senzatitolobis

Non appartengo a nessuna corrente politica e ne vado orgoglioso, ma faccio il tifo per l'uomo capace.


Un argomento alquanto strano e insolito  per me, tant'è..... I miei genitori mi hanno insegnato che la persona ve rispettata, in quanto il più grande atto di amore di Dio, ma anche il SUO più grande rischio. Ebbene, io questi due li rispetto, in quanto persone,  ma il solo pensiero di poterli vedere alla guida dell'Italia, mi si accappona la pelle; non tanto per me, in quanto verso l'epilogo della mia vita, ma per ciò che causeranno al nostro paese e che i nostri figli e nipoti dovranno inevitabilmente pagare. Mi Pongo una sola domanda :" Ma gli italiani ( 20-21% ) che danno il loro consenso cosa hanno nel cervello ? Ma questi due hanno mai avuto la vocazione dell'essere politici, quindi operatori del bene comune oltre che operatore di pace ? Ma è così difficile che questi signori capiscano che l'ideologia da strumento diventi  un fine ? E se i loro consunti slogan:" prima gli italiani " hanno lo spessore della misura di ogni impegno come principio architettonico, oppure è la solita esca per il calcolo di parte  con astuzie di potere ? E che prima deve esserci la persona non le mosse egemoniche, la persona e non il prestigio settaristico ? Sapranno mai costoro che la politica non è un mezzo per sedersi al potere ma è un'arte con le basi dell'essere nobile ma per questo assai difficile. Il 20-20% degli italiani si renderanno mai conto  che chi pratica la politica deve essere un  uomo di genio, di fantasia e che sia sempre meno disposta alle costrizioni del partito e sempre più alla creatività che gli viene richiesta dalla irreperibilità della persona che è il popolo ? Che fine ha fatto il cervello di 16 milioni di italiani ?