La Semplicità e…la Sensibilità

Calendario dell'Avvento : 19 dicembre - Nella semplicità c'è sensibilità  d'animo...

Si  legge  e  si  ascolta  dappertutto,  di  quell’auto  definirsi  semplici  e  sensibili.  Una  sorta  di  perfezione.

Vorrei  discuterne  con  voi,  di  cosa  sia  la  semplicità,  e  magari,  da  lì   arrivare  alla  sensibilità.  Credo  che  i  due  termini  abbiano  lo  stesso  DNA.  Non  solo,  ma  sembra  pure  che  pensiamo  che  la  semplicità  sia  solo  un’espressione   esteriore  di  “ritiro”;  virgolettato  di  proposito:  avere  pochi  beni   vestire  in  modo  estremamente  sobrio  quasi  a  rasentare  la  povertà,  non  avere  una  casa  propria  e  in  banca  avere  il  tanto  necessario  per  vivere;  non  di  più.  Ebbene,  a  mio  avviso  questa  non  vuole  significare  essere  semplici,  ma  soltanto  dei  messinscena  esteriori.   A  me  pare  che   la  semplicità  non  è  soltanto  l’adattamento   a  un  modello,  per  quanto  valido  si  presenti  esteriormente,  ma  una  realtà  di  grande  intelligenza.   Sfortunatamente  la  maggior  parte  di  noi  inizia  ad  essere  semplice    ad  iniziare  dalla  parte  esteriore.  E’  relativamente    facile  avere  poche  cose  ed  essere  soddisfatti  di  quelle  poche  cose;  l’accontentarsi  del  poco,  insomma,  e  magari  condividere  con  altri.  Ma  questo  è  sufficiente  perchè  possiamo  definirci  persone  semplici ?  Credo,  e  dò  per  certo  che  ciò  non  implica   che  lo  siamo  pure  interiormente.  E  questo  perchè,  per  come  il  mondo  è  attualmente,  le  cose  materiali   ci  incalzano  sempre  più  dall’esterno,  e  di  conseguenza  la  vita  diventa  più  complicata   Per  sfuggirle  tentiamo  di  disfarci   di  qualcosa  di  materiale  che  ci  impedisce  la  libertà  di  vivere  e  che  ci  minacciano.  Mi  correggo.  Più  che  disfarcene,  pensiamo  sia   cosa  giusta  rinunciare  a  questi  “pesi”  che  rallentano  i  nostri  passi..  Quindi  pensiamo  di  essere  semplici  attraverso   la  rinuncia.  Un  gran  numero  di  santi,  di  maestri;  o  eremiti,  ha  rinunciato  al  mondo;  e  mi  pare  che  una  simile  rinuncia  da  parte  di  chiunque  di  noi  non  risolva  il  problema,  fino  a  quando  la  semplicità   non  sgorga  dall’interiore,  non  proviene  dall’interiore,  il  solo  modo  autentico  di  riflesso  di  semplicità  esteriore.  Quindi  il  problema  di  fondo  è  come  essere  semplici,  perchè  la  semplicità  di  cui  parlo   rende  sempre  più  sensibili.  Una  mente  sensibile,  un  cuore  sensibile,  sono  essenziali   per  una  percezione  e  ricezione   rapida.