La nostra vita sotto la regia degli ormoni

ENDOYOGA OLISTICO: ASANA, CHAKRA E GHIANDOLE ENDOCRINE
Articolo abbastanza lungo che scoraggerebbe i molti  a leggerlo: i molti, non i Tutti.
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La storia degli ormoni, equivale alla nostra storia nell’arco della nostra vita. Gli ormoni sono il sistema con cui le cellule entrano in colloquio fra di loro; e si, perchè le nostre cellule si parlano continuamente, inviando messaggi chimici, che vanno nel sangue per poi raggiungere una cellula a distanza. Tutte le cellule parlano fra di loro; alcune con quella vicino, altre con cellule molto lontano. Il sistema endocrino è costituito da una serie di ghiandole; cioè, strutture che producono gli ormoni, che possiamo paragonare a delle chiavi che circolano nel sangue per andare a fare il proprio lavoro; cioè, a fare scattare le loro serrature, e queste serrature sono i recettori in una cellula molto lontana; e questa cellula può essere lontanissima. Immaginiamo alcuni ormoni prodotti dalla ghiandola Tiroide che vanno in tutte le parti del corpo, dalla punta dei piedi fino ai capelli; fino a far funzionare qualsiasi ghiandola. Quindi, dobbiamo immaginare gli ormoni, un sistema di colloquio cellulare, su base chimica, e che ha già l’embrione nella pancia della mamma; ovverosia, una delle primissime cose che esistono nel nostro corpo, e che ci garantisce la sopravvivenza, assieme al Sistema nervoso centrale. Il sistema nervoso centrale è il complesso della reattività immediata, mentre l’ormone è quello della reattività a medio e lungo termine; ovverosia, dalla frazione di secondo fino al termine della vita. Siamo forniti di tante ghiandole. Inizio dall’alto, dove incontriamo l’Ipofisi; la cosiddetta ghiandola madre, che si trova proprio dietro la radice del naso e sotto il cervello, cioè,il momento di interfaccia tra il cervello; cioè, il nostro sistema di ragionamento, di riflessione, di ideazione e reazione rapida, e il sistema endocrino. Quindi, un colloquio tra la parte alta; cioè, il cervello e il resto del nostro “edificio”. Poi ci sono delle ghiandole che sono la Tiroide, che troviamo alla base del collo, a lato della laringe e della Trachea; una piccola ghiandola a forma di farfalla, la quale, manda in giro i suoi ormoni che fanno funzionare il metabolismo energetico di tutte le ghiandole. Subito accanto alla Tiroide, troviamo le Paratiroidi; quattro piccole ghiandoline di dimensioni appena quanto una lenticchia, che sono deputate al controllo del metabolismo del calcio, assieme a un colloquio costante con l’osso, che a sua volta è anche una ghiandola, in quanto produce l’ormone Osteocalcina. Poi, scendiamo ancora e incontriamo il Pancreas; quindi la produzione di Insulina, che in realtà è uno degli ormoni prodotti dal Pancreas; c’è anche il Glucagone, altro ormone che controlla il metabolismo degli zuccheri. Va detto che, l’Insulina, non fa solamente metabolismo degli zuccheri, ma controlla, a sua volta, tutti i metabolismi, infatti, colloquia con il grasso periferico, che anch’esso è una ghiandola che produce l’ormone Leptina. Insomma, questo per dire, che navighiamo in un mare di ormoni.
Infine, arriviamo alle gonadi, che sono due ghiandole differenti tra uomo e donna; sono due ghiandole molto particolari, nel senso che, producono non solo l’ormone, ma anche la cellula riproduttiva: sono una via di mezzo, tra un tessuto produttivo di una cellula del tutto particolare: la donna l’ovocita e il maschio lo spermatozoo; questa simpatica cellula con la codina che va a fare il suo lavoro in un altro organo, inoltre, le gonadi, producono, rispettivamente, il Testosterone, che fa il maschio più maschio, e gli estrogeni e progesterone che fanno la donna più donna fino al periodo pre-menopausale. Insomma, un sistema molto complicato.
