GOZZO EUTIROIDEO

Il gozzo: diffuso e nodulare - ISSalute

E’ un ingrossamento della ghiandola tiroide(Struma) dovuto alla scarsa produzione di ormoni tiroidei, ma assenza di ipotiroidismo; ovvero, la tiroide funziona normalmente(Eutiroideo). Se il deficit di ormoni è dovuto da inadeguato apporto di Iodio nella dieta prende il nome di Gozzo endemico(colloide). La condizione di gozzo eutiroideo è la forma più comune di ingrossamento della ghiandola e si manifesta frequentemente all’inizio della pubertà, durante le gravidanza e alla menopausa. Si riconoscono una molteplicità di cause  sono da ravvisare in difetti intrinseci della produzione degli ormoni tiroidei o nell’ingestione di alimenti gozzigeni: cavolfiori rape, meloni, soia, avocado; questi alimenti contengono sostanze antitiroidei. Molti farmaci compreso l’acido aminosalicilico, litio e Iodio in forti dosi possono bloccare la sintesi di ormoni tiroidei. Si apprezzano rialzi compensatori di TSH che impediscono l’insorgenza di Ipotiroidismo, ma il costante stimolo di TSH consegue alla formazione di gozzo. Questa persistenza stimolatrice può determinare anche gozzi nodulari non tossici. Nei primi stadi, la diagnosi dipende dalla presenza di un gozzo a consistenza diminuita, simmetrico e liscio. Possono esservi precedenti di basso apporto di iodio nella dieta ovvero ingestione di sostanze gozzigene. La captazione tiroidea di Iodio radioattivo può essere normale o alta, con normale scintigrafia tiroidea. La concentrazione sierica di T4 e la captazione di T3 su resina sono di solito normali. In seguito possono comparire noduli multipli e cisti.

Per la terapia per prima cosa necessita individuare la causa. Nella eventualità di ingestione di sostanze gozzigene è d’obbligo sospenderle. In altri casi la soppressione dell’asse Ipotalamo-Ipofisario con ormoni tiroidei bloccherà l’azione stimolatrice del TSH che porta alla formazione del gozzo. Sono necessarie dosi di L-Tiroxina da 150 a 200 nanogrammi per uso orale, ovvero Eutirox da 90 -120 milligrammi. Se si è in presenza di gozzi di notevole dimensioni si ricorre all’intervento chirurgico al fine di evitare che venga compromessa la respirazione e la deglutizione, nonchè per risolvere i problemi estetici.

Tali gozzi sono diffusi al primo stadio; più tardi possono cominciare a divenire nodulari, dando la sensazione, al tatto, di essere duri in una zona o cistici in un’altra. Può accadere che un gozzo durante la sua crescita può discendere dietro lo sterno ed immergersi nella sede superiore del mediastino; quindi  produrre il quadro di un gozzo intratoracico. In questo caso, non è semplice individuarlo durante il tentativo nell’esame obiettivo. Altro evento ancora più raro è il raggiungimento del mediastino inferiore, nonchè del diaframma con compressione della vena cava superiore, dell’aorta o deviazione dell’asse tracheale; denominata sindrome mediastinica.

Con l’aumento delle dimensioni  del gozzo, specialmente se una  sua parte è localizzata dietro lo sterno, possono presentarsi sintomi ostruttivi legati ad una distorsione della trachea o dell’esofago.

In questi gozzi multinodulari, si possono osservare adenomi di vario tipo e questi possono presentare vari quadri istologici. Alcuni di essi possono essere capaci di funzionare e possono determinare un’iper attività funzionale, determinando un quadro clinico di Ipertiroidismo in gozzo adenomatoso; cosiddetto nodulo caldo.