Una cicatrice al braccio, e una storia indelebile

Perché molte persone hanno una piccola cicatrice sul braccio sinistro?

Nella bacheca di una cara amica, alla quale doverosamente porgo le mie scuse, ho molto apprezzato una foto a questa simile: Una cicatrice al braccio sinistro che molte persone di una certa età ben definita presentano ancora, a distanza di 68 -69 anni circa- almeno per quanto mi riguarda -. Cos’è ?

E’ il segno lasciato dalla vaccinazione contro il Vaiolo e che testimonia l’avvenuta Immunità contro questa temibile malattia infettiva.

E’ un segno condiviso dall’intera popolazione mondiale.

Abbiamo tutti paura. Ma in definitiva cos’è la paura ?

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Ma, in definitiva, cos’è la paura ? Sappiamo che esiste, ed esiste soltanto in relazione a qualcosa. Indubbiamente da sola non esiste. Una cosa è certa. Non posso avere paura di ciò che non conosco. Quando dico a me stesso che ho paura della morte, ho davvero paura di quell’ignoto oppure ho paura di perdere ciò che conosco? Beh, è davvero un guazzabuglio. In realtà non che io abbia paura della morte, ma ho paura di venire privato di una realtà che la sento appartenermi. Voglio dire, in definitiva, che la mia paura è in relazione a ciò che è a me noto, e non a ciò a me ignoto.
Possiamo dire che la paura nasce dalla coscienza; ma la nostra coscienza, se ci pensiamo bene, è formata da tutto ciò da cui veniamo condizionati; perciò, è da ammettere che la coscienza è ancora il risultato di qualcosa a noi noto. Ho paura, quindi, del noto, di ciò che conosco. Ho paura del noto, il che significa che ho paura di perdere le persone a me care, le cose e le idee, ho paura del dolore che potrebbe insorgere quando perdo qualcosa, oppure quando non la ottengo.
C’è la paura del dolore. Il dolore fisico è una reazione nervosa, ma il dolore psicologico sorge quando mi tengo aggrappato alle cose che mi danno piacere e soddisfazione, perchè allora ho paura di chiunque che me li porti via.
In conclusione, ovunque c’è desiderio di autodifesa c’è paura. Non devo perdere quello che ho.

IL CLIMATERIO….

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Il Climaterio rappresenta il periodo in cui si esaurisce l’attività dell’ovaio; questo fenomeno coinvolge anche un insieme di funzioni che con l’ovaio sono legate attraverso correlazioni neuro-endocrine.
Di contro, si parla di menopausa per indicare la cessazione dei flussi mestruali.
Per indicare poi, il periodo che segue la menopausa si usa il termine “Post-menopausa”, il quale può essere correttamente utilizzato dopo la mancanza di mestruazioni per almeno 12 mesi consecutivi ( naturalmente in soggetti in età menopausale).
Il periodo che precede la menopausa, definito appunto “Premenopausa” si caratterizza frequentemente per la presenza di cicli anovulatori ed irregolarità mestruali. Nel Climaterio vanno incluse le fasi precedenti la menopausa, e le fasi che seguono la menopausa, fino allo stabilirsi del quadro della Senilità( oltre i 65 anni).
Il Climaterio riconosce due forme di insorgenza: 1- Climaterio fisiologico;2- Climaterio artificiale. Mentre il Climaterio artificiale, presuppone l’eliminazione dell’attività ovarica, la menopausa artificiale può essere indotta anche dalla sola asportazione dell’utero; e nei casi di Isterectomia+ annessiectomia, cessano sia le mestruazioni, sia l’attività ovarica per asportazione.
Il declino dell’attività ovarica si accompagna ad un insieme di manifestazioni locali e generali, il cui complesso viene riunito sotto la denominazione di “Sindrome climaterica”.
Solo il 25 per cento delle donne supera la fase climaterica senza ripercussioni. Le altre; ovverosia, 75 per cento, la sintomatologia può manifestarsi già prima della cessazione dei flussi mestruali o coincidere con la cessazione delle mestruazioni( menopausa) o infine comparire dopo che la menopausa si è già instaurata.
L’età in cui insorge il climaterio si aggira per lo più dai 45 ai 55 anni. Il climaterio precoce si differenzia per la sua insorgenza che si aggira prima dei 45 anni, mentre il climaterio tardivo si manifesta dopo i 55 anni.
Si nota inoltre una certa correlazione tra menarca e menopausa, nel senso che quando più ritarda il menarca, tanto più precoce è la comparsa della menopausa. Anche le gravidanze sembrano esercitare un’influenza per cui la nullipara va spesso incontro ad una precoce menopausa.
Vi sono alcune flogosi; ovverosia infiammazioni, come l’ovarite post-parotitica, che influenzano l’insorgenza precoce della menopausa. Infene, la menopausa precoce può avere anche un’origine iatrogena; ovverosia( ormonale, chirurgica…da irradiazione)
In breve, e considerata la complessità dell’argomento, l’eziopatogenesi è multifattoriale, e lo spazio non mi è fedele. Ma qualche osservazione, forse riuscirò a soddisfarla.

