Nel precedente articolo accennai le origini del Morbillo.

Guerra del Peloponneso (Tucidide) - Wikipedia

Muhammad ibn Zakariya al-Razi - Hektoen International

La foto sotto rappresenta il medico persiano:”muhammad ibn zakariya ” a cui va la paternità della scoperta del Morbillo.

…Infatti, come ho concluso il precedente, la misteriosa malattia venne chiamata :” Peste di Atene”. A  “battezzarla” con questo nome è stato lo storico  greco di quel tempo, Tucidide che invase Atene nel V° secolo a.c.

Ebbene, sin da quel momento si succedettero epidemie cicliche che mietette diverse migliaia di vite umane. Il Morbillo, tuttavia, non venne riconosciuto subito. I medici del tempo lo scambiarono con altre malattie infettive che  presentavano gli stessi sintomi, come la scarlattina, la varicella e  anche il vaiolo. Fu  un medico persiano del X° secolo, certo Abu Bakr Muhammad, che avendo accuratamente studiata la malattia fornì precise descrizioni.

In epoca medievale si assistè  a un aumento demografico in diverse città già esistenti. Questo, favorì molto il Morbillo a continuare a prosperare sia in Europa sia nel Nord Africa e quando i primi esploratori si avventurarono nel continente americano, il Virus ebbe vita agevole e fertile. La città di Cuba, nel 1529  vide la sua popolazione  notevolmente decimata a causa del Morbillo. La stessa cosa accadde in Honduras che vide metà della sua popolazione scomparsa divorata dal Morbillo.

La domanda che sorge spontanea è:”Ma perchè questo flagello ?” A quel tempo, le condizioni sanitarie come anche le conoscenze mediche erano molto deficitarie, quindi, qualsiasi malattia procurava effetti devastanti.

Ma c’era anche un’altra ragione molto importante, e cioè, che il sistema Immunitario di quelle popolazioni  erano come un fortino privo di “sentinelle”, quindi, indifeso. Questo permetteva al virus di circolare indisturbato proprio perchè, nessuna persona si era incontrata con questo virus. Di contro, chi usciva vivo dall’infezione, maturava anticorpi che lo rendevano Immune e difficilmente contraeva per la seconda volta la malattia perchè nel suo percorso, incontrava molti “Ostacoli” che gli rendevano la “vita” assai difficile; anzi impossibile e pochissime probabilità di arrivare alle persone più fragili.