Se volete, vi spiego, in tutta modestia questa variante dal nome “Omicron”

Ômicron: não há morte vinculada à variante até o momento - Portal Amorim

Che questa variante stia suscitando allarme, è un dato di fatto che sta sotto gli occhi di tutti.

Ma cosa sappiamo, in ultima  analisi di questa variante ?

  • E’ molto più contagiosa delle precedenti ?
  • Sarà più pericolosa  ?

Parto da una premessa che, a mi  avviso non ammette dubbi alcuni.

Tutto ciò che è contagioso non è necessariamente più pericoloso. Questo è un sacro concetto di virologia che non sempre è di facile comprensione. Col termine pericolo intendiamo quel qualcosa che provoca danno all’uomo.

Ebbene, forse in pochi  sanno che nel nostro organismo  albergano, da  centinaia di anni virus che vivono dentro di noi e che con noi convivono senza per qquesto creare problemi. Quindi, il fatto che questo sia più contagioso ; e lo è, non significa che sia più patogeno.

Ma allora, questi vaccini saranno efficaci ? E se non lo saranno cosa faremo?

Diciamo quindi, che i virus quando mutano hanno 3 possibilità. Una è quella di diventare più contagiosi, ed è ciò che sta facendo Omicron come variante molto  più contagiosa rispetto alle altre. Già, sembrava che la variante Delta lo fosse. In seconda istanza, possono diventare più  cattivi, più patogeni ma questo non necessariamente colloca con la contagiosità, oppure possono cambiare la loro struttura e non essere più sensibili ai vaccini. Queste  3 eventualità di “solito” non camminano insieme; e dicendo “di solito”, voglio significare che la natura  sceglie lei come muoversi, ma in genere tutto ciò che è contagioso  non lo è in fatto di pericolosità e non necessariamente produce ceppi che sfuggono ai vaccini.

Ebbene, oggi non ci sono evidenze che Omicron  non sia sensibile ai vaccini. Così, come lo stesso  si è detto per la Delta. Credo che al momento  non abbiamo nulla da temere.

Tuttavia, rimane la domanda:”Cosa facciamo se non sarà più sensibile ai vaccini ?” Qui si aprono 2 scenari. Il primo è che Omicron sia parzialmente sensibile al vaccino; magari con una dose  in più che rinforza il nostro sistema Immunologico.

Il disastro potrebbe nascere forse, qualora Omicron si rivelasse totalmente diverso e insensibile ai vaccini. Ebbene, questa eventualità è assai rarissima, sia pure possibile. In questo caso si dovrebbe riprendere daccapo per nuove molecole  vaccinali.

Ripeto. Questa ultima  eventualità è rarissima.

In ultima analisi, se come penso, quest’ultimo ceppo del virus, che ha fatto scattare l’allarme sull’intero globo, sarà più lieve.

Omicron ? Una variante che merita la nostra “Pre-occupazione”, ma una grande “promessa farmacologica ” renderebbe problematica l’azione dannosa del virus.

Rafforza sistema immunitario | Homepage Broncho-Vaxom | Difese naturali

E’ verosimile che questo virus origina da un soggetto che inconsapevolmente ha tenuto incubato nel suo organismo per diverso tempo; quindi non derivante dalle varianti Alfa, Delta che li possiamo definire  progenitrici dell’uno verso l’altro.

Questo no. Omicron originerebbe come detto sopra, da un paziente che l’ha mantenuto incubato per qualche anno dentro di sè, oppure  da zoonosi di ritorno, cioè, cresciuto nei roditori. Il problema è la diversità rispetto ai suoi precedenti (delta-alfa ), nel senso che quando una persona ha sviluppato una certa Immunità verso Delta, Omicron spesso riesce a infettare. La dinamica sta proprio nella forma di quella “chiave” che il virus utilizza per entrare nelle nostre cellule ed è contro  questa chiave che i nostri vaccini sono stati sviluppati. Omicron  cresce nelle alte vie respiratorie con un rapporto 70  volte superiore alla Delta. L’aspetto buono è che nelle  basse vie respiratorie; ovvero, i polmoni, sede dei danni molto gravi, cresce nella misura di 10-12 volte meno. Poco male, ma c’è ancora speranza.

