Si fa strada in corso di questa incredibile emergenza sanitaria la “preoccupazione per le infezioni nosocomiali”

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Credo che gli attuali uomini di scienza stiano valutando attentamente questo problema; almeno lo spero. Sarebbe davvero un grossissimo errore non tenerlo in vivissima considerazione e che possono coinvolgere quei pazienti già alle prese col Covid-19 negli ospedali, soprattutto i pazienti immunodepressi.
Una eventualità che definirla “invitabile” è quasi riduttivo durante questo evento pandemico e della sua considerevole portata.
I ricoverati sono tantissimi per Covid-19, e l’esposizione a cariche batteriche non può escludersi.
Ma non soltanto il rischio è elevato per i pazienti, ma in eguale misura lo sono anche medici e infermieri.
Una sorta di “incontro-scontro” fra patogeni che quasi competono per avere lo “scettro” di Killer più spietato.
L’attenzione va soprattutto posata su coloro che hanno una età avanzata e con patologie associate pregresse, e che si rivelano più suscettibili.
Nei nosocomi, i patogeni batterici che vanno per la maggiore come “fissa dimora” sono in particolare Klebsiella pneumoniae, l’E.Coli e lo Psudomonas aeruginosa che fanno parte della famiglia “gram negativi” a cui si aggiungono quelli della famiglia “gram positivi” quali, in particolare lo Staphilococcus aureus, che è un batterio facoltativo, cioè, che non abbisognano di ossigeno per la “crescita”,responsabile di ostemioliti, endocarditi, ma anche batteriemie.
La prevenzione verso queste infezioni è di vitale importanza.
Si fa strada in corso di questa incredibile emergenza sanitaria la “preoccupazione per le infezioni nosocomiali”ultima modifica: 2021-12-12T13:57:33+01:00da un_uomonormale0

4 pensieri riguardo “Si fa strada in corso di questa incredibile emergenza sanitaria la “preoccupazione per le infezioni nosocomiali””

  1. Buon giorno mio caro amico Peppe, grande articolo questo di oggi che metti in evidenza. E si, perchè, qualora ai pochi, ma sempre tanti che dicono “No” al vaccino, il pericolo è decisamente alto qualora finiscano in ospedale. Oltre all’aumentato rischio che Covd-19 conferisce a costoro, c’è anche il rischio di sviluppare infezioni sistemiche che non sono passeggiate al parco. Grazie amico mio. Trascorri ore liete di questo pomeriggio domenicale. Gina

    1. Questo è tanto vero che in molti paesi europei, al momento del ricovero, i pazienti che hanno avuto contatti con ospedali italiani-o greci – nei sei mesi precedenti vengono sottoposti a screening e immediatamente isolati. Perchè ? Perchè, come già detto, Italia e Grecia hanno la maglia nera per l’antibiotico-resistenza. Gli altri paesi lo sanno e vogliono scongiurare il rischio che i pazienti siano, loro malgrado vettori di “Superbatteri”. Grazie. A te il mio augurio per un bel pomeriggio.

    1. Ciao Rosì. E quali sono ? Tutti gli antibiotici che sono in commercio ma che sono resistenti a determinati batteri. Un esempio l’E.Coli. Un batterio che non è uno, ma sono diverse ceppi; qualcosa come 170 che abita il nostro intestino e pure quello degli animali, quindi la sua diffusione per via oro-fecale. Ce ne sono altri, come la Klebsiella pneumoniae e lo Stafilococco aureus. Ciao Rosì

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