Le Tartarughe marine possono ammalarsi di tumore.

Ambiente: crescente numero di tartarughe con fibropapillomatosi - Faxinfo

Capisco gli  animalisti e quale dolore provano quando un animale è gravemente malato. Nel corso dei miei anni universitari ho avuto modo di seguire un mini corso- conoscitivo –  di veterinaria. Compresi un po’  più avanti di non avere abbastanza passione su questo campo. Tuttavia, il poco, mi consentì di capire un aspetto della scienza in genere, e cioè, che soltanto dallo studio è possibile aprire e allargare gli orizzonti i quali si fanno anche più ambiziosi. Studiare  veterinaria significa occuparsi della salute degli animali. Capii, come detto appena sopra che era una disciplina che non si adattava alle mie predisposizioni.  Mi rimasero comunque  molti testi scientifici che molto spesso apro  per studiarne le verità  scientifiche dentro ogni rigo. Da qualche giorno mi vedo aprire volentieri qualche testo di mio interesse. E così, mi sono visto attirato sulla conduzione indagativa sui  Parassiti che ammalavano le scimmie della specie “ragno”  e delle scimmie conosciute come “urlatrici”, ma su questi voglio sorvolare perchè un attimino complicate. Dunque, studio con  interesse quei Virus con il mantello dell’invisibilità, ovvero, una categoria di virus che nascondono l’infezione.

La maggior parte delle malattie tumorali delle tartarughe erano abbastanza note ed individuate  dal mondo scientifico del secolo scorso. Tuttavia, da poco tempo si è apprezzata una recrudescenza, ovvero, un aggravamento di questi bellissimi animali acquaticiUn notevole numero di tartarughe  sono state messe in regime di ricovero in strutture ospedaliere specializzate, in particolare presso l’Ospedale Marathon, nella Florida. Le tartarughe colpite presentano lesioni spaventose a guardare. A volere tentare una analogia queste  tartarughe presentano escrescenze simili  a ciuffi di cavolfiore ma che crescono in maniera incontrollata sulla pelle, a partire dalla bocca agli occhi, fino alle pinne. Capisco chi sta leggendo- qualora ve ne fosse qualcuno -che fa ribrezzo solo a leggerlo, ma penso agli studiosi  a cui questo ribrezzo non è consentito e non si fermano davanti a niente ! Ebbene, queste escrescenze sono altamente mortali, in maniera particolare quando ad essere colpiti sono gli organi sensoriali. In questo caso, le tartarughe perdono completamente l’orientamento, e non sono più capaci di  migrare per lunghi “viaggi” per guadagnare le acque più calde, quindi impossibilitati a procurarsi di che cibarsi. Questa malattia viene chiamata ” Fibropapillomatosi , la cui causa è un Herpes Virus che conosce come target solo le tartarughe. Ma questa famiglia di virus, non è composta da una sola famiglia bensì, da una “grande famiglia” capacissima di infettare pure altre tantissime specie, compresa quella “umana”.

Mi chiedo. Ma siamo preparati ad affrontare le prossime pandemie ?

Ora siamo preparati per una prossima pandemia? - Startmag

Già, fino a che punto siamo preparati ad affrontare un prossimo pericolo microbico ? Porsi la domanda è molto semplice, il difficile è, dare la risposta. Il modo in cui la comunità globale affronta queste questioni  può essere un fattore  importante per determinare la sopravvivenza della società e forse persino la  nostra sopravvivenza  quale specie umana.

Parlando della fine del XX° secolo e dell’inizio del XXI°, sarà importante in alcuni casi guardare un attimino più lontano. Per esempio, sarebbe sbagliato  trattare l’AIDS, come anche la campagna per debellare la Polio, la Terza pandemia di peste bubbonica, il Colera moderno o L’Ebola senza considerare i luoghi di origine, gli epicentri; per dirla in termini  Sismologici e le nazioni in cui queste calamità causano ancora  un enorme fardello di sofferenza e lutti. Diamo ormai per certo, che facciamo parte, ormai, di un mondo globale  dove i microbi, e gli insetti  che li trasmettono, non rispettano i confini politici e noi dobbiamo tenere adeguatamente conto di questo  fatto.

Sulla scelta delle malattie  da esaminare voglio seguire dei criteri  su cui basarmi. Ebbene, i più importanti sono  quattro. Innanzitutto , punto la mia attenzione a quelle epidemie che hanno avuto la maggiore risonanza sociale scientifica e culturale. Includo la Tubercolosi, ma ometto la febbre Tifoide, per ragioni di brevità.

Valutare l’interazione di Epidemia e società nel passato fornisce il terreno necessario ad affrontare le domande sollevate  dalla popolazione  nel corso delle ultime epidemie di SARS, INFLUENZA AVIARIA ed EBOLA,

Ma, abbiamo imparato qualcosa negli ultimi quattro secoli di ricorrenti e letali malattie infettive ? Ricordo che nel 1969 il ministro della sanità americana, in una  prematura ondata di fiducia nel potere della scienza medica di combattere i  microbi, invaso da esagerata enfasi ottimistica, fece annunciare  dalle autorità sanitarie internazionali  che entro la fine del XX° secolo sarebbe stato possibile debellare una minaccia microbica dopo l’altra, a cominciare da Malaria e Vaiolo. Ebbene, in questa euforica  atmosfera, eccellenti scuole di medicina chiusero i dipartimenti di malattie infettive. In definitiva si ritenne che le società, e in particolare  nei paesi sviluppati, fossero sul punto di diventare Invulnerabili a nuove pestilenze.  Ahinoi, purtroppo mai aspettativa simile  venne  smentita, e malriposta. Il vaiolo è l’unica malattia a essere stata sconfitta nel XX° secolo iniziato da un bel po’.