Se la Tiroide funziona poco….

I video, sicuramente si, ma….anche questo non deve mancare.
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La più comune delle disfunzioni di questa ghiandola è l’IPOTIROIDISMO”. Parliamo di una ghiandola di dimensioni molto piccole che non supera fisiologicamente il diametro di 5 cm e che pesa all’incirca 15-45 grammi. La sua funzione è quella di produrre una specifica categoria di ormoni che regolano l’intero metabolismo e la crescita di un organismo, nonchè parte attiva per lo sviluppo del sistema nervoso centrale.
Gli ormoni prodotti da questa ghiandola hanno una importante influenza su numerose funzioni fisiologiche sull’organismo umano: VASCOLARI, RIPRODUTTIVE, CEREBRALI, SUL SISTEMA EMOPOIETICO, E SISTEMA CEREBRALE. Da questo è facile desumere che se questa ghiandola Tiroide dovesse non funzionare bene, sarà tutto lo stato di salute della persona a soffrire di un cattivo metabolismo.
Ma cos’è in definitiva la TIROIDE ?
Anatomicamente sta situata al collo, e precisamente tra il Laringe e trachea, quindi anteriormente la base del collo. Le immagini della Tiroide mostrano che è costituita da due Lobi in perfetta simmetria tenete in collegamento da una struttura chiamata ISTMO, che le conferiscono la forma di una “Farfalla”.
Ma funziona autonomamente ? No, essa è guidata e controllata da un’altra ghiandola posta alla base del cervello che si chiama IPOFISI, la cui funzione è di rilasciare uno specifico ormone ad azione stimolante; TSH, che stimola la Tiroide a produrre gli ormoni necessari; ovvero T3 e T4, rispettivamente “Triiodiotironina” e “Tiroxina”. Se nella persona si abbassano i livelli di questi due ormoni entra in azione l’IPOFISI che rilascia TSH, che “obbliga” la Tiroide a produrre i suoi ormoni. Ma c’è il caso opposto, e cioè, che la Tiroide possa produrre ormoni in quantità eccessiva. Ebbene, in questi casi, l’IPOFISI mette a riposo la Ghiandola Tiroide.
La TIROIDE Produce solo questi due ormoni ? No, produce anche un altro specifico ormone, che è la CALCITONINA, di utilità fondamentale per mantenere in equilibrio “massa ossea” e il “Calcio nelle Ossa “. Qualora la persona registra livelli di Calcitonina elevati nel sangue, questo quadro lascia aperto il sospetto della presenza di una Neoplasia alla TIROIDE.
Gli ormoni tiroidei T3 e T4 sono costituiti soprattutto da un elemento che è lo IODIO, il che induce ad assumere adeguate quantità di Iodio giornaliero nella dieta La quantità, quotidiana consigliata soprattutto di sale iodato è di circa 150 microgrammi e se la donna è in gestazione occorrono 250 microgrammi. Basti pensare che in 1 gr. di sale Iodato sta contenuto circa 30 grammi di Iodio.
All’inizio ho citato la condizione più comune del malfunzionamento della Tiroide: L’IPOTIROIDISMO. Come già detto è la forma più comune. Se si vuole determinare un grado di “gravità” questo è dipendente dal grado di carenza di Ormoni, da quando inizia dalla fase della vita in cui si verifica e l’arco di tempo tra la sua comparsa e la diagnosi. E’ interessamnte notare che le patologie Tiroidee declinano al femminile in un rapporto “femmina-maschio 7:3. Con l’avanzare dell’età aumenta la ferquenza. In un’alta percentuale di casi di Ipotiroidismo origina dalla stessa Ghiandola, mentre in un percentuale assi ridotta è dovuto a un fenomeno secondario, che si registra di rado, cioè, viene a ridursi lo stimola da parte dell’IPOFISI, anche per un malfunzionamento di una struttura cerebrale che è l’IPOTALAMO.