Ma quali possono essere i campanelli di allarme che ci possono far capire che qualcosa non sta funzionando ? Va detto che, spesso, noi tendiamo, in generale, che la malattia si faccia importante; cioè, che il sintomo sia importante. Questo è un atteggiamento sbagliato, se consideriamo che la prevenzione è la migliore terapia, ma nella patologia del sistema endocrino è ancora più grave, perchè, nella maggior parte dei casi, salvo rare eccezioni, il paziente si abitua alla piccola, ma anche media disfunzione ghiandolare. Egli dice, infatti:” Non mi sento più bene come una volta; forse starò invecchiando. Dormo poco; forse sarò più nervoso. Dormo troppo tutto il giorno; forse sarò affaticato. Ho rapporti sessuali poco soddisfacenti; forse sarò stressato. Ingrasso, nonostante mangi poco; forse faccio vita sedentaria !”. Ebbene, molto spesso, invece, il soggetto, ha una ridotta funzionalità della Tiroide( ipotiroidismo), o una esagerata funzione della Tiroide( Ipertiroidismo ). Oppure, una malfunzione delle gonadi: testicolare o ovarica, oppure un’alterata funzione del rapporto Insulina/Grasso; tutte piccole cose che modificano quella che in campo medico si chiama “Ipofunzione ghiandolare latente”; quel poco poco, continuo tutti i giorni, che fa si, che l’individuo della nostra era sia un po’ troppo grasso, astenico, un po’ troppo poco buoni nelle relazioni sociali; specie con l’altro sesso, o un po’ troppo nervosi, troppo affaticati ecc. Ebbene, tutte queste condizioni, molto spesso e volentieri, è dovuto a una disfunzione ghiandolare.
Mi preme una piccola considerazione, e cioè, che l’endocrinologo gode; se così si può dire, di tre grandi fortune, e cioè, l’endocrinologia è una scienza troppo giovane; il parco ricercatori ha elementi giovanissimi; si è scoperta la funzionalità ghiandolare da pochi decenni, e si è stati in grado di sintetizzare quasi tutti gli ormoni, il che significa, terapia sostitutiva a tutti. Poi, la diagnosi, che è quasi sempre con un semplice prelievo di sangue, che ci dice lo stato ormonale di quel soggetto, in quella particolare funzione ghiandolare. Si ha la possibilità di supplire; a seconda dell’età; perchè è evidente, parliamo di un ormone che tutti quanti temono, soprattutto noi maschi: il testosterone, e chiaro che il Testosterone di un ventenne è il doppio di quello di un sessantenne, ma se il Testosterone del sessantenne, è normale si sta tranquilli, qualora, invece, questi livelli si abbassano sotto i limiti da un po’ di tempo, e magari dura per un certo tempo sotto i livelli normali; è vero che non provoca grave malattia, ma si indeboliscono i muscoli, fa ingrassare, si indebolisce lo scheletro; il che significa, che alla prima caduta la frattura è pressochè scontata. Questo vale per il maschio, perchè per la donna è più semplice, perchè la donna ha la menopausa, e quando l’ovaio smette di funzionare se ne accorce e va dal ginecologo, il quale le prescrive una MOC, quindi inizia, a controllarsi la struttura ossea. Questo vale per le gonadi, ma lo stesso vale per l’ingrassamento, per l’insulina che non funziona, per quando uno dorme poco, o troppo, che può essere dovuto alla funzione della Tiroide.
Per la prevenzione, credo che qualcosa è stato detto, perchè di fatto, per mimare una nota reclama da zero a dodici anni si deve dire al pediatra di controllare il bambino, da dodici a diciotto anni dire al pediatra o a chi lo segue, di controllare l’adolescente, da diciotto in avanti, che siano i medici di medicina generale a non dimenticare che gli ormoni esistono, nel senso, che non bisogna avere paura di controllare un ormone o di mandare da un endocrinologo.. Per i fattori di rischio, è chiaro che noi viviamo in situazioni lavorative e ambientali che non aiutano certamente: non siamo stati costruiti per stare seduti su una poltrona e davanti un computer, o passare la giornata in maniera sedentaria.
