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Abbiamo tutti paura. Ma in definitiva cos'è la paura ?


Ma, in definitiva, cos'è la paura ? Sappiamo che esiste, ed esiste soltanto in relazione a qualcosa. Indubbiamente da sola non esiste. Una cosa è certa. Non posso avere paura di ciò che non conosco. Quando dico a me stesso che ho paura della morte, ho davvero paura di quell'ignoto oppure ho paura di perdere ciò che conosco? Beh, è davvero un guazzabuglio. In realtà non che io abbia paura della morte, ma ho paura di venire privato di una realtà che la sento appartenermi. Voglio dire, in definitiva, che la mia paura è in relazione a ciò che è a me noto, e non a ciò a me ignoto.
Possiamo dire che la paura nasce dalla coscienza; ma la nostra coscienza, se ci pensiamo bene, è formata da tutto ciò da cui veniamo condizionati; perciò, è da ammettere che la coscienza è ancora il risultato di qualcosa a noi noto. Ho paura, quindi, del noto, di ciò che conosco. Ho paura del noto, il che significa che ho paura di perdere le persone a me care, le cose e le idee, ho paura del dolore che potrebbe insorgere quando perdo qualcosa, oppure quando non la ottengo.
C'è la paura del dolore. Il dolore fisico è una reazione nervosa, ma il dolore psicologico sorge quando mi tengo aggrappato alle cose che mi danno piacere e soddisfazione, perchè allora ho paura di chiunque che me li porti via.
In conclusione, ovunque c'è desiderio di autodifesa c'è paura. Non devo perdere quello che ho.