Tutti sullo stesso treno…il treno della vita !

IL TRENO DELLA VITA

Un post insolito per me. Un tentativo di allentare un po’ l’aria medica e consorelle.

Mi  piace  immaginare  la  nostra  vita  come  un  lungo  viaggio  sul  treno.  Un  treno  che  corre  veloce  sui  binari  per  condurci  a  una  meta  che non conosciamo.  Una  stazione  che  non  è  a  noi  nota.  E  questo  viaggio,  non  è  mai  solitario.  Spesso  ci  accomodiamo  col  desiderio  di  stare  tranquilli,  di  non  essere  disturbati.  Molti  viaggiatori  sonnecchiano,  alcuni  leggono,  altri  fanno  le  parole  crociate,  e  altri,  ancora,  intrecciano,  in  modo  chiassoso  discorsi  e  risate.  Mettiamo  che  io,  guardo  il  paesaggio  che  scorre  sfuggendo  al  mio  desiderio  di  fermarlo,  ma  esso  è  già  scomparso,  per  dare  il  cambio  ad  altro  paesaggio.  MI  siedo  accuratamente  in  un  posto  dove  potrò  stare  in  tranquillità,  lontano  da  disturbi  alla  mia  quiete,  ai  miei  movimenti.  E  si,  perchè  se  uno  mi  sorridesse,  poi,  anch’io  dovrei  rispondere,  e  se  mi  parlasse,  anch’io  dovrei  parlare.  Io  vedo  gli  altri,  ma  non  intento  guardarli,  li  sento,  ma  non  è  mia  intenzione  ascoltarli.  Voglio  starmene  in  pace.  Apro  il  libro  che  ho  scelto  con  cura  prima  di  partire,  e  mi  metto  a  leggere.  Ma  ecco  che  non  mi  sento  tranquillo  come  pensavo.  Gli  altri  a  me  accanto  e  di fronte,  sembra  che  mi  interpellano.  Che  fare ?  E’  proprio  necessario  che  io  veda  gli  altri  e  sentirli ?  E  se  io  penso  agli  altri,  a  me  chi  penserà  se  non  ci  penserò  io  stesso ?  Ma  c’è  quel  libro  che  tanto  desidero  finire  di  leggere,  mi  dà  buone  idee,  mi  nutre  con  buoni  sentimenti….,  ho  capito.  Chiudo  il  libro  e  guardo:  non  sono  solo !  Ci  sono  quelli  del  mio  stesso  scompartimento,  del  mio  vagone  e  tutti  gli  altri.  Sono   presenti,  vivi,  in  carne  ed  ossa,  con  risate,  parole  e  silenzi,  carichi  di  gioie  e  di  dolori…mille  libri  aperti  per  me,  ed  a  ognuno  il  suo  capitolo.  E  siamo  tutti  quanti  saliti  sullo  stesso  treno,  per  lo  stesso  percorso,  e  viaggiamo  insieme,  allo  stesso  ritmo,  insieme  per  due,  quattro  ore…cosa  importa  il  tempo ?  Tutti  verso  la  stessa  meta.

Ma è tutta colpa del coronavirus questo pandemonio chiamato “Pandemia ?”

Il coronavirus e il nostro futuro prossimo - Greenpeace Italia
Oggi viviamo sicuramente dentro un sistema che definirlo molto complesso suona quasi come “giustificazione “, e il fenomeno “Pandemia” che si è abbattuto su di noi, ha stravolto tutto ciò che a noi sembrava essere sotto il nostro libero arbitrio. Ebbene, covid-19 si è messo lì, eretto a sottoporci “a una prova di sforzo”. La domanda è:” Cambierà il nostro modo di vivere ?”.
Una cosa è inopinabile, e cioè, che il covid-19 ci ha smascherato i nostri limiti, le nostre debolezze e fragilità, ma non da una potenza militare corredata da sofisticati armi nucleari, ma da un esserino che neppure si vede a occhio nudo; 160 volte più piccolo del diametro di un capello..
Ed ecco che tutti addosso a questo esserino invisibile causa della pandemia. Ma è davvero tutta sua la colpa ? Direi di no, perchè lui avrebbe avuto piacere di starsene quieto dentro il pipistrello habitat che occupava “felice”, quindi non aveva nessun interesse a vedersi in giro per il pianeta a fare “danni”, se l’uomo( sempre l’uomo ) non avesse violentato la foresta e portarlo a bordo di qualche mezzo di trasporto; magari un aeroplano.
Ebbene, oggi a distanza di 16 mesi, abbiamo avuto il “piacere” di avere fatto la sua conoscenza il che ci ha permesso di smascherarlo in alcuni suoi aspetti. Oddio, ancora si naviga in mezzo ai dubbi, alle incertezze, ma qualcosa di certo pare ci sia. Per esempio, sappiamo benissimo come impedirgli di contagiare attraverso le restrizioni che hanno dimostrato davvero di funzionare benissimo.
Sappiamo benissimo, che non è un microrganismo che “vola”, perchè l’unica via di trasmissione è tramite il contatto diretto ( persona infetta con quella non infetta”. E sappiamo anche un altro particolare importante e cioè, che l’infezione per avvenire, non basta inalare una-due particelle, ma ce ne vogliono una certa quantità. Ebbene, oggi, possiamo dire di avere dato un duro corpo a questo esserino, con una campagna vaccinale che ha dell’incredibile anche se rimane la raccomandazione di comportarci virtuosamente. Abbiamo vinto una battaglia ma….la guerra ancora no, e la guerra si può vincere solo, se l’intero pianeta sarà vaccinato. Non ci si salva mai da soli.

FANTASIA……………IMMAGINAZIONE e PENSIERI

Coppia di giovani adolescenti felici una ragazza e un ragazzo - foto d'archivio | Crushpixel
Non è un post scientifico; diciamo un mix, ma un post che offre a considerare quel periodo veramente nuovo della vita di un ragazzo e di una ragazza.
Andiamo avanti, allora.
La pubertà; iniziamo col dire, inizia, per i ragazzi intorno ai 12-13 anni, e per le ragazze intorno a 11-12 anni; grosso modo, e che dura per qualche anno: fino ai 16-17 anni.
Il giovanotto inizia a farsi uomo. Spuntano i primi peli. C’è la frenesia di farsi la barba.
Nelle ragazze si accentuano i segni secondari della femminilità; le mestruazioni entrano nel loro ritmo. Crescono e si sviluppano i seni. La bambina di ieri si fa inizio di donna.
Ecco che, in questa fase esplodono mondi nuovi. Nel campo della conoscenza comincia il bisogno di un sapere critico. Fino a ieri si credeva pacificamente a papà e Mamma, maestri, Professori. Ora si sente il bisogno di darsi conto delle cose a ragion veduta. Questo fa nascere un vero nuovo mondo, ed atteggiamenti del tutto nuovi. E quì, bisogna notarlo, può affacciarsi una gran mala erba: la presunzione, una critica puerile perchè equilibrata, oppure vanitosa, boriosa. Il corpo nel suo soma e funzionalità entra in una fase nuovissima : si sviluppa l’uomo, si apre, anzi, esplode la sessualità accompagnata da emotività nuove.
Il corpo si sviluppa ma in un modo così rapido e così ancora poco armonico che il ragazzetto si vede con quasi disgusto la sua statura allampanare, le mani diventare esageratamente grandi, così pure i piedi: un vero terremoto…se così si può dire.
Le ragazzine avvertono più o meno le analoghe disarmonie. E così, scoppia l’età dei sogni, del romanticismo, dei grandi castelli campati in aria.
Ebbene, questa è l’età, nonchè il momento; specie nelle ragazzine; ma anche nei giovanottini, in cui si notano frequenti tristezze; malinconie; malesseri inspiegabili; pessimismi; rapidi entusiasmi; non meno rapide cadute dell’umore….Un soggetto a volte soffre moltissimo, e non sa perchè. E così elabora la sua mente pensieri più o meno : ” Se le cose dovessero continuare così !…”
Bene, a questi ragazzi dico..: “Niente paura. Sono gli squilibri propri dell’età. Nell’esplodere dello sviluppo somatico, le funzionalità varie, le varie costellazioni ghiandolari, specie quelle a secrezione interna, non hanno ancora raggiunto la loro armonia ed equilibrio, per cui certe malinconie sono proprio solamente effetti di equilibri ormonali non ancora raggiunti o non ancora definitivamente stabilizzati.
Se poi, si pensa che a questi squilibri, si aggiungono quelli emotivi, tutto può costituire una specie di terremoto che previene l’individuo, lo domina, spesso in assoluta novità…si può facilmente comprendere lo sconcerto che ne può derivare.
Beh…non ho mica scoperto l’acqua calda ? Lo so, che lo sapete meglio di me, ma, caso mai lo vogliate, l’argomento può essere allargato e approfondito, nel senso che, componenti essi stessi di quella personalità giusta che si verrà a formare…