La nostra vita sotto la regia degli ormoni

ENDOYOGA OLISTICO: ASANA, CHAKRA E GHIANDOLE ENDOCRINE
Articolo abbastanza lungo che scoraggerebbe i molti  a leggerlo: i molti, non i Tutti.
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La storia degli ormoni, equivale alla nostra storia nell’arco della nostra vita. Gli ormoni sono il sistema con cui le cellule entrano in colloquio fra di loro; e si, perchè le nostre cellule si parlano continuamente, inviando messaggi chimici, che vanno nel sangue per poi raggiungere una cellula a distanza. Tutte le cellule parlano fra di loro; alcune con quella vicino, altre con cellule molto lontano. Il sistema endocrino è costituito da una serie di ghiandole; cioè, strutture che producono gli ormoni, che possiamo paragonare a delle chiavi che circolano nel sangue per andare a fare il proprio lavoro; cioè, a fare scattare le loro serrature, e queste serrature sono i recettori in una cellula molto lontana; e questa cellula può essere lontanissima. Immaginiamo alcuni ormoni prodotti dalla ghiandola Tiroide che vanno in tutte le parti del corpo, dalla punta dei piedi fino ai capelli; fino a far funzionare qualsiasi ghiandola. Quindi, dobbiamo immaginare gli ormoni, un sistema di colloquio cellulare, su base chimica, e che ha già l’embrione nella pancia della mamma; ovverosia, una delle primissime cose che esistono nel nostro corpo, e che ci garantisce la sopravvivenza, assieme al Sistema nervoso centrale. Il sistema nervoso centrale è il complesso della reattività immediata, mentre l’ormone è quello della reattività a medio e lungo termine; ovverosia, dalla frazione di secondo fino al termine della vita. Siamo forniti di tante ghiandole. Inizio dall’alto, dove incontriamo l’Ipofisi; la cosiddetta ghiandola madre, che si trova proprio dietro la radice del naso e sotto il cervello, cioè,il momento di interfaccia tra il cervello; cioè, il nostro sistema di ragionamento, di riflessione, di ideazione e reazione rapida, e il sistema endocrino. Quindi, un colloquio tra la parte alta; cioè, il cervello e il resto del nostro “edificio”. Poi ci sono delle ghiandole che sono la Tiroide, che troviamo alla base del collo, a lato della laringe e della Trachea; una piccola ghiandola a forma di farfalla, la quale, manda in giro i suoi ormoni che fanno funzionare il metabolismo energetico di tutte le ghiandole. Subito accanto alla Tiroide, troviamo le Paratiroidi; quattro piccole ghiandoline di dimensioni appena quanto una lenticchia, che sono deputate al controllo del metabolismo del calcio, assieme a un colloquio costante con l’osso, che a sua volta è anche una ghiandola, in quanto produce l’ormone Osteocalcina. Poi, scendiamo ancora e incontriamo il Pancreas; quindi la produzione di Insulina, che in realtà è uno degli ormoni prodotti dal Pancreas; c’è anche il Glucagone, altro ormone che controlla il metabolismo degli zuccheri. Va detto che, l’Insulina, non fa solamente metabolismo degli zuccheri, ma controlla, a sua volta, tutti i metabolismi, infatti, colloquia con il grasso periferico, che anch’esso è una ghiandola che produce l’ormone Leptina. Insomma, questo per dire, che navighiamo in un mare di ormoni.
Infine, arriviamo alle gonadi, che sono due ghiandole differenti tra uomo e donna; sono due ghiandole molto particolari, nel senso che, producono non solo l’ormone, ma anche la cellula riproduttiva: sono una via di mezzo, tra un tessuto produttivo di una cellula del tutto particolare: la donna l’ovocita e il maschio lo spermatozoo; questa simpatica cellula con la codina che va a fare il suo lavoro in un altro organo, inoltre, le gonadi, producono, rispettivamente, il Testosterone, che fa il maschio più maschio, e gli estrogeni e progesterone che fanno la donna più donna fino al periodo pre-menopausale. Insomma, un sistema molto complicato.
