L’OSTEOPOROSI e LE CONSEGUENTI FRATTURE ALLE VERTEBRE

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Cominciamo col dire cos’è l’Osteoporosi.
Si tratta di una ridotta resistenza dell’Osso; cioè a dire, di ridotta densità e qualità dell’Osso.
La densità la si misura attraverso la DEXA che è una tecnica diagnostica per determinare appunto, la densità Ossea, mentre per determinare la Qualità, è un po’ più difficile raccogliere dal punto di vista diagnostico, ma che conoscendo bene lo stile di vita della/ o del paziente si possono cogliere anche altri aspetti.
La ben nota MOC( mineralometria Ossea computerizzata ) serve a misurare la densità minerale dell’Osso in determinati e specifiche segmenti dello scheletro.
I segmenti dove poggia frequente l’attenzione è il tratto Lombare della colonna vertebrale ed il collo del Femore.
Questi due segmenti sono infatti le due regioni che più facilmente possono dati quantitativi della densità minerale dell’Osso, quindi, potere stabilire se la persona si trovi in una situazione Osteoporotica come pure se ha rischio di fratture, quindi la necessità dell’approccio terapeutico.
Va notato che l’Osteoporosi è più facilmente quantificabile di fibra a livello della struttura Trabecolare; cioè, dove la struttura ossea è più sensibile alle variazioni del tessuto Osseo, quindi, fornisce maggiori informazioni sull’entità della diminuzione di sali minerali; cioè, di Calcio del tessuto osseo.
L’esame MOC-DEXA può essere completato dalla “Morfometria Vertebrale”; cioè a dire, si va ad esaminare l’altezza dei corpi vertebrali e quindi se si rileva una ridotta altezza dei corpi vertebrali suscettibili di fratture in tempo passato ma che sono passati inosservati.
Ebbene, vero è che si si deve approntare un piano terapeutico , ma bisogna vedere quali sono i fattori di rischio, quindi, la dieta è un fattore importante.
Sappiamo che le persone anziane; ed oggi è sempre più difFicile dire “Persona anziana”. Oggi si sono stilati classifiche: 1-Il Grande anziano, ad di sopra di 80-85 anni, ma sotto questa età è difficile classificarla anziana. Diciamo allora, che la cosa più importante è di prendersi cura dell’Osso, perchè quando si arriva all’osteoporosi intervenire con l’alimentazione è decisAmamente tardi.
Oggi si sa che la strategia in favore dell’Osso è la Prevenzione.
Affinchè venga costruito l’Osso soprattutto durante l’Infanzia e l’adolescenza è importante che in questa epoca si segua una corretta dieta.
Se la persona è attiva, l’Osso viene sollecitato ad essere ben costruito. Quindi, il momento critico per la salute dell’Osso è “L’Infanzia- Adolescenza “, fase dove l’alimentazione assume un ruolo determinante perchè attraverso questa si mettono le basi per una buona costruzione dello Scheletro.
Le proteine; considerato che il Collageno con cui l’Osso è costruito è una Proteina, quindi si deve introdurre con il Calcio che sono i mattoni che seRvono a costruire l’Osso e poi, la Vitamina “D”.
N.B. Rx Lombare. La freccia indica la frattura della vertebra
L’OSTEOPOROSI e LE CONSEGUENTI FRATTURE ALLE VERTEBREultima modifica: 2021-08-27T12:55:20+02:00da un_uomonormale0

6 pensieri riguardo “L’OSTEOPOROSI e LE CONSEGUENTI FRATTURE ALLE VERTEBRE”

  1. Ciao Pippo, mi sto avvicinando ai 70 anni e come sai mi curo l’osteoporosi. Di recente la mia dottoressa mi ha cambiato il farmaco e sto assumendo Actonel da 75 mg. Ti chiedo assieme a questo farmaco posso anche prendre il calcio e la vitamina D. Non so, ho paura di qualche effetto indesiderato. Nel bugiardino di Actonel ho letto che se interrompo di assumerlo cominca a perdere osso. Che puoi dirmi ? Ciao ti lascio il mio sorriso. Rosina

    1. Ciao Rosì, tranquilla, non ci sono controidicazioni. Ma se lo dovrai continuare questa è una decisione che riguarda il tuo medico. Tuttavia, ciò che ritengo utile tu sappia è che l’Actonel lo devi prendere lontano dal calcio al fine di non compromettere il normale assorbimento. Scusa Rosì, ma la dottoressa non ti ha istruito come assumerlo ? Ciao cara. Abbi cura di te.

  2. Con questo tuo interessantissimo post, m’inviti a nozze, mio caro amico, visto che questo male mi affligge da alcuni anni e, nonostante abbia sempre avuto attenzione ad evitarlo con indagini appropriate, a partire dal periodo dalla menopausa e cure infinite, ne soffro ancora le complicanze , varie e fastidiose.
    Continuo, comunque, a curami, per evitare il peggio, ma
    posso assicurare che non è semplice conviverci. Ormai me ne son fatta una cultura e ciò che posso dire è di essere molto d’accordo, naturalmente, con le tue preziose informazioni ed anche con il tuo consiglio di fortificare la consistenza e la salute delle ossa fin dall’infanzia-adolescenza, soprattutto con cibi appropriati. Personalmente sono stata, fin da piccola poco propensa verso alcuni alimenti che avrebbero arricchito di proteine la mia dieta, seppure, ricordi bene anche l’imposizione di mia madre per ciò che rifiutavo di mangiare e l’obbligo addirittura ad apprire la bocca per ingoiare l’odioso e puzzolente olio di fegato di merluzzo. Meno male che ho sempre gradito il latte e i formaggi, che tuttora sono parte principale della mia dieta…In conclusione, per la mia esperienza di paziente, non posso che apprezzare molto l’utilità di questo argomento che serve a stimolare interesse a mai trascurare l’eventuale insorgenza dell’osteoporosi, se si vuol conservare a lungo la salute del proprio scheletro. Col ringraziarti, ti auguro una più fresca serata.

    1. Carissima, tu dici che non è semplice convivere con l’osteoporosi.Va detto però, che la convivenza non è in ordine ai dolori, perchè, questa patologia non si manifesta con dolori; tranne nei casi di crolli vertebrali, diciamo che la si può considerare subdola, nel suo silenzio. Si, l’olio di fegato di merluzzo, un vero dramma per il bambini del tempo verso il “malefico” cucchiaio ” che odorova di pesce. E’ infatti un elemento con ricchezza di Omega3 che è un acido grasso essenziale, oltre che anticolesterolemico e preventivo per patologie cardiovascolari. Oggi sarebbe davvero utile ricorrere al suo utilizzo perchè, assieme ai raggi UV del sole migliora l’assorbimento del calcio e del fosforo oltre ad arricchire il deposito nei denti nelle ossa quindi ottimo per fronteggiare l’insorgenza dell’osteoporosi. Non va comunque ignorato che anche un eccesso di olio di fegato di merluzzo ha le sue controindicazioni, nel senso che provoca una eventuale Ipervitaminosi soprattutto di vitamina A. E inoltre favorisce l’ingrossamento del fegato, capelli fragili, pelle secca e un eccedente aumento di calcio che favorisce la formazioni di calcoli renali. Come dire, ogni cosa deve avere il suo moderato utilizzo. Grazie cara, sereno poemeriggio.

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