Ebola viene trasmesso anche da uomo a uomo…

Allarme ebola, rapporti sessuali veicolo di contagio anche dopo la  guarigione

Questo è l’altro cinico aspetto di questo virus. Nei rapporti sessuali, come pure con l’allattamento. Questo per dire che, Ebola si trasmette molto facilmente da persona a persona, ma soltanto attraverso il contatto diretto fra un individuo sano e i fluidi corporei di una persona infetta.

Il fatto che i malati siano contagiosi sin dall’inizio, quando i loro sintomi sembrano quelli dell’influenza, aumenta le opportunità di diffusione dell’epidemia, mentre la persona continua a sottovalutare il  pericolo e a spostarsi anzichè mettersi a letto. Inoltre, la via di trasmissione sessuale e quella tra la mamma a figlio attraverso l’allattamento al seno, sono possibili anche per mesi dopo la guarigione. Proprio da queste modalità di contagio, l’epidemia del 2013-2016  trovò terreno fertile.

I pazienti allettati in casa rappresentavano un pericolo letale per familiari, amici e chiunque entrasse per prendersi cura di loro o entrare nella stanza  contaminata. Per tale motivo Ebola iniziò a diffondersi  non a distanza ma attraverso stretti contatti tra tutti coloro che si avvicinavano al malato o condividevano gli  spazi domestici.

Le stesse considerazioni resero i funerali e le sepolture un secondo importante sito di trasmissione nel corso di tutta l’epidemia  di quegli anni 2013-2016. Calcolate che gli stessi operai addetti alla sepoltura correvano notevole rischio di sviluppare la malattia, perchè subito dopo la morte, il cadavere sprigiona una elevata carica virale.

Quindi….cos’è Ebola ?

Ebola, ecco come uccide. Scoperto il meccanismo che annienta le difese - Il Fatto Quotidiano

Ecco, ve lo presento. Appartiene alla famiglia dei “Filovirus”. Il termine è appropriato a motivo della sua forma stretta e lunga, che quasi somiglia a uno spaghetto. L’Africa Subsahariana è la zona  in cui sono più diffusi. Ebola può fare affidamento su diversi ospiti-serbatoio. Fra questo i più noti e importanti sono alcune specie di pipistrelli frugivori, che, appunto, si nutrono dei frutti e di altre piante. I pipistrelli sono gli unici ospiti asintomatici del virus. Altre specie animali, come lo scimpanzè, il gorilla, manifestano sintomi di vario tipo. L’ospite che paga dazio molto caro, è l’uomo a cui provoca una malattia molto grave e mortale, che va dal 25 al 90% a seconda della tipologia di virus.

Si conoscono diversi tipologie di febbri emorragiche causate da virus molto diversi fra di loro. Uno di questi appartiene a una famiglia che abbiamo già incontrato; gli “Hantavirus”. Del virus Ebola invece esistono ben sei generi: Ebola virus, Sudan Virus Ebola, Bombali Virus, Ebola Reston Virus, Tai Forest virus, Bundibugyo ebolavirus. Di questi, solo alcuni infettano l’uomo. Ad esempio, “l’Ebola Reston” che è un Virus orinato nelle Filippine circa 20 anni fa, procurava sintomatologie febbrili emorragiche ma solo verso i suini.

A volere differenziarlo dai virus dell’Influenza e del Coronavirus, Ebola non si trasmette per via aerea, ma solo con il  contatto diretto con secrezioni ed escrezioni, come sangue, escrementi e altri fluidi corporei. Questo lo rende, fortunatamente meno contagioso. Tuttavia, nuovi focolai di Ebola si verificano ciclicamente, soprattutto  nei paesi poveri che non sempre hanno risorse adeguate per affrontarli e bloccarne la diffusione.

Nel 2014, però, si sono verificati  alcuni casi anche negli Stati Uniti, tutti originati da un solo paziente; il cosiddetto “Paziente Zero”.

Interessò 11 persone, tra cui alcuni reduci da viaggi in  Africa. In questo caso, però, grazie ai mezzi più potenti a disposizione, il Virus,è stato fermato subito.