Ma quali possono essere i campanelli di allarme che ci possono far capire che qualcosa non sta funzionando ? Va detto che, spesso, noi tendiamo, in generale, che la malattia si faccia importante; cioè, che il sintomo sia importante. Questo è un atteggiamento sbagliato, se consideriamo che la prevenzione è la migliore terapia, ma nella patologia del sistema endocrino è ancora più grave, perchè, nella maggior parte dei casi, salvo rare eccezioni, il paziente si abitua alla piccola, ma anche media disfunzione ghiandolare. Egli dice, infatti:” Non mi sento più bene come una volta; forse starò invecchiando. Dormo poco; forse sarò più nervoso. Dormo troppo tutto il giorno; forse sarò affaticato. Ho rapporti sessuali poco soddisfacenti; forse sarò stressato. Ingrasso, nonostante mangi poco; forse faccio vita sedentaria !”. Ebbene, molto spesso, invece, il soggetto, ha una ridotta funzionalità della Tiroide( ipotiroidismo), o una esagerata funzione della Tiroide( Ipertiroidismo ). Oppure, una malfunzione delle gonadi: testicolare o ovarica, oppure un’alterata funzione del rapporto Insulina/Grasso; tutte piccole cose che modificano quella che in campo medico si chiama “Ipofunzione ghiandolare latente”; quel poco poco, continuo tutti i giorni, che fa si, che l’individuo della nostra era sia un po’ troppo grasso, astenico, un po’ troppo poco buoni nelle relazioni sociali; specie con l’altro sesso, o un po’ troppo nervosi, troppo affaticati ecc. Ebbene, tutte queste condizioni, molto spesso e volentieri, è dovuto a una disfunzione ghiandolare.
Mi preme una piccola considerazione, e cioè, che l’endocrinologo gode; se così si può dire, di tre grandi fortune, e cioè, l’endocrinologia è una scienza troppo giovane; il parco ricercatori ha elementi giovanissimi; si è scoperta la funzionalità ghiandolare da pochi decenni, e si è stati in grado di sintetizzare quasi tutti gli ormoni, il che significa, terapia sostitutiva a tutti. Poi, la diagnosi, che è quasi sempre con un semplice prelievo di sangue, che ci dice lo stato ormonale di quel soggetto, in quella particolare funzione ghiandolare. Si ha la possibilità di supplire; a seconda dell’età; perchè è evidente, parliamo di un ormone che tutti quanti temono, soprattutto noi maschi: il testosterone, e chiaro che il Testosterone di un ventenne è il doppio di quello di un sessantenne, ma se il Testosterone del sessantenne, è normale si sta tranquilli, qualora, invece, questi livelli si abbassano sotto i limiti da un po’ di tempo, e magari dura per un certo tempo sotto i livelli normali; è vero che non provoca grave malattia, ma si indeboliscono i muscoli, fa ingrassare, si indebolisce lo scheletro; il che significa, che alla prima caduta la frattura è pressochè scontata. Questo vale per il maschio, perchè per la donna è più semplice, perchè la donna ha la menopausa, e quando l’ovaio smette di funzionare se ne accorce e va dal ginecologo, il quale le prescrive una MOC, quindi inizia, a controllarsi la struttura ossea. Questo vale per le gonadi, ma lo stesso vale per l’ingrassamento, per l’insulina che non funziona, per quando uno dorme poco, o troppo, che può essere dovuto alla funzione della Tiroide.