Quando si dice “Dieta Mediterranea”, la si deve considerare una sorta di ormone. La dieta mediterranea è una cosa stupenda, direi, un paraormone, ma dobbiamo ricordarci , che i nostri nonni, mangiavano un piatto di pasta asciutta e carne una volta la settimana, per poi andare a zappare i campi. Noi, invece, oggi, mangiamo, due piatti di pasta asciutta e carne possibilmente tutti i giorni e poi davanti al computer; per dire, che i fattori di rischio sono aumentati, è aumentato il benessere, non si hanno problemi di vera sanità: vaccini, antibiotici che ci danno più salute. L’ambiente non ci aiuta. Purtroppo tutti i conservati, sostanze plastiche, DDT, e altre cose che abbiamo messo nell’ambiente; anche per star meglio, hanno tutte; quasi tutte, un grave difetto; soprattutto il discorso dei conservanti e alcune sostanze come saponi e quant’altro, di essere degli interferenti del sistema endocrino. E se dico intererente endocrini, voglio significare, che si trasformano in “Chiavi false” in quella serratura( recettore ), per cui, la bloccano e non consentono all’ormone la sua normale funzione, costringono la ghiandola a produrre più ormoni per l’identica funzione; quindi, si accende una sorta di competizione tra la ghiandola e l’ambiente: talvolta vince la ghiandola, talvolta vince l’ambiente.
L’ alimentazione è fondamentale per la funzionalità del sistema endocrino. Il bambino cresce, grazie all’ormone della crescita, ma se non gli si danno le proteine non cresce. La Tiroide funziona perchè, funziona, ma se non le diamo lo Iodio non funziona, perchè viene privata da una parte costitutiva dell’ormone tiroideo che è a base di Iodio. Lo stesso Colesterolo, il tanto temuto Colesterolo, meno male che c’è, perchè sia gli estrogeni della donna, sia il testosterone dell’uomo, che il Cortisolo, che è l’ormone che reagisce contro le varie vicende che si incontrano durante la giornata, sono tutti e tre formati da una molecola di base che è il Colesterolo.
Poi esistono, nell’alimentazione, quelle che possiamo definire gli ormoni che non siamo capaci di sintetizzare, e che svolgono, più o meno le stesse funzioni, ma che noi, non siamo capaci di sintetizzare, per cui le prendiamo da fuori e le trasformiamo dentro in vitamine. Infine, c’è però, il rischio alimentazione, cioè, esistono nell’ambito dell’alimentazione, tutta una serie di sostanze, che come si accennava prima, sono interferenti endocrini. Il più clamoroso di tutti è l’olio di soia. La soia è, una sostanza buonissima, utilizzata in gran parte del mondo, ma tutti sappiamo, che i cinesi, che ne fanno un largo utilizzo, non voglio dire che sono poco virili, ma hanno una ipofunzione testicolare cronica, tant’è che hanno minor rischio di sviluppare il tumore prostatico; quindi, un po’ di vantaggio.
Se queste sostanze le introduciamo nella dieta di un soggetto che non è abituato, e aggiungiamo un bel po’ di conservati, che sono deterioranti per la funzione ghiandolare, se aggiungiamo dei grassi alimentari, come i vari zuccheri che hanno sostituito il caro amico glucosio, con i vari saccarosi e con zuccheri estratti dal mais, che danno dei picchi di Insulina terrificanti, non dobbiamo stupirci se vediamo una epidemia cronica di obesità, e non avevamo mai visto i grandissimi obesi, che possiamo vedere nei dipinti dell’era preistorica, fino a un secolo fa. L’obeso da 280 Kg, e se esiste anche oggi, ci sarà un motivo; quel motivo che va visto in quegli schiaffoni che abbiamo dato al nostro metabolismo con l’alimentazione.
