Con questo non voglio parlare di me come di costui che "fu", ma elaborare ciò che dimora dentro l'espressione" Era una persona davvero straordinaria!" E'ovvio che chi pronuncia queste parole avrà ben conosciuto questa persona che ipotizzo nella mia mente.
Mi sono sempre chiesto il perchè certi uomini suscitano la voglia di incontrare almeno una volta nella vita. E perchè costoro, se incontrandoli fanno venire voglia di imitarli. Sono persone che non passano inosservati lungo le strade della vita, perchè lasciano come delle orme che sembrano degli inviti a seguirli. In altre parole, queste persone mi hanno sempre affascinato e sin dalla mia età adolescenziale, hanno fatto fermentare dentro di me il desiderio di diventare qualcuno nella vita.
Ma un dettaglio mi è sempre sfuggito, e cioè, di avere fatto confusione tra Personalità e originalità.
Oh, se contassi le volte che per fare prevalere le mie idee mi sono scontrato con le idee degli altri. Io ho sempre immaginato che pensare in maniera personale fosse come assumere l'atteggiamento di colui che è "originale", di colui che sa farsi notare dagli altri. Epperò, nel medesimo momento non perdevo occasione di "copiare" coloro che ammiravo nel comportamento e pur'anche nelle idee. Tutto questo, ha avuto un prezzo; quale ? Non permettevo che mi sviluppassi nella mia personalità perchè prendevo a prestito quella degli altri.
Insomma, capii, in età adulta, che dietro il mio personaggio prestato ci stava la persona che ero io, che soffocava dentro me.
Conclusione, ho ben compreso di avere fallito a causa del mio malsano orgoglio di diventare dio senza DIO.
Ma....