Per la prevenzione, credo che qualcosa è stato detto, perchè di fatto, per mimare una nota reclama da zero a dodici anni si deve dire al pediatra di controllare il bambino, da dodici a diciotto anni dire al pediatra o a chi lo segue, di controllare l’adolescente, da diciotto in avanti, che siano i medici di medicina generale a non dimenticare che gli ormoni esistono, nel senso, che non bisogna avere paura di controllare un ormone o di mandare da un endocrinologo.. Per i fattori di rischio, è chiaro che noi viviamo in situazioni lavorative e ambientali che non aiutano certamente: non siamo stati costruiti per stare seduti su una poltrona e davanti un computer, o passare la giornata in maniera sedentaria.
Quando si dice “Dieta Mediterranea”, la si deve considerare una sorta di ormone. La dieta mediterranea è una cosa stupenda, direi, un paraormone, ma dobbiamo ricordarci , che i nostri nonni, mangiavano un piatto di pasta asciutta e carne una volta la settimana, per poi andare a zappare i campi. Noi, invece, oggi, mangiamo, due piatti di pasta asciutta e carne possibilmente tutti i giorni e poi davanti al computer; per dire, che i fattori di rischio sono aumentati, è aumentato il benessere, non si hanno problemi di vera sanità: vaccini, antibiotici che ci danno più salute. L’ambiente non ci aiuta. Purtroppo tutti i conservati, sostanze plastiche, DDT, e altre cose che abbiamo messo nell’ambiente; anche per star meglio, hanno tutte; quasi tutte, un grave difetto; soprattutto il discorso dei conservanti e alcune sostanze come saponi e quant’altro, di essere degli interferenti del sistema endocrino. E se dico intererente endocrini, voglio significare, che si trasformano in “Chiavi false” in quella serratura( recettore ), per cui, la bloccano e non consentono all’ormone la sua normale funzione, costringono la ghiandola a produrre più ormoni per l’identica funzione; quindi, si accende una sorta di competizione tra la ghiandola e l’ambiente: talvolta vince la ghiandola, talvolta vince l’ambiente.
L’ alimentazione è fondamentale per la funzionalità del sistema endocrino. Il bambino cresce, grazie all’ormone della crescita, ma se non gli si danno le proteine non cresce. La Tiroide funziona perchè, funziona, ma se non le diamo lo Iodio non funziona, perchè viene privata da una parte costitutiva dell’ormone tiroideo che è a base di Iodio. Lo stesso Colesterolo, il tanto temuto Colesterolo, meno male che c’è, perchè sia gli estrogeni della donna, sia il testosterone dell’uomo, che il Cortisolo, che è l’ormone che reagisce contro le varie vicende che si incontrano durante la giornata, sono tutti e tre formati da una molecola di base che è il Colesterolo.
Poi esistono, nell’alimentazione, quelle che possiamo definire gli ormoni che non siamo capaci di sintetizzare, e che svolgono, più o meno le stesse funzioni, ma che noi, non siamo capaci di sintetizzare, per cui le prendiamo da fuori e le trasformiamo dentro in vitamine. Infine, c’è però, il rischio alimentazione, cioè, esistono nell’ambito dell’alimentazione, tutta una serie di sostanze, che come si accennava prima, sono interferenti endocrini. Il più clamoroso di tutti è l’olio di soia. La soia è, una sostanza buonissima, utilizzata in gran parte del mondo, ma tutti sappiamo, che i cinesi, che ne fanno un largo utilizzo, non voglio dire che sono poco virili, ma hanno una ipofunzione testicolare cronica, tant’è che hanno minor rischio di sviluppare il tumore prostatico; quindi, un po’ di vantaggio.
Se queste sostanze le introduciamo nella dieta di un soggetto che non è abituato, e aggiungiamo un bel po’ di conservati, che sono deterioranti per la funzione ghiandolare, se aggiungiamo dei grassi alimentari, come i vari zuccheri che hanno sostituito il caro amico glucosio, con i vari saccarosi e con zuccheri estratti dal mais, che danno dei picchi di Insulina terrificanti, non dobbiamo stupirci se vediamo una epidemia cronica di obesità, e non avevamo mai visto i grandissimi obesi, che possiamo vedere nei dipinti dell’era preistorica, fino a un secolo fa. L’obeso da 280 Kg, e se esiste anche oggi, ci sarà un motivo; quel motivo che va visto in quegli schiaffoni che abbiamo dato al nostro metabolismo con l’alimentazione.
