Ci è stato insegnato; sin da bambini, che necessita paragonarci. Siamo stati condizionati a fare sempre confronti : il tizio ha la casa più bella della mia, quella di fronte ha un bell'aspetto, il suo corpo è migliore del mio. Quello che è passato poco fa ha più denaro di me. Ecco, una continuità di paragoni con chi ci passa vicino o che ( peggio ancora ) ci è di famiglia : cugini, cognati ( quest'ultimi non ne parliamo ). Facciamo sempre paragoni, il chè inevitabilmente scatena in noi la bestia; cioè la Gelosia, prodotto del condizionamento al confronto.E' chiaro, che se smettessimo di confrontarci, la gelosia scomparirebbe. Meno male che non ci confrontiamo con gli alberi, in questo caso si scatenerebbe anche l'invidia: "Come mai non sono così verde ?" Ed è pure una fortuna se non ci confrontiamo con gli uccelli, con i fiumi, con le montagne, altrimenti la nostra vita sarebbe un inferno. Ci confrontiamo solo con quelli come noi: gli esseri umani.Credo che il paragonarsi sia un'atteggiamento stupido, perchè ogni persona è unica e incomparabile. Non dobbiamo assomigliare a nessuno. Noi siamo gli originali di noi stessi, e non le copie degli altri.E' proprio vero. Dai vicini accadono cose straordinarie. L'erba è più verde, le rose hanno un colore più vivo e sono più profumate. Il guaio è, che similmente a noi, quegli stessi altri con cui ci confrontiamo si confrontano con noi e pensano che l'erba del nostro giardino sia più verde, e che la nostra moglie è più bella della loro. Paradossalmente accade che siamo stanchi della moglie che abbiamo o del marito. Non ci rendiamo conto sul come mai ci siamo lasciati intrappolare di lei/lui in quel giorno, e non sappiamo come fare per liberarcene. Nello stesso momento, il vicino, o la vicina ci invidia la moglie o il marito (dipende ) così bella/o. Insomma uno scambio silenzioso di invidia con i medesimi pensieri.Tutti, invidiano tutti. E con tutta questa invidia - gelosia creiamo un inferno, diventiamo molto gretti.Per concludere - sia ben inteso che non è una norma generale - se gli altri sono messi male, ci si sente meglio. Se gli altri sono dei perdenti va bene, ma se gli altri sono felici e hanno successo si ha l'amaro in bocca.