Ecco, ve lo presento. Appartiene alla famiglia dei "Filovirus". Il termine è appropriato a motivo della sua forma stretta e lunga, che quasi somiglia a uno spaghetto. L'Africa Subsahariana è la zona in cui sono più diffusi. Ebola può fare affidamento su diversi
ospiti-serbatoio. Fra questo i più noti e importanti sono alcune specie di pipistrelli frugivori, che, appunto, si nutrono dei frutti e di altre piante. I pipistrelli sono gli unici ospiti asintomatici del virus. Altre specie animali, come lo scimpanzè, il gorilla, manifestano sintomi di vario tipo. L'ospite che paga dazio molto caro, è l'uomo a cui provoca una malattia molto grave e mortale, che va dal 25 al 90% a seconda della tipologia di virus.
Si conoscono diversi tipologie di febbri emorragiche causate da virus molto diversi fra di loro. Uno di questi appartiene a una famiglia che abbiamo già incontrato; gli "
Hantavirus". Del virus Ebola invece esistono ben sei generi:
Ebola virus, Sudan Virus Ebola, Bombali Virus, Ebola Reston Virus, Tai Forest virus, Bundibugyo ebolavirus. Di questi, solo alcuni infettano l'uomo. Ad esempio, "l'Ebola Reston" che è un Virus orinato nelle Filippine circa 20 anni fa, procurava sintomatologie febbrili emorragiche ma solo verso i suini.
A volere differenziarlo dai virus dell'Influenza e del Coronavirus, Ebola non si trasmette per via aerea, ma solo con il
contatto diretto con secrezioni ed escrezioni, come sangue, escrementi e altri fluidi corporei. Questo lo rende, fortunatamente meno contagioso. Tuttavia, nuovi focolai di Ebola si verificano ciclicamente, soprattutto nei paesi poveri che non sempre hanno risorse adeguate per affrontarli e bloccarne la diffusione.
Nel 2014, però, si sono verificati alcuni casi anche negli Stati Uniti, tutti originati da un solo paziente; il cosiddetto "Paziente Zero".
Interessò 11 persone, tra cui alcuni reduci da viaggi in Africa. In questo caso, però, grazie ai mezzi più potenti a disposizione, il Virus,è stato fermato subito.