Una speranza che merita il sorriso, per un farmaco in commercio da ben mezzo secolo, ma che solo oggi si è presentato agli occhi dei ricercatori, con tante credenziali. Il suo nome commerciale è “Broncovaxom “; immunomodulatore straordinario, che negli anni remoti veniva impiegato per la prevenzione delle infezioni  delle vie respiratorie durante le stagioni autunno-inverno. Ancora non si è dato il via perchè venga testato, ma è assai probabile che impedisce al virus di accedere nelle cellule, quindi di fare danni infettivi.

sappiamo che il virus infetta le nostre cellule perchè, una volta entrato si replica espandendosi.

Il farmaco in questione, con la sua azione immunomodulatrice regola le nostre difese immunitarie, modifica la ” serratura” dentro cui inserire la “sua chiave” che ovviamente non apre.

Uomo e Covid-19

L'intelligenza artificiale ci salverà dalle future pandemie: ecco come -  Cronaca - ilgiorno.it

Di tutti i problemi presentati dalla Covid-19, il più importante riguarda la preparazione. Si può sostenere, senza tema di smentita che, nel contesto tra noi esseri umani e i microbi, l’unica difesa che possediamo noi uomini è l’intelligenza, la nostra capacità di collaborare. A condizione che ci decidiamo di farlo. Quando Covid-19 è apparso, ha trovato un mondo impreparato ad affrontare una minaccia preannunciata da tempo.

 

Lo chiamano vaccino sperimentale, e non si avvedono che è uno straordinario strumento che salva moltissime vite nel Globo

Rimini: giudice condanna mamma NoVax a vaccinare il figlio | Nurse Times

Se questi assertori no-vax, o chi  indossa abiti di conoscenza scientifica, prima  di puntare il dito su questo vaccino- PERCHE’ E’ VACCINO-, dovrebbero studiare un po’ di storia delle pregresse pandemie.

Fu nel contesto della massima diffusione  del vaiolo nell’Inghilterra  e dei dubbi e delle preoccupazioni riguardo all’inoculazione, che venne fatta una delle scoperte decisive nella storia della medicina: lo sviluppo del vaccino da parte del dottor Edward Jenner( 1749-1823 ).

In quel tempo, si comprese che le persone che avevano maggiori probabilità di contrarre il vaiolo bovino erano le mungitrici. Il dottor Jenner che esercitava nelle cittadina di Berkeley fece una  semplice osservazione che solo un medico di campagna avrebbe potuto  fare in un’epoca in cui il vaiolo era una malattia diffusissima. Egli notò, che le mungitrici  colpite dalla forma di Vaiolo bovina non contraevano mai il Vaiolo umano.

E’ bene evidenziare che questo fenomeno venne osservato anche da altri medici, che preferirono ignorarlo. Il dottor Jenner passò direttamente alla sua sperimentazione  su un bambino di 8 anni, il figlio del del suo giardiniere, e lo convinse a sottoporsi alla sua sperimentazione.

Il dottor Jenner venne tacciato come matto. Ebbene, oggi, se il vaiolo; il più spaventoso flagello  per la specie umana,  è sparito lo si deve al sacrificio del dottor Jenner.

Oggi, abbiamo più di un vaccino che è volto alla protezione da questo “flagello” Covid-19, e assistiamo la stessa “commedia” che ha dovuto subire il dottor Jenner.

