senzatitolobis

Il Virus è molto intelligente....molto meno sono una piccola ( per fortuna ) quota di persone.


Credetemi, per un fatto di coscienza non mi sento di ignorare la grande problematica della pandemia sostituendola con argomentazioni si, abbastanza interessanti ma, da medico mi sento in dovere di fornire quanto possibile su ciò che stiamo vivendo oggi. Voglio soffermarmi sui bambini, sui quali è oggi puntata l'attenzione. Sia ben chiaro che non esistono Virus che durante il loro percorso dentro l'ospite che ha infettato non muti. Il Virus non guarda se il suo ospite è una persona umana, o una pianta, o un batterio o un animale. Detto questo, passo a quello che è il sistema Immunologico dei bambini. Il loro sistema Immunologico,  che finora l'abbiamo visto ben resistente a quegli attacchi a partire dell'originario Sars-cov-2 , oggi, con la rapida successione di varianti che hanno soppiantato l'originale stiamo assistendo, con molta attenzione, come si stia comportando il loro sistema immunitario; in buona sostanza, l'attuale odierno lo vedo come una sorta di prova del nove sulla variante DELTA. I recenti studi avanzano l'ipotesi che i bambini sono stati ben protetti dal Covid-19 soprattutto per la loro "Risposta Immunitaria Innata "; cioè, quella primitiva e veloce verso agenti patogeni. Ebbene, questi studi da parte di ricercatori tengono a precisare che l'avanzare progressivo della pandemia e l'attuale variante Delta potrebbero rivelarsi dei seri avversari tali da potere mettere a rischio la loro "corazza" naturale( immunità innata). E allora, dobbiamo forse temere un ulteriore aumento di contagi? Come ho accennato all'inizio, il virus non scruta nelle carte di identità, quindi fare delle selezioni a esso comode: Costui, infetta e basta, chi ha i recettori per questo Coronavirus nel proprio organismo; in una parola potenzialmente TUTTI. Sappiamo benissimo oggi, che la variante Delta si contraddistingue per la sua elevata azione infettiva, quindi punta l'attenzione sia sulle persone adulte sia sui bimbi: non ha preferenze. I bimbi sotto i 4-5 anni, in sintesi non sono il nuovo Target preferito per la DELTA. Leggiamo e seguiamo ogni giorno i dati che ci vengono forniti per questa fascia di età e se leggiamo un aumento, evidente che c'è una ragione. Mi spiego. Un criterio di giudizio da non sottovalutare; anzi, direi molto rilevante è che va considerato il numero dei Vaccinati. Da noi, in occidente sappiamo oggi, che la popolazione adulta per la maggior parte è Vaccinata, per cui, il virus "biologicamente" incontra difficoltà a replicarsi, sia pure nel vaccinato che incontra il virus, questi, attiva il suo primo ciclo di replicazione, ma tutto finisce lì, con carica bassissima. Nei bambini invece trova la strada libera a motivo che questi non sono ancora vaccinati e magari non indossano la mascherina. Ecco, le ragioni per cui apprezziamo più contagi nei bimbi piuttosto che negli adulti. In conclusione, non ci si deve fermare all'apparenza, ma interpretare i dati.