare il cuore nel petto e dare l’emozione che stenterei a descrivere con le parole! I miei figli sono abbondantememte adulti , con le loro belle famiglie e quasi non me ne rendo conto, per come , in me, li consideri ancora i miei cuccioli adorati. Sicuramente, sono il dono più bello che la vita mi abbia offerto e ne sono felice. Mai avrei anche lontanamente pensato ad un aborto, al di là del mio credo religioso. Sacra è la vita che si è trasmessa ed ogni sacrificio o affanno che un figlio, non di rado, può procurare, deve essere considerata una sfida da affrontare con consapevolezza e coraggio , perchè il cammino di un figlio, nel suo divenire, costituisce sempre una incognita da seguire con determinazione ed amore , mai desistendo dal rappresentarne il conforto, il rifugio nelle immancabili tempeste. Saranno, poi, gli stessi figli a riconoscere tale amore e ricambiarlo, se vorranno. Questo significa essere genitori. Si è trasmessa una vita non richiesta e si deve fare in modo che la si percepisca senza ricompensa alcuna , ma solo come un dono di infinito amore. Grazie, dott, per aver proposto un argomento per tutti vitale ed aver offerto ai tuoi lettori l’occaione per eprimerne il pensiero.Buon pomeriggio. Ciao

    1. Mia cara, tu dici:”Questo significa essere genitori !”. Come amo dire sovente- parto dal matrimonio – questo non è che una continua profezia sul futuro del mondo. Due vite che si donano, che trasmettono amore; più che trasmettere sangue. Quindi i due che si amano non fanno che donarsi, perdonarsi, comprendersi e compatire. Ed è qui che si erge lo scalino. Si, perchè l’essere padri e l’essere madri, non vuol dire fare il padre o la madre: un mestiere impossibile. Per essere padri e madri non è sicuramente bastevole l’evento fisiologico, perchè quello fa genitore o genitrice. Anche gli animali generano, ma al loro resta sconosciuta e negata la paternità e la maternità. Essere genitore e genitrice basta un attimo, a volte perfino non voluto, a volte addirittura incosciente. Ma per essere padri e madri ci vuole una vita. Perchè la paternità è sempre una conquista di tutti i giorni, un evento che si realizza solo nell’amore; nell’essere amore. Ecco che davanti al dramma dell’aborto non si potrà mai dire altro. Certo, bisogna essere infinitamente misericordiosi, questo dramma nasconde talvolta impensabili angosce. Ma che si voglia o no, strappare ils eme che ha preso radice nella terra e germoglia irresistibilmente, o strappare la minuscola pianta che già indora al sole, vuol sempre dire strappare la vita e condannare a morte il fiore ed il frutto in cui doveva realizzarsi. Grazie cara del tuo esemplare commento di mamma. Ciao

  3. Discorso molto difficile: a volte per certe realtà della vita, dall’altra per la religione. Io non mi permetto di giudicare. Ho avuto i miei figli attendendoli molto e desiderandoli in modo quasi anormale. E’ sempre “capriccio” un aborto? Intendo per non rinunciare a tante comodità o alla propria libertà? I figli prendono tempo e spazio, già tra fratelli si creano delle gelosie, a volte importanti. Penso che l’amore per le proprie creature sia ciò che lega alla vita, anche prima del concepimento, già soltanto nel pensiero. L’aborto…una parola che crea disgio al solo sentirla ma la vita delle persone non la conosciamo perciò, lasciamo fare a chi ne sa più di noi. Buona serata, Peppe, un saluto dal cuore.

    1. E’ verissimo che la vita delle persone non la possiamo conoscere come non possiamo conoscere i tarli che divorano certe famiglie. Dici che tra fratelli si genera la gelosia ? E’ la storia che si ripete e che i nostri antenati primari l’hanno posta in essere: Caino e Abele. Cara Licia, se potessi ai genitori di oggi direi di non scordare mai questa vita l’hanno completamente donata e che la si può reclamare al bambino. Questa vita è la sua e che la vita di papà e mamma è diventata un’altra vita, lui per sempre. Quando papà a e mamma terminano la loro “missione ” di aiutarlo a nascere e a crescere, un giorno prenderà il volo dal seno della famiglia, come quel giorno è uscito dal grembo di sua mamma e i loro cuori sanguineranno come ha sanguinato il suo, ma apparirà la gioia, che è la sola che aspetti loro. Ecco, la gioia che questa vita donata egli la donerà a sua volta. Ciao Licia e grazie. Goditi una bella serata

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