Il grasso, va detto, è tutt’altro che un organo passivo. Per moltissimi anni abbiamo immaginato il nostro grasso come un tessuto di deposito, che uno metteva da parte: modello orso Yoghi in letargo, per cui adoperarlo al bisogno. Il grasso; cioè, il tessuto adiposo; che “SERVE”- scritto in maiuscolo apposta, e dico perchè serve. Si prenda la ragazza anoressica che mangia pochissimo, il suo grasso sparische, non ci sarà più produzione di Leptina, e la ragazza diventa amenorroica( senza mestruazioni ), quindi diventa, in sostanza, un essere inutile, nel senso riproduttivo; non certamente come persona, ma dal punto di vista della filogenesi, perchè, se madre natura ha deciso che essa non si deve riprodurre, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Tornando al grasso, va detto che è necessario, anche perchè produce, nelle quantità giuste, una serie di sostanze che entrano in colloquio col Pancreas( Insulina ), con l’osso( Osteocalcina ), con la Tiroide, con il testicolo e ovaio, con l’Ipofisi, mantenendo un equilibrio piuttosto stabile. Ovviamente, non è che dobbiamo diventare dei “farmacisti” col bilancino in mano, quindi quella quantità di grasso e stop: più o meno, una-due deviazione standard; cioè, qualche chilo in più o in meno, non cambia nulla. E’ la grande quantità di cibo, che provoca la grande obesità, o la scarsissima quantità di cibo, o disturbi alimentari, che provoca una significativa perdita di peso, che riducono questa ghiandola,a una ghiandola atrofica, quindi a un tessuto che funziona poco o funziona troppo.
Concludo, dicendo che, l’endocrinologo è una specie di medico staminale; come direbbe un illustre medico; cioè, che va bene un po’ dappertutto, ma che deve rispettare l’ordine di competenza di ciascun medico. Tuttavia, è importante che il pediatra, quando ha terminato il suo percorso, e ha identificato una patologia endocrinologica al ragazzo di 16 – 17 anni, prima che questo ragazzo diventi; come tutti abbiamo avuto il delirio di onnipotenza del ragazzo giovane, e che i genitori ne perdono il controllo, si chiede che il pediatra, convincesse il ragazzo, e lo mandasse dall’endocrinologo, affinchè, questo ragazzo, non ricomparisse poi, a quarant’anni, disperato, perchè, ipotiroideo, perchè, ipertiroideo, non riesce a crescere, gli si fratturano le ossa, non riesce a riprodursi, è insulino dipendente, è obeso, è magro troppo; cioè, si rivela importante la continuità assistenziale. Al medico di medicina generale, si chiede un po’ di attenzione a questa disciplina. Molti di loro, hanno studiato marginalmente, in patologia medica, questa materia, quindi non tutti hanno acquisito la completa conoscenza, per cui, quando un paziente si lamenta, non gli si dica che è stressato; va riconosciuto che lo stress è un sistema di vita, e meno male che c’è lo stress che ci tiene vivi, cioè, l’Adrenalina sale, il Cortisolo sale e risponde allo stress di lungo periodo, l’Adrenalina al periodo breve, sopravviviamo, ma se questo signore o signora, sta male tutti i giorni, ricordiamoci, che potrebbe non essere solo un depresso o ansioso, potrebbe avere problemi endocrinologici che se curati risolve tutto, facilmente e definitivamente e lo farà star bene per i prossimi anni che gli sono stati assegnati di vivere su questa terra.