Viene definito sperimentale, ma costoro non sanno; perchè, non vogliono saperlo, che questo vaccino non è nato  dopo 10 mesi, ma è stato messo  a punto dopo un lavoro  di circa 20 anni sulla terapia genica e sui vaccini a mRNA messaggero, ma con altri obiettivi che erano quelli di avere una cura contro i tumori. L’averlo applicato al Covid-19 dopo profonde ricerche e studi volti alla sua perfezione  ha ridato  concretezza al valore dei vaccini avente base mRNA per venire impiegati come cura per altre  malattie.

Ebbene, per giungere ai vaccini sono stati necessari 20 anni, e non 10 mesi. Vent’anni di ricerche col fine di giungere all’obiettivo della lotta contro il cancro.

Ebbene, questo vaccino rispetto a quelli tradizionali (proteici ) non  contengono nessun virus attivo attenuato o spezzoni di rivestimento virale, bensì, sfruttano  molecole di acido ribonucleico; mRna messaggero per istruire le cellule come comportarsi per assemblare la proteina spike, quale chiave di ingresso nelle cellule da parte del virus. In breve, gli attuali vaccini contengono soltanto le istruzioni; cioè, l’informazione genetiche  che serve alla cellula per la costruzione delle copie della proteina spike.

 

Obbligo Vaccinale ?…….

Il no vax in terapia intensiva, intubato in posizione prona ma ancora anti  vaccino: il video

Forse sarebbe stata la giusta decisione se presa 2-3 mesi addietro. Oggi, al punto in cui siamo una decisione del genere non farebbe altro che rivelarsi controproducente. Le ragioni sono semplici. Abbiamo assistito a un antagonismo col coltello tra i denti, tra No – vax e vaccinati. Questo andava fermato 3 mesi fa, perchè oggi lo vediamo acutizzato con la polarizzazione agli estremi. Decidere per l’obbligo l’inasprimento toccherebbe punte  più preoccupanti; come dire, esploderebbe una bomba.

Ma allora cosa fare ? Dobbiamo lasciare che il virus circoli indisturbato ?

Credo che non si hanno altre vie. Occorre che questo insensato antagonismo si spenga da sè.  Il soggetto non vaccinato, finirà in ospedale- qualora questi non l’abbia ancora capito -, quindi, fare leva sul convincimento ai suoi familiari, conoscenti e amici, avvisandoli che questo Virus “uccide” se non si è vaccinati.

Si fa strada in corso di questa incredibile emergenza sanitaria la “preoccupazione per le infezioni nosocomiali”

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone
Credo che gli attuali uomini di scienza stiano valutando attentamente questo problema; almeno lo spero. Sarebbe davvero un grossissimo errore non tenerlo in vivissima considerazione e che possono coinvolgere quei pazienti già alle prese col Covid-19 negli ospedali, soprattutto i pazienti immunodepressi.
Una eventualità che definirla “invitabile” è quasi riduttivo durante questo evento pandemico e della sua considerevole portata.
I ricoverati sono tantissimi per Covid-19, e l’esposizione a cariche batteriche non può escludersi.
Ma non soltanto il rischio è elevato per i pazienti, ma in eguale misura lo sono anche medici e infermieri.
Una sorta di “incontro-scontro” fra patogeni che quasi competono per avere lo “scettro” di Killer più spietato.
L’attenzione va soprattutto posata su coloro che hanno una età avanzata e con patologie associate pregresse, e che si rivelano più suscettibili.
Nei nosocomi, i patogeni batterici che vanno per la maggiore come “fissa dimora” sono in particolare Klebsiella pneumoniae, l’E.Coli e lo Psudomonas aeruginosa che fanno parte della famiglia “gram negativi” a cui si aggiungono quelli della famiglia “gram positivi” quali, in particolare lo Staphilococcus aureus, che è un batterio facoltativo, cioè, che non abbisognano di ossigeno per la “crescita”,responsabile di ostemioliti, endocarditi, ma anche batteriemie.
La prevenzione verso queste infezioni è di vitale importanza.

