Grazie a Dio si va verso la luce. Tuttavia regna uguale nelle mamme un po’ di paura per i loro bambini.
Imperversano le domande di tante mamme:” Che rischi corrono i nostri bambini ?”.
Una domanda che quasi si fa fatica a dare una risposta chiara. Gli esperti si incrociano e si contrappongono nei loro pareri con risposte più o meno affidabili ma che generano molta confusione alle mamme.
Il problema “Rischi” lo si può sintetizzare con poche parole, ovverosia, che grazie a Dio pare che l’infezione covid-19 li “sfiori, quasi li accarezzi” e se contraggono il contagio le manifestazioni sono alquanto irrilevanti. Talvolta si leggono informazioni di qualche bambino che ha necessitato di ricovero, ma sono racchiusi in una percentuale bassissima rispetto alla persona adulta e sempre con prognosi favorevole. I decessi si contano nell’ordine dello 0,1-0,2% e sempre concomitanti a comorbilità.
Quindi, i bimbi, risulterebbero abbastanza protetti soprattutto grazie al loro Sistema Immunitario più che ottimale che consente loro di dare l’adeguata risposta al covid-19; una risposta che deve essere ben equilibrata, nel senso che se dovesse essere “fortissima” può generare l’insorgenza massiccia infiammatoria, nel senso, che, invece di difendere dall’infezione si scaglia contro il suo stesso organismo generando una risposta “Autoimmune”. In ultima analisi un sistema Immunitario ben equilibrato è quella adeguata alla difesa.
Tuttavia, questo non significa che i bambini non possono ammalarsi, anzi, necessita che vengano protetti sia per loro stessi sia per i loro nonni, in particolare, per le ragioni ormai note.
Alle mamme raccomanderei, nella forma più gratuita possibile, di non farli entrare nei luoghi chiusi e peggio ancora se affollati.
I grossi centri commerciali sarebbero da sconsigliare come pure pulman, o metropolitana.
Le mamme devono sempre raccomandare ed insegnare a capire che se una persona sta starnutendo o tossendo di stare a distanza di almeno 2 metri e cosa ancora importante istruirli a non tocacre maniglie o superfici di pubblici locali e di non portare le mani al viso.
L’igiene delle mani, con la classica saponetta è un obbligo verso cui i bambini debbono avere attenzione; quasi come fosse un gioco che richiede non sbagliare.
E i bambini ? Si parla tanto degli adulti durante questa pandemia da COVID-19….ma dei bambini nulla o quasi nulla.ultima modifica: 2021-05-26T15:31:24+02:00da
Ciao peppe, si sente dire che anche i ragazzini dai 12 anni in su si devono vaccinare. Scusa, e quelli più piccoli ? Un sorriso Rosina
Ciao Rosì, fermo restando che oggi, l’intero globo abitato per fermare questa pandemia dispone grazie a Dio del vaccino, è pur vero che l’attenzione è stata sempre posata sulle persone adulte….forse o sicuramente cosa giusta. Epperò, dobbiamo tenere conto di un dato di importanza notevole. L’età media dei soggetti contagiati si è abbassata, non solo, ma le varianti è dimostrato che hanno sostituito il virus originale e che si sta diffondendo fra bambini e ragazzi. A mio parere, vaccinare il bambini ancora più piccoli lo vederei fondamentale a motivo di vedersi fortificata l’immunità memoria oltre a quella anticorpale. T’abbraccio Rosì
Buongiorno, Peppe! Non avendo figli piccoli, non mi pongo il problema però, osservando sulla strada chi ne ha, osservo anche la loro serenità, almeno inparvenza. Forse avranno consultato il loro pediatra. A nessuno ho visto sul volto la mascherina. Il loro più “forte” sistema immunitario evidentemente fa superare la barriera del contagio.
Ho letto che i virologi stanno pensando ad una vaccinazione per i bambini e pure per quelli che vanno all’asilo. Se ne leggono tante di notizie ma non si sa mai come trattenerle per vere. Ho notato che, quasi sempre, tu associ, tra le cause di una patològia, un mancato sistema immunitario efficiente. Come si fa ad ottenerlo, in caso contrario? Grazie. Buona continuazione, Peppe!!!