E’ chiamata Vitamina D ma in realtà è un vero Ormone.

Vitamina D: consigliabile assumerla, ma attenzione alle "megadosi"

Arriva l’estate, e come direbbe il grande Mike Bongiorno: “Fiato alle trombe Turchetti”; cioè, sole, sole, sole e poi, ancora sole.

Le cose vanno visti nei termini avanzati, moderne e quando diciamo che nella malattie c’è un Sub-Strato Genetico e ci sono dei fattori ambientali che facilitano la comparsa della malattia in essere, noi parliamo di una branca che si sta sviluppando, che gira intorno alla Genetica, che è “L’Epigenetica”. In poche parole, fa da ponte tra i fattori ambientali; cioè, quelli che scatenano la malattia, che sono fattori di rischio, e l’attivazione dei Geni che sono poi responsabili di fare venire la malattia. Ad esempio, prendiamo un certo “signor Bianchi” il quale porta in sè i geni ma che non necessariamente avrà la malattia; voglio dire, che se la mamma del signor “Bianchi” ha avuto la malattia, come pure suo fratello, ma invece, il signor “Bianchi” non l’ha avuta. Come mai ? Intorno al DNA, dove sono i Geni c’è tutta  una serie di strutture che ruotano intorno ai Geni, che decidono, in base agli stimoli che ricevono se attivare o disattivare un certo gene; sia esso cattivo, sia esso buono, e così, ci mantengono lo stato di salute. E lo stato di salute cos’é ? E’ quell’insieme di abitudini di vita, quali dieta, stili di vita, fumo ecc. ecc. che attraverso proteine o mediatori come il Macro-RNA danno l’ordine al gene di partire oppure No.
Bene, arriviamo alla Vitamina D; meglio che venga chiamata col suo giusto nome “Ormone D”, che però, all’interno della cellula è uno dei mediatori che dice all’Epigenetica “Ammalati” o “Non ammalarti “Tutti noi abbiamo in Inverno o una Primavera livelli bassi di Ormone D, perchè non siamo stati al sole sufficientemente esposti; il sole, che è l’unica fonte: l’80% di Ormone D viene prodotto, quando la nostra pelle con i raggi UV trasforma il Colesterolo contenuto nella nostra pelle nel precursore della vitamina D. In buona sostanza, tutto ciò che risente dall’azione della Vitamina D peggiora; quindi, c’è un rapporto e quest’ormone gioca un ruolo importante perchè si estrinseca soprattutto sul Sistema Immunitario. Tutte le cellule del Sistema Immunitario hanno i recettori; anzi, una delle ragioni per cui si è detto, c’entra con la risposta Immunitaria e la scoperta dei recettori della Vitamina D sui Linfociti “T”, sulle cellule del Sistema Immunitario.
Al di là, del noto effetto protettivo sull’Osso, va detto che gli ambiti di trattamento sono quelli dove si trattano le malattie croniche che hanno un andamento stagionale. Ci sono fasi in cui una malattia cronica peggiora nell’anno e altre fasi periodiche in cui migliora.