Il grasso, va detto, è tutt’altro che un organo passivo. Per moltissimi anni abbiamo immaginato il nostro grasso come un tessuto di deposito, che uno metteva da parte: modello orso Yoghi in letargo, per cui adoperarlo al bisogno. Il grasso; cioè, il tessuto adiposo; che “SERVE”- scritto in maiuscolo apposta, e dico perchè serve. Si prenda la ragazza anoressica che mangia pochissimo, il suo grasso sparische, non ci sarà più produzione di Leptina, e la ragazza diventa amenorroica( senza mestruazioni ), quindi diventa, in sostanza, un essere inutile, nel senso riproduttivo; non certamente come persona, ma dal punto di vista della filogenesi, perchè, se madre natura ha deciso che essa non si deve riprodurre, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Tornando al grasso, va detto che è necessario, anche perchè produce, nelle quantità giuste, una serie di sostanze che entrano in colloquio col Pancreas( Insulina ), con l’osso( Osteocalcina ), con la Tiroide, con il testicolo e ovaio, con l’Ipofisi, mantenendo un equilibrio piuttosto stabile. Ovviamente, non è che dobbiamo diventare dei “farmacisti” col bilancino in mano, quindi quella quantità di grasso e stop: più o meno, una-due deviazione standard; cioè, qualche chilo in più o in meno, non cambia nulla. E’ la grande quantità di cibo, che provoca la grande obesità, o la scarsissima quantità di cibo, o disturbi alimentari, che provoca una significativa perdita di peso, che riducono questa ghiandola,a una ghiandola atrofica, quindi a un tessuto che funziona poco o funziona troppo.
Concludo, dicendo che, l’endocrinologo è una specie di medico staminale; come direbbe un illustre medico; cioè, che va bene un po’ dappertutto, ma che deve rispettare l’ordine di competenza di ciascun medico. Tuttavia, è importante che il pediatra, quando ha terminato il suo percorso, e ha identificato una patologia endocrinologica al ragazzo di 16 – 17 anni, prima che questo ragazzo diventi; come tutti abbiamo avuto il delirio di onnipotenza del ragazzo giovane, e che i genitori ne perdono il controllo, si chiede che il pediatra, convincesse il ragazzo, e lo mandasse dall’endocrinologo, affinchè, questo ragazzo, non ricomparisse poi, a quarant’anni, disperato, perchè, ipotiroideo, perchè, ipertiroideo, non riesce a crescere, gli si fratturano le ossa, non riesce a riprodursi, è insulino dipendente, è obeso, è magro troppo; cioè, si rivela importante la continuità assistenziale. Al medico di medicina generale, si chiede un po’ di attenzione a questa disciplina. Molti di loro, hanno studiato marginalmente, in patologia medica, questa materia, quindi non tutti hanno acquisito la completa conoscenza, per cui, quando un paziente si lamenta, non gli si dica che è stressato; va riconosciuto che lo stress è un sistema di vita, e meno male che c’è lo stress che ci tiene vivi, cioè, l’Adrenalina sale, il Cortisolo sale e risponde allo stress di lungo periodo, l’Adrenalina al periodo breve, sopravviviamo, ma se questo signore o signora, sta male tutti i giorni, ricordiamoci, che potrebbe non essere solo un depresso o ansioso, potrebbe avere problemi endocrinologici che se curati risolve tutto, facilmente e definitivamente e lo farà star bene per i prossimi anni che gli sono stati assegnati di vivere su questa terra.
La nostra vita sotto la regia degli ormoniultima modifica: 2021-05-29T14:16:15+02:00da un_uomonormale0

5 pensieri riguardo “La nostra vita sotto la regia degli ormoni”

  1. Perfetto, Dott. Ho letto tutto con la massima attenzione ed anche con tanto interesse ed ho l’impressione di avvertire il mio corpo come un’autostrada invasa da un via vai di furibondi ormoni, che si affannano a cercare soluzioni per farmi star bene. Tu hai perfettamente ragione nell’affermare che i medici di famiglia sappiano molto poco dello studio degli ormoni. Infatti, mai o quasi riferiscono le loro diagnosi a problemi del genere,limitandosi, magari. alla sola richiesta di indagine per la tiroide. Alle prossime analisi, chiederò un controllo per la mia. Per il resto, il mio è un problema di ossa (che pure,producendo osteocalcina, fungono da produttori di ormoni, come tu dici con cognizione di causa). E allora, passo a ringraziarti per tutto questo tuo lavoro di scrittura, che apprezzo molto. Ciao e buona serata.