I Super batteri: problema molto urgente ma che ancora una volta si è rimandato

Emergenza superbatteri, in Italia uccidono 11mila persone all'anno – Ordine  Farmacisti Roma

Una delle peggiori minacce alla salute pubblica era quella che in gergo comune  chiamiamo “Antibiotico-Resistenza”; problema che interessa molti paesi, ma in particolare in Italia.

La resistenza agli antimicrobici sta nel fatto che alcune popolazioni di batteri sono capaci  di essere “Impermeabili” agli antibiotici.

Questi batteri “istruiti”; così li definì Fleming nel suo discorso di accettazione del premio Nobel, potranno opporre strenua difesa agli antibiotici. Il meccanismo è sempre lo stesso: sic erca di sterminare una popolazione – in questo caso batterica -, i sopravvissuti impareranno a conoscere il” volto dell’aggressore”( antibiotico ) e insegneranno alle generazioni  successive a difendersi ( resistenza ). Questa dinamica non riguarda solamente i batteri, ma anche i Virus, i funghi e parassiti in genere. rispetto a farmaci utilizzati per prevenire a trattare le infezioni che essi provocano negli esseri umani, in animali, e anche piante.

Si tratta di antibiotici in primis, ma anche di antimicotici ( lieviti, funghi ), antivirali, antimalarici, antielmintici ( vermi ).

Quando i farmaci sono inefficaci che si fa ? Se ne prova un altro o un cocktail di altri. E se neanche questo funziona ? Niente, si sono esaurite le cartucce e si alza bandiera bianca e arrendersi. Ed è qui che sta il problema. Un’infezione causata da un  batterio o da un fungo multiresistente non se ne va, persiste nell’organismo, si propaga e si espande nonostante massicce dosi di farmaci che spesso hanno l’efficacia dell’acqua fresca. Di conseguenza, non solo può facilmente condurre al decesso la persona colpita, ma di diffondersi anche ad altri  soggetti attraverso contaminazioni ambientali- con l’acqua, per esempio -.

Ecco, la natura prevede che tutte le sue creature si evolvano per adattarsi ai vari contesti in cui finiscono per trovarsi. Come è naturale che i Virus mutino, così, è naturale che i batteri si modifichino per proteggersi dalle sostanza nate per combatterli. In sostanza, sono delle varianti Astute.

Il nostro Ecosistema in movimento

FOCUS.Perché dobbiamo temere nuove pandemie anche peggiori di questa

C’è un detto che recita così:”Finchè c’è vita c’è speranza!”. Credo che questo detto sia nato insieme al mondo. E allora ? Finchè ci sarà la vita ci saranno sempre i Virus, ma è anche vero il contrario.

L’ecosistemi e organismi, piaccia o no, dipendono dai Virus. Persino l’evoluzione dipende anche dai virus, che per un succedersi di milioni di anni hanno plasmato la flora e la fauna di questo nostro amato pianeta. Non solo, ma  si sono pure alternati tra genomi di ospiti ( uomo, animale, funghi ecc. ) di specie diverse. Una sorta di tennis da tavolo virale.

Quindi, anche noi umani dipendiamo dai Virus, se non altro perchè con essi conviviamo portandoli a “spasso”: dove andiamo noi, vengono pure i virus. Calcolate che il nostro intestino è popolato da qualcosa come 140.000 specie di Virus, significando una cosa ben chiara e limpida: senza i virus non non esisteremmo ( mi pare di averlo detto in qualche mio precedente ).

Calcolate che ci sono molti più Virus sul nostro pianeta terra, che  stelle nel firmamento che conosciamo. Calcolate che negli oceani abitino circa tante particelle virali come 10 miliardi di volte  il numero stimato di stelle.

Ebbene, tutti questi virus hanno in comune due caratteristiche: un genoma protetto da un guscio a base di proteine e la necessità di necessitare di un  ospite per riprodursi.

A differenza della maggior parte degli animali, che si mantengono in vita tramite il consumo di alimenti morti oppure uccisi da loro