Vogliamo essere felici ed è cosa buona. Ma in realtà, cos’è la felicità nella vita ?

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Intendiamo fare qualcosa di piacevole e pensiamo di provare la felicità nel farlo, oppure sposare l’uomo più danaroso, oppure la donna più bella, oppure che qualcuno ci elogi e pensiamo di avere ottenuto la felicità.
E’ questa la felicità ? A me sembra che è simile al fiocco di neve che si scioglie al primo raggio di sole. E tuttavia, non possiamo negare che è proprio questa la nostra vita e tutto ciò che desideriamo. Troviamo appagamento in cose “epidermiche”, come ad esempio possedere un auto lussuosa e avere un posto di lavoro sicuro e gratificante. Ma così è la nostra vita e ne siamo contenti.
Mai che diciamo: Dedicherò il mio cuore, tutte le mie energie, l’intera mia esistenza alla ricerca della felicità. In ultima analisi, non siamo persone serie perchè in definitiva la vera felicità non ci interessa perchè ciò che realmente ci interessa è di essere gratificati da piccole cose.
Eppure, la vera felicità arriva senza alcun preavviso, inattesa e nell’istante stesso in cui si è consapevoli della propria felicità smettiamo di essere felici.
Forse non ho ben espresso il concetto, e se si, mi chiedo se qualcuno di voi c’abbia mai fatto caso.
Voglio dire, insomma, quando ci sentiamo d’improvviso contenti e senza una ragione apparente, siamo liberi di sorridere, di essere felici, ma appena ci rendiamo conto di ciò, quella bella sensazione ci sfugge. Non è così ?
Vogliamo essere felici ed è cosa buona. Ma in realtà, cos’è la felicità nella vita ?ultima modifica: 2021-08-09T12:24:31+02:00da un_uomonormale0

9 pensieri riguardo “Vogliamo essere felici ed è cosa buona. Ma in realtà, cos’è la felicità nella vita ?”

  1. Assolutamente dissento. La felicità è un momento che arriva a stringerti il cuore nella dolcezza di uno sguardo, nella tenerezza di un abbraccio, nel guardare il volto di tuo figlio che sta scrivendo il tema per domani, nell’amore che esprimi al tuo uomo, anche quando gli metti la minestra nel piatto……sentimenti infiniti, dal sapore sempre diverso ma pieni di quel calore che ricercatezze strane, mai potrebbero eguagliare. Felicità…piccole, grandi cose, senza preavviso, ma che riempiono la vita . e ci fanno sentire come avessimo scalato, vittoriosamente, la cima dell’Everest..;))
    Buon pranzo, Peppe! stammi bene.

  2. Ciao Licia, beh, tu dissenti e ne hai facoltà assoluta, ma a mio parere – sbaglierò – queste che tu descrivi non credo siano da considerare momenti di felicità, ma di gratificazione. Ciascuno di noi esseri umani veniamo accomunati da uno struggente bisogno di felicità e il nostro cuore sarà sempre inquieto se non la trova. Questo bisogno lo sentiamo tutti quanti, con la differenza che alcuni la cercano andando ad abbeverarsi a sorgenti inquinate, altri a tuffarsi nell’alcol nella droga. E c’è altra parte che insegue sogni di grandezza o che si lascia attrarre dal mito della bellezza a tale punto che entra nella disperazione se ad esempio, ha il capelli corti e lisci anzichè lunghi. E ci sono quelli che si tuffano a capofitto in amori fluttuanti, talmente fluttuanti che non durano lo spazio di una estate. Insomma non c’è nulla che appaghi. Questo bisogno di felicità che tutti avvertiamo e che purtroppo l’esperienza che si vive è sempre contrassegnata dal limite perchè l’uomo o la donna che ci sta accanto che può essere bellissima /o intelligente, ma dopo ne sperimentiamo i limiti e grazie a Dio che tutti abbiamo un limite. Un abbraccio

    1. Secondo me, quelle che tu elenchi non sono soste di felicità ma un nascondimenta da essa, nella disperata certezza che non esiste. Taluni hanno denaro, fama bellezza ma non sono felici, certi addirittura si suicidano. Peppe, puoi avere tutto ma se manca l’amore, l’amore che ti fa gioire nelle piccole cose inaspettate , nel caleidoscopio degl occhi della tua donna quando ti guarda….ecco la felicità. La felicità è amore. La gratificazione e tutt’altro discorso. Ti sorrido, Peppe!

      1. Licia cara, ma il mio è esattamente ciò che hai espresso tu; forse non ho usato un linguaggio comprensibile e di questo chiedo venia.
        Ricambio il sorriso

  3. Nella vita, se siamo anche un pochino fortunati, saranno tante le gratificazioni che ci potranno essere offerte, ma parlare di felicità comporta un modo ben diverso di vedere le cose del mondo. L’uomo ha coniato in tutte le lingue la parola felicità, cui ha dato un significato di sensazione emotiva che corrisponda a qualcosa di bello, di buono, di gioioso; ad uno star bene, ad una piacevolezza che è positiva, soddisfa e allontana da sensazioni di tristezza, di noia ; ad amore che dona energia, moti di gioia. Eppure in nessuna di queste spiegazioni la parola felicità trova l’esatta corrispondenza a ciò che veramente significhi. Nessumo dei risultati elencati corrisponde, nel nostro intimo, a ciò che veramente abbiamo sempre cercato , non rendendoci neppure conto di cosa in effetti fosse. Una particolare emozione, una musica che fa sognare, la dolcezza di sguardi e parole? Avvertiamo che tutto ciò è poco, che quasi tutto questo l’abbiamo più o meno ottenuto, sperimentato … Eppure non ne siamo soddisfatti e la ricerca continua. Ma dove sei , felicità? Esisti veramente per noi , qui, nel nostro mondo? Tutti continuiamo a cercarti , ma invano e, personalmente, ho le netta sensazione che tu non sia qualcosa di umano , ma una attrazione divina per l’Inconscibile che in noi desidera, finalmente, abitare… A chi mi legge, la conclusione.
    Buon pomeriggio.

    1. Io spero di cavarmela con poche frasi prese in prestito da Sant’Agostino,anche lui alla ricerca di spezzoni di felicità che gli riempissero la vita e il cuore:” Tu ci hai fatto per Te e il nostro cuore è inquieto finchè non trova riposo in Te…non con la morte, ma finchè non Ti cerca e non Ti trova !”
      Che dici cara me la sono cavata ? Ciao

      1. Divinacreatura59
        Questo pensiero è di Diana che avendo difficoltà ad entrare nel mio blog Word press mi ha autorizzato a copia incolla.

        “la felicità sono attimi che volano via con la paura che ti cada la classica tegola in testa e non te li godi.
        A me capita così e non è necessariamente dovuto a motivazioni esterne ma a moti interiori inspiegabili.
        Un caro saluto.
        Diana.

        1. Ciao Diana, un pensiero il tuo, alquanto sintetico ma colmo di significato. Arthur Schopenhauer si rivela concorde al tuo, e ha scritto: “Dei giorni felici della nostra vita ci accorgiamo solo quando ormai hanno lasciato il posto a giorni infelici”. Questo pensiero sottolinea la fugacità che accompagna la felicità.
          Mi pare che ha centrato il tuo pensiero. Buon pomeriggio a te Diana

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