    1. Mia cara Maria Teresa, le ghiandole Endocrine li devi paragonare a un’orchestra dove c’è un direttore d’orchestra e tanti orchestrali che suonano e tanti suoni che vengono emessi in maniera coordinata da formare una perfetta Sinfonia. Il direttore d’orchestra sarebbe la Madre di tutte le ghiandole e cioè, l’Ipofisi, piccola ghiandoletta situata al centro del cervello. Ma in realtà, l’Ipofisi non è il direttore d’orchestra Autonomo ma anch’essa deve ricevere le informazioni e le riceve da una parte del cervello ancestrale, che è l’Ipotalamo, centro di raccolta di segnali cerebrali. Condivido sul resto del tuo pensiero. A proposito dell’Osteocalcina, forse non tutti sanno che l’osso è una ghiandola, infatti produce l’Ormone Osteocalcina. Un abbraccio a te cara

    2. Maria Teresa, mi devo complimentare con te, intanto per avermi onorato del tuo coraggio a leggere tutto questo papiello. Non è impresa facile se non si hanno, desiderio di conoscenza, pazienza, e interesse. Grazie

  2. Una lettura molto interessante, seppure un po’ difficile da seguire d’un fiato non avendo, almeno un po’, un’infarinatura in genere. Importanti considerazioni, riguardo alla tua specializzazione in vaste problematiche nel nostro organismo. In effetti, il medico di base manda a fare le prove a seconda del malanno del momento. Si’ allo spcialista quando la malattia appare sospetta o evidente ma difficilmente prevenendo in largo anticipo, non avendone la dovuta competenza. Leggendo il tuo articolo, molti sono i consigli sottintesi alla chiarezza dei vari elementi da te discussi e che ci vedranno un po’ preparati di fronte alle affermazioni del nostro medico curante. Interessante anche la parte illustativa che accompagna in questo viaggio nel nosro IO interno, dove ghiandole, ormoni e affini, ci illuminano sulla perfezione dei loro compiti e per quanto sia facile, per noi, inconsapevoli e non, agire in modo contario al nostro stesso benessere. Grazie molte, Peppe, di tanto paziente lavoro a nostro esclusivo vantaggio terapeutico. Serata lieta, notte serena….licia

    1. Buon giorno Licia, capisco che questo articolo ha messo a dura prova la pazienza e se tu l’hai affrontata mi inorgoglisce e ti dico Grazie ! Tuttavia, mi devo dare una calmata e rendere un argomento clinico interessante ma nello stesso insieme di semplice lettura e comprensione. Lo ritengo fondamentale, a motivo per cui si voglia o no, hanno sempre finalità di utilità collettiva.
      Come ho detto le ghiandole endocrine le si devono considerare una grande orchestra con tantissimi orchestrali che suonano una molteplicità di suoni emessi in maniera assolutamente perfetta da comporre una armoniosa Sinfonia, sotto le direttive di uno speciale direttore d’Orchestra che si chiama “Ipofisi”; ghiandolina così tanto piccola, localizzata al centro del cervello, di appena 1 grammo di peso; anche meno, e di 1 cm di diametro. L’unico difetto di questa ghiandola( ipofisi ) è che si trova in una regione del cervello inaccessibile, tanto che, nelle rare condizioni di adenomi Ipofisari che richiedono essere asportati è un vero problema raggiungere. Grazie Licia, ti arrivi un abbraccio domenicale accaldato. Quì abbiamo 30°C.

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