Volere essere belli ad ogni costo

Cura del viso giornaliera! 5 Consigli di bellezza

Volere essere belli. Un tormentone delle donne… e oggi pare pure gli uomini non disdegnano sottoporsi anche a torture pur di modificare ciò che la natura a loro riservato. Mi chiedo perchè ? Mah. ! Per fortuna che fra i miei mille difetti questo non ha trovato posto, anche perchè mi ci vorrebbe una revisione dalla punta dell’ultimo capello fino alle falangette.

Andiamo avanti che è meglio…

Molte persone soffrono del fatto che il tempo, anzi, la loro vita, si mostri sul loro volto. Si vedono invecchiare e la cosa non li allieta per niente. Dare consigli a costoro ? Non ci penso neanche, Dico solo che rinnegare questo processo ha lo stesso significato di negare di avere vissuto. La vecchiaia, carissimi ha la sua bellezza specifica, e il volerla creare artificialmente è la più spaventosa delle contraddizioni. Se guardiamo il viso di una persona invecchiata con le rughe ben spianate è veramente penoso. Persone del genere mostrano soltanto una maschera, ma dietro la maschera si sente il vuoto che viene incontro da quella persona. Allora è più sincero riconoscere apertamente la propria età. Il mio viso è bello ogni volta che sono interamente in esso; cioè tutte le volte che sono rappacificato. Io ho un solo compito: quello di accettare me stesso, essere grato per la vita. Automaticamente questo atteggiamento interiore genererà la bellezza. Allora, dal mio viso risplenderà qualcosa che fa bene alle persone. Avete mai visto una bella donna arrabbiata, vulcanica, scontenta, delusa in viso ? : Inguardabile ! Avete mai visto una persona col volto rugoso, ma serena interiormente, in pace con se stessa, e con la vita, arrabbiata ? No. Non possiamo vederla perchè questa persona non s’arrabbia, non sviluppa bile sul volto…è serena e valuta ogni cosa; pur avversa, col bilancino della persona ricca interiormente della sua anima. Allora le rughe che importanza hanno ?

I nostri ricordi ci pesano….

Lo zaino del nostro cuore è spesso pieno di ricordi dolorosi, di sofferenze, di sensi di colpa che abbiamo collezionato lungo il cammino della nostra vita e che faticosamente ci trasciniamo come pacco ingombrante. Tentiamo di dimenticare; per saggezza – pensiamo noi – e diciamo a noi stessi che non è da saggi ancorarsi al passato con la semplice decisione:” Non ci voglio più pensare”. Ma siamo fuori strada, purtroppo. Tutto ciò che abbiamo vissuto rimane dentro di noi, e continua a vivere in barba ai nostri sterili e illusori sforzi di averli “rimossi”. Essi vanno a rintanarsi nel fondo del nostro incoscio, vivi, e pronti a uscire in superficie. Questo, ho capito. Dentro di noi ci sono un cumulo di frammenti di vita…che marciscono e influenzano  i nostri comportamenti. E ci fanno perfino…..ammalare. Non osiamo guardarli in faccia. Siamo come il bambino che vuole portare da solo fardelli che non riesce quasi a sollevare. E che il papà suo gli offre la mano per accompagnarlo, gli cammina accanto. Ma lui rifiuta l’aiuto; Fatica, soffre, a volte cade e si ferisce malamente.

Si. Il nostro passato è pesante. Abbiamo ricevuto colpi sinistri che ci hanno ferito, ci hanno disgustato o che hanno impresso nella nostra anima rimorsi così tenaci da aumentare l’accumulo di sofferenze nel nostro cuore gonfio. E giù nel fondo più fondo di noi stessi, simile a un cadavere sepolto teniamo sempre qualche segreto pesante da controllare, da portare. Il nostro, come pure quello di qualche nostro caro, mille volte calpestato, mille volte nascosto, ma che sempre si fa sentire, proprio nel momento in cui credevamo d’averlo dominato per sempre.

Il nostro passato ci pesa troppo. Ci procura mal di schiena, cattivo sangue. E diciamo a noi stessi che non ce la facciamo più. Sono tutti mal d’anima che ci fanno male al corpo e ci indeboliscono, ci deprimono e non ci lasciano dormire…e svegliare. Eppure le abbiamo provate tutte per liberarcene…ma invano. Da soli non possiamo farcela, similmente al bambino.