Buon giorno Licia, adottare la strategia di copertura anche per i più piccoli lo ritengo importante per varie ragioni.Prima fra tutte che anche loro sono coinvolti dalla catena della contagiosità, quindi, man mano che questi crescano si trovano protetti dall’aggressione del virus. Questo perchè, è notorio che via via che si fanno grandi in età, che è l’epoca più vulnerabile è più sicura l’immunità di massa verso cui si auspica arrivare, quindi rendere possibile la valutazione in questi bimbi, il loro livello di tollerabilità e ancor di più di immunogenicità. Tuttavia, per il momento non è ritenuta strategia urgente. La notizia che più deve rallegrarci è che questi vaccini sono molto protettivi anche dalle varianti che circolano. Ti giunga, Licia, un affettuoso saluto.
Oh, scusami Licia, non sono stato attento alla tua osservazione circa il sistema Immunologico dei bambini. Si,i bambini posseggono un mediatore immunitario, chiamato Interferone 1, che fortemente contrasta con una eventuale replicazione del virus:infatti, se i nostri amati bimbi pur contraendo l’infezione, non sviluppano nessuna complicanza, grazie appunto all’interferone che produce il loro sistema Immunitario. E poi, le loro difese sono molto più alte delle nostre in quanto stimolate dalle vaccinazioni dell’infanzia. Un abbraccio
Sei molto confortante con questo post e confermi ciò che sia stato il comportamento di tutti i genitori: cautela sì, senza eccedere e con pochi patemi. I piccoli effettivamente sono in grado di reagire ad un eventuale attacco epidemico grazie alle loro autodifese. Meno male perché dover preoccuparsi anche di loro in maniera più profonda, sarebbe stato un bel problema.
Buona sera Doc.
Lungi da me crearti “sconforto”, ma è giusto, per onor di informazione, che parlando di bimbi più protetti questi vanno intesi dai 5 anni in su. I bimbi con meno di 15 mesi di vita non posseggono l’immunità detta “cellula mediata o acquisita, quindi costoro vanno tutelati perchè a rischio. Il motivo è, dovuto appunto al tipo di Immunità che viene acquisita e che si sviluppa durante le aggressioni di agenti patogeni. Questi, per il momento godono solo dei pochi anticorpi che la mamma trasmette durante l’epoca gestazionale. Comunque, ti confermo l’aria “confortante”. Buona serata a te Carlo
Un mio paente, mesi fa, è stato infettato dal virus e, con lui sua moglie che era prossima a partorire e due suoi figli di 11 e 13 anni, che rispetto a lui che l’ha contrattoper primo, hanno avuto sintomi più lievi.La coppia è molto prolifica, anche per scelta e un altro maschietto di 5 anni e una bimbetta di nepure 2 anni ne sono risultati immuni. Non saprei se all’ultima nata , quando la mamma aveva appena superato, con tutti gli altri di casa, la quarantena, siano stati trovati anticorpi. Tu pensi che ciò sia stato possibile? Grazie , Dott, con un caro saluto e …alla prossima.
Ciao cara, la mia risposta al tuo interessante commento meriterebbe essere passato a uno specialista Virologo. Tuttavia, passando in rassegna il po’ di conoscenza di biologia molecolare della cellula, spero di cavarmela, ma nello stesso tempo di essere persuasivo. Mi dici che la coppia ha contratto l’infezione e ha sviluppato, quindi il Covid-19, che avranno superato. Circa i loro bambini, come ho avuto modo di dire sopra, posseggono l’immunità “acquisita” grazie alla produzione dell’Interferone 1 da parte del loro sistema Immunologico. Per la piccola di 2 anni, questa è ancora in possesso degli anticorpi che la mamma le ha trasferito durante la gestazione. Per certi aspetti mi sentirei di ritenere fortunati i due giovani genitori. Un caro abbraccio e lieta giornata
Sono d’accordo con te: una famiglia fortunata e ricca d’amore vero.
Una famiglia modesta, anche se non manca di nulla, e felice. Che Dio li benedica tutti. Tanti bambini che crescono belli e bravi mi fanno, in realtà, tanta tenerezza. Grazie della tua risposta, Dott. con un sorriso.
Ciao.
Mi lusingano le tue parole. Grazie cara.