Il Coronavirus….una sindrome respiratoria molto seria….

 

 

L'emergenza climatica e la pandemia di Covid-19 - Le Scienze

Sembra un articolo uguale ad altri, ma non lo è sia pure gli aspetti sono analoghi.

Abbiamo vissuto, il volto di una malattia  troppo nuova e troppo poco conosciuta per permetterci di valutarne l’impatto in maniera conclusiva,ma il suo profilo generale è ormai abbastanza chiaro con caratteristiche correlate ad altri fenomeni passati.

Come tutte le Pandemia il Covid-19 non è stato e non è un evento accidentale o del caso. Le epidemie affliggono le collettività attraverso le  specifiche  aree vulnerabili che le persone; cioè tutti quanti noi, hanno sviluppato tramite i rapporti con l’ambiente, on altre specie e tra loro.

I microbi  che innescano una pandemia sono quelli  adattati dalla natura per riempire le nicchie ecologiche che noi abbiamo preparato. Ebbene, il Covid-19 è divampato e si è diffuso perchè è adatto alla società che abbiamo creato con le nostre mani. Un mondo con quasi otto miliardi di abitanti, la maggior parte dei quali vive in città densamente popolate e tutte collegate da brevi viaggi aerei, offre infinite possibilità e opportunità ai virus polmonari.

Di particolare rilievo è la moltiplicazione dei contatti con i pipistrelli che sono un veicolo di innumerevoli virus in grado di superare le barriere  “prezigotiche” cioè, i fenomeni che avvengono prima della fecondazione, quindi, infettare gli esseri umani.

In conclusione, questi salti di specie si verificano molto spesso, di solito senza vaste conseguenze.

Sono le circostanze contingenti che favoriscono la trasmissione da un primo ospite umano ad altri, come dimostrò l’Ebola nel dicembre dell’anno 2013.

Il Coronavirus….una sindrome respiratoria molto seria….ultima modifica: 2021-06-08T16:42:00+02:00da un_uomonormale0

15 pensieri riguardo “Il Coronavirus….una sindrome respiratoria molto seria….”

  1. Ciao peppe…perdonami, da due giorni non passo da te, ma tu sai che sono impegnata. Ho letto questo tuo articolo, ma dimmi, cosa vuol dire circostanze contingenti favoriscono la trasmissione ? Sono rincasata or ora. Ciao con un abbraccio. Rosina

  2. Rosina..ben rivista. Ti rispondo subito. Nel 2013 mese di dicembre, un bambino di 8 anni giocando nella cavità di un albero nelle vicinanze della sua casa, in Guinea. Ebbene, vista la sfrenata deforestazione che c’era stata i pipistrelli della frutta furono spinti ad abbandonare gli alberi delle vicine foreste. Ebbene, quel bambino, ebbe la sfortuna di inalare dei virus presenti nelle loro feci, o deiezioni. Da quel momento si alimentò una catena di trasmissioni ininterrotta. Tutte le successive vittime dell’epidemia che colpì l’Africa occidentale nel biennio 2014-2016 erano tutte collegate al caso numero “uno” che fu il bambino della Guinea. Ciao Rosì

    1. Ciao peppe, grazie per la risposta come sempre esaustiva. Sai, ho messo un post, mi sentirei onorata se passassi a leggerlo e magari mettere un tuo pensiero. Un sorriso. Scappo e sai dove vado. Rosina

  3. Questi pipistrelli saranno pure creature di Dio, ma qualche volta che li ho visti ,nelle pinete del Gargano, mi hanno sempre fatto impressione per la loro forma tra uccello e mammifero e per le strane posizioni che assumono quando sostano. Un po’ la loro vista sconcerta e i Cinesi, che mangiamo di tutto ,li mangiano. Che schifo! Se è vero che l’infezione di Covid ci è arrivata da loro, mi sono doppiamente odiosi ed ho come l’impressione che portino sventura , visto che, in natura, prediligono i luoghi umidi e le tenebre. Certo è anche che oggi non si vive piu in ambienti sani e le città, specie le più grandi, sono super affollate , abbastanza inquinate e meta di un esagerato via vai di gente ,che arrivando da ovunque, è anche tramite di infezioni pericolose. Le coneguenze di tutto ciò ci sono, ora, più che note. Ho detto la mia, Dott. e, come sempre, ti ringrazio di avermene offerto lo stimolo . Un caro saluto e buona serata per te, amico mio. Ciao.

    1. Mia cara Maria Teresa, non v’è dubbio alcuno che questi animali sono “orribili” anche nominarli. Ma loro non hanno nessuna colpa. Il virus in questione in loro aveva l’habitat ideale per sopravvivere; erano comodissimi, fino a che l’uomo col l’azione insensata deforestizzante ha violato la loro “Quiete”, alcuni nei mercati finalizzati ad essere consumati altri in giro ad operare il salto di specie, quindi a bordo di aerei o treni e quant’altro. Il resto è noto. Un abbraccio a te cara

      1. Ciao. Ti lascio il mio saluto affettuoso, in attesa di leggere il prossimo tuo post e commentarlo. Sei riiuscito ad ascoltare il video? Se no, vuol dire che, in You Tube, c’è ancora qualcosa che non va. A presto.

  4. Abbiamo potuto constatare la pericolosità di questo virus, proprio perchè “intacca” e senza speranza il nostri sistema respiratorio. Ora tu ce ne hai spiegato il procedere di questo subdolo virus e te ne sono grata. Ti chiedo una cosa: chi si immunizza in qualche modo contro affezioni polmonari (prima del covidsi usavano le ” antinfluenzali” e le “antiaffezioni polmonari”, che mia cognata si è fatta inoculare. Ora, procedendo con questo tipo di protezione, il covid non troverebbe campo per diffondersi, riducendosi ad una semplice influenza, magari tosta??? Grazie se mi risponderai. Sempre interessanti i tuoi post, Peppe, grazie molte. Un caro saluto per una lieta giornata….licia

    1. Ciao mia cara Licia, se ho capito bene, la tua parente avrebbe una broncopneumopatia cronica ostruttiva e tu mi chiedi se l’inoculazione di un anti pneuomocccico coprirebbe in un certo qual modo dal covid-19. Sempre se ho ben compreso, la tua parente non è affetta da un’affezione virale ma batterica che è lo Streptococco Pneumoniae, batterio responsabili di quadi tutte le polminiti batteriche. Ebbene, secondo il po’ che conosco e secondo le linee guida la tua parente e similmente coloro nella stessa situazione sono caldamente raccomandati a vaccinarsi per l’Antipneumococcica. L’infezione da Sars-cov-2 non è un batterio ma un virus della famiglia “Coronavirus” che in linea di massima è la famiglia che provoca le forme similinfluenzali e nella peggiore delle ipotesi a Polmoniti interstiziali che sono assolutamente differenti dalle polmoniti batteriche da streptococco pneumoniae. I primi, cioè quelle virali interstiziali necessitano di ricovero in ospedale e nei casi di complicanze in terapia intensiva.Lo stesso non è richiesto per le polmoniti batteriche. In conclusione, mia cara, fino ad oggi non ci sono certezze scientifiche che questo tipo di vaccinazione( anti-pneumococcica) risulti protettiva dall’infezione da SARS-COV-2. Un abbraccio a te cara Licia

  5. Non mi sono spiegata bene, Peppe. Mia cognata è abituata, da sempre, al vaccino antiinfluenzale. Orbene..il suo medico le ha consigliato il vaccino (se così posso chiamarlo) per la protezione da affezioni importanti dei polmoni. e che ha una durata di qualche anno. Mia cognata è sanissima, in questo senso. Da qui, la mia domanda: Un caro saluto, Peppe!!!.

    1. Licia cara, mi scuso per non avere ben compreso la tua domanda. Comunque sia, vale la stessa risposta di cui sopra. Le affezioni importanti dei polmoni sono sempre ad eziologia batterica, quindi detti polmoniti batteriche da streptococco penumeau. La polmonite da sars-cov-2 è interstiziale perchè virale di uno specifico Virus. Un caro saluto a te cara

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