Le fasi della vita della donna in compagnia dei suoi Ormoni..

 

Why Women's Health is Important at All Ages | RxSaver™

Un articolo abbastanza lungo…

Nella vita della donna gli Ormoni sono una componente molto importante.

Dobbiamo dire che la donna vista dal punto di vista Endocrino è un vero e proprio modello sperimentale: mi si conceda questo termine. Se pensiamo la femmina nel suo  aspetto ormonale è come se vedessimo 4-5 donne che si alternano. La  bambina col menarca, poi la gravidanza, poi l’allattamento, poi la menopausa e il post-menopausa. Quindi, come vedete  è un come  avere davanti 5 persone con tipi ormonali diversi che via via si evolvono in questo tragitto; a condizione che non si mettono  in mezzo patologie  del tipo alimentare che sballano gli ormoni.

Comunque, partiamo dal suo anno “Zero”. All’Epoca del Menarca  ha un suo stato ormonale relativamente quiescente, le stesse Ovaie  sono relativamente a riposo e dicendo relativamente perchè quasi tutti gli Ormoni che provocano la crescita, la preparazione all’epoca del Menarca e allo viluppo, interagiscono con le Ovaie, sia pure in maniera soft e puntuale, tant’è che le Ovaie,  sono come una bomba ad orologeria  pronte, al momento giusto di entrare in colloquio con la Ghiandola Ipofisi; ghiandola questa, che sta situata alla base del cervello e che a sua volta riceve delle comunicazioni dall’ Ipotalamo; pezzetto di cervello ancestrale che sta appena sopra l’Ipofisi e che serve, a  dialogare col resto del corpo, e che a sua volta colloquia coi centri cerebrali a loro volta centri per la sessualità e produzione Ormonale, fino a giungere alla  corteccia cerebrale.

Mi concedo un passaggio un pochino divertente ma che serve a dare l’idea. Quando le ragazze stavano nei collegi avevano tutte contemporaneamente  il Menarca. Per cui,  c’erano i cosiddetti Ormoni che si scambiavano attraverso la pelle, dalla saliva, e che mettevano in sintonia le loro Ovaie e successivamente avevano le mestruazioni in contemporanea. Voglio dire, quindi, quelle Ovaie della bambina, non sono assolutamente  dormienti; cioè “silenziose” ma sono “Silenziate”.

Quindi, il Menarca, questa rivoluzione Ormonale che non dura un giorno, ma un periodo più o meno lungo. Se ci dobbiamo attenere ai momenti canonici scritti in letteratura, il Menarca precoce  a 9 anni e tardivo dopo i 18 anni. Epperò, è talmente evidente il picco di età che fra i 12 e i 14 anni che  poi è sempre più spostato verso i 12 anni, questo è in assoluta controtendenza rispetto allo  sviluppo psichico che si va spostando sempre più avanti; nel senso che abbiamo eterne bambine fino a 24-25 anni, però, invece, grazie all’alimentazione buona, per il non lavoro stressante imposto alla bambina questo sviluppo psichico avviene più precocemente perchè il fisico ha il tempo di costruirsi e dedicarsi tutto ai processi fisiologici. Dicevo, una rivoluzione in quanto sin dal momento della prima mestruazione, l’orologio biologico ha indicato a quell’Ovaio che è pronto a cominciare a produrre a metà del ciclo l’Ovulo, quindi far si che quella “bambina” sia “potenzialmente fertile ” ed entri in una 2^ fase post-Ovulazione di produzione di  Progesterone per cui potere annidare una eventuale gravidanza  in utero se vi fosse l’Ovocita fecondato e quindi avere la mestruazione per mancata Fecondazione. Oggi comincia ad essere preoccupante un menarca che ritarda a 16 anni; ovverosia, se una ragazza a 16 anni non registra nessun segno, perchè il menarca non è un evento….”tac ” dalla notte al giorno, perchè c’è il rigonfiamento dei bottoni mammari, quindi i capezzoli più pronunciati, la peluria ascellare, al pube, la secrezione sudoripara col classico odore che c’è uno squilibrio Ormonale e le ghiandole sudoripare non capiscono bene ciò che debbono fare, un iniziale ingrossamento delle grandi labbra, con  un minimo di secrezione. Quindi, come si vede c’è tutta una preparazione, per cui una sedicenne che ha già un fisico femminile, ma non ha ancora avuto il Menarca, si fa un dosaggio Ormonale e si capisce che c’è un ritardo, quindi, non  va fatto nulla. Se invece c’è un’assenza assoluta e quì bisogna  fare attenzione, perchè potrebbero esserci alterazioni genetiche che possono determinare disturbi della sessualità; addirittura disturbi della identità di genere.

Cerco un po’ di percorrere l’età della crescita della bambina  in cui si può avere un cambiamento fisico che talvolta anche psicologicamente destabilizza un po’ la ragazza , per aumento del peso, ad esempio, e voglio quì soffermarmi, cioè  il Fenomeno dell’Ovaio Policistico. Questa è una patologia che possiamo definire figlia della nostra epoca, perchè una volta ( al tempo delle nostre nonne ), le ragazze cominciavano ad avere figli a 18 – 20 anni, quindi non facevano in tempo a sviluppare l’Ovaio Policistico.

Se nostra nonna o bisnonna che  facevano  una gravidanza all’anno,   erano talmente imbottite da  di progesterone che non avrebbero  mai potuto sviluppare un Ovaio Policistico. In realtà, un Ovaio Policistico è un Ovaio Iperattivo che produce molti Ormoni e che va ad interferire con alcune situazioni cutanee, in particolare Acne, Peluria con tendenza all’Obesità e molto spesso si accompagna una insoddisfazione psicologica della propria femminilità. In buona sostanza è evidente che si ha a che fare con una patologia e di questa epoca e che va curata correggendo  gli squilibri e comportamenti atipici della nostra epoca, ebbene, una corretta alimentazione, attività fisica e se necessario un minimo di supporto psicologico per impadronirsi del gusto di essere donna. Non dimentichiamo che poi c’è la contropartita che è l’Anoressia, condizione  che altrettanto provoca una devastazione dal punto di vista della funzionalità Ovarica, appunto perchè, la ragazza rifiuta il suo seno, le sue curve, rifiuta quel po’ di pancetta che è tipicamente femminile.

BENE,  UN PO’ STANCO SICURAMENTE, QUINDI SE E’ GRADITO, CONTINUERO’ IN SEGUITO.

Le fasi della vita della donna in compagnia dei suoi Ormoni..ultima modifica: 2021-05-22T15:29:46+02:00da un_uomonormale0

14 pensieri riguardo “Le fasi della vita della donna in compagnia dei suoi Ormoni..”

  1. Ciao Peppe, è stato pesante leggere questo post. Tutto molto bello e interessante( non so proprio come fai ). La mia domanda è semplice. Cosa bisogna fare se la prima mestruazione tarda ad arrivare a 15-16 anni ? Tu dici che non bisogna allarmarsi ma eventualmente eseguire qualche esame. Quali ? Un sorriso Rosina

    1. Ciao Rosì, forse ti sei lasciata sfuggire qualcosa dall’articolo scritto, ma ti capisco perchè stanchevole. Dunque, se la ragazzina che ha 15-16 anni ma che ha il corpo che esprime la sua femminilità, non bisogna allarmarsi, ma soltanto eseguire banali esami e cioè, una ecografia pelvica per visionare ovaie, utero e un prelievo di sangue per dosare gli ormoni FSH – LH- Beta estradiolo. Se questi sono normali, si tratta solo di un fisiologico ritardo: nulla di preoccupante.Il problema, come ho scritto, è qualora questa ragazza non ha assolutamente nulla e non solo la mancanza del primo mestruo. Un abbraccio a te Rosì.

  2. Ciao Peppe certo che questo articolo sfocia in mille direzioni….parli anche di disturbo dell’identità di genere e anoressia, certo che il corpo di una donna è come una bomba ad orologeria ma una identitità non è solo un fattore estetico del corpo ma interiore credo. Come per quanto riguarda l’anoressia è secondo me un altro fattore mentale, come fanno a creare tutte queste deviazioni? mente e corpo?
    Un abbraccio grande Peppe

    1. Ciao Serè, ha posto una osservazione sull’identità di genere, che non va significata necessariamente nel classico orientamento sessuale, di corpo maschile ma che in esso non si rispecchia. Il campo è molto vasto e necessiterebbe un articolo a parte. Ad esempio, si conosce, fra le numerose anomalie cromosomiche la Sindrome di Morris, in cui il soggetto è insensibile agli ormoni Androgeni, il principale Testosterone. Questo fenomeno lo si instaura sin dall’epoca gestazionale, in cui il prodotto del concepimento inizia lo sviluppo dei propri organi e apparati riproduttivi ( vagina-ovaie-testicoli …). Questa è l’epoca in cui si instaura il processo di differenziazione del sesso, che è un processo di una complessità impressionante ed è regolamentato da fattori genetici e da fattori ormonali. In poche parole, all’atto del concepimento si stabilisce il sesso in ordine alla cromosomia del nuovo “abitante il pianeta terra”. Se l’ovocita della mamma, la quale ovviamente ha due comosomi X, si incontra con la cellula spermatica ma viene fecondato dall’unico cromosoma X viene “fabbricato” l’embrione con due cromosomi XX, cioè, 46XX; come dire, femmina. Qualora la fecondazione avviene da una cellula spermatica Y l’embrione sarà 46XY cioè, maschietto. Fin quà tutto secondo madre natura. Nel caso del mio citato caso “Sindrome di Morris” si ha una femminizzazione testicolare completa, nonchè una condizione morbosa che rispecchia un “Pesudoermafroditismo” maschile. Come dicevo sopra questo a causa della insensibilità dei tessuti all’azione del Testosterone. Di conseguenza la diagnosi non si pone alla nascita in quanto il fenotipo è femminile, senza lasciare alcun sospetto. Epperò arrivato in età Pre-puberale la diagnosi avviene assolutamente casulamente. Si osservano i testicoli, dentro il canale inguinale, ma li per li, vengono scambiati per un’ernia inguinale. E così, si programma l’intervento per erniectomia che anzichè l’ernia si scoprono i testicoli. Di frequente avviene che il testicolo è ritenuto dentro la cavità addominale e che soltanto in età puberale, a seguito della mancata prima mestruazione(menarca) la persona si allerta e va a consultare il suo medico. Tuttavia, nonostante l’assenza del menarca e ciclo mestruale in eta puberale si osserva lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari femminili, cioè la completa femminizzazione. E così, all’esame obiettivo il soggetto in questione presenta fenotipo femminile, con normali mammelle ben sviluppate e grasso ben distribuito di tipo Ginoide; cioè femminile, tipico delle donne. Serè, mi hai fatto sudare sette camicie, pur avendone solo una addosso, ma non potevo lasciare in aria la tua osservazione. Ciao

      1. Bhe mio caro Peppe il corpo umano è un vero viaggio una scoperta che fu e che sarà.
        Bello leggerti e avere delle risposte.
        Hops ti ho fatto sudare?
        Un caro abbraccio

        1. Ciao Serè, il corpo umano ? La sua fisiologia, oggi, è il frutto di secoli di lavori fatto da decine di migliaia di studiosi, per tentativi e anche errori. In breve, Fisiologia, termine che se scomposto significa:” Fisius-, studio della natura, la disciplina che studia l’enorme complessità degli organismi viventi, dove nell’uomo vede il massimo di questa complessità Un abbraccio a te Serè e buona domenica. P,S. Si, mi hai fatto sudare perchè involontariamente mi hai deviato l’argomento, “obbligandomi” dentro il quasi insondabile della scienza medica, ma te ne ringrazio molto nello stesso tempo. -)

  3. E’ sempre interessante leggerti. Oggi ho scopert0 la faccenda dell’identità di genere, a proposito della quale non immaginavo che la mancanza dei segnali esteriori, quali seno, peluria. lievi perdite ,ecc, insieme a mancanza di menarca, potesse indurre a pensarlo. Tu dici che si può pensare ad una disfunzione genetica. Un tempo a proposito di queste cose, che hanno i nomi più disparati, si parlava di malattie. Potrebbe esserci qualche relazione con quello che dici, dal momento che politicamente si è sempre esclusa questa possibilità? Buona serata,caro Peppe.Un sorriso:))Giovanna

    1. Buon giorno Giovanna, quando usiamo il termine identità di genere il nostro pensiero corre alla solita “deviazione verso l’omosessualità”che non è una malattia, quando invece, l’identità di genere assume caratteri ben diversi perchè, appunto, malattia durante la differenziazione sessuale. In una parola, l’esempio cui ho fatto riferimento è la S.di Morris, una condizione di Pseudoermafroditismo maschile laddove, l’unico parenchima gonadico che si riconosce è di tipo testicolare, quando i testicoli fetali non riescono a produrre nè sostanza organizzatrice dei condotti genitali sufficiente a determinare l’involuzione dei condotti di Muller , nè Ormoni androgeni sufficienti a mascolinizzare del tutto gli organi genitali esterni. Questa malattia; perchè si tratta di malattia, la si può considerare conseguenza di un “Errore metabolico congenito ereditario”.Un caro saluto per una serena domenica a te Giovanna

  4. Io, buon’ ultima stasera a commentare, ti lascio riposare senza farti troppe domande,ma solo confermando il mio interesse per quelle quattro o cinque fasi della femminilità che ogni donna evidenzia in sé per la presenza degli ormoni che,di volta in volta, agiscono nel suo corpo durante i vari stati della sua vita. Mi ha illuminato anche l’accenno alle collegiali ed al loro scambio di ormoni con la conseguenza di avere il menarca negli stessi giorni e spiegandomi, così, anche il perchè ciò capitasse quasi sempre nella mia famiglia di origine, tra noi tre ragazze, sorelle con solo due anni di differenza l’una dall’altra. Grazie delle utili informazioni e serena serata . Ciao.

    1. Ciao Maria Teresa, grazie per la tua bontà a non farmi affaticare:-)) Hai fornito, comunque, l’informazione diretta che conferma quanto da me citato nell’articolo. Sono contento per averti edotta più di quanto non lo sei. Un abbraccio

  5. Ho letto con interesse il tuo post. Diciamo che l’iter immaginario di una fanciulla che diventa “donna” e che già dalla prima mestruazione potrebbe diventare mamma, avendo un rapporto con l’altro sesso, lo si sapeva. L’effettivo e complesso lavoro interno di ovaie e ormoni, invece, ce li hai illustrati tu e molto dettagliatamente. Nella tua risposta a Serena hai spiegato come s’interpreta il fenomeno del cambiamento di genere e sull”anoressia. Del primo, immaginavo fosse una deviazione ormonale conseguente a disturbi ambientali, o di convivenza con singoli diversi ma che stranamente attraggono…mi sono dovuta ricredere, leggendoti. L’anoressia, purtroppo è un malanno autocausato dagli effetti terribili, a volte mortali. Mi ha incuriosito il leggere sull’alimentazione, giusta o non…per esempio nello sballare gli ormoni., oppure per lo sviluppo psicofisico della persona….. ho forse interpretato in modo sbagliato le tue parole? Mi puoi chiarire questo punto? Grazie.
    Grazie anche per il tuo tempo nel ragguaglliarci di tante particolarità del nostro corpo, che mai avrei immaginato. Buona notte, Peppe, sereno sognare….licia

    1. Ciao Licia, no, non hai mal interpretato, hai mirato giusto il problema. L’alimentazione ha una influenza importante sull’assetto ormonale. Numerosi Ormoni sono influenzati sia dalla scorretta alimentazione, sia dallo stress sia anche dal clima. Un buon funzionamento endocrino comincia con una alimentazione equilibrata. A tale proposito, e non mi stanco mai evidenziarlo, abbiamo la fortuna della “Dieta Mediterranea” che oso definirla un vero e proprio “Paraormone”. Una dieta che ha l’adeguato apporto di Iodio è essenziale per il buon funzionamento della Tiroide, come una buona riserva di Vitamina D; che in realtà, non è una vitamina, ma un ormone, favorisce le ghiandole Paratiroidi, le ossa, e anche l’apparato muscolare. Qualcuno potrebbe chiedere, ma lo stress come incide ? Incide si, nella misura che altera il sistema metabolico favorendo l’aumento nel circolo sanguigno dell’Ormone Cortisolo; chiamato, l’Ormone dello stress. Un suo eccesso provoca serie complicanze nell’organismo, a cominciare dalla pressione, massa muscoli e calcio nelle ossa. Spero di non averti annoiata. Cara Licia, una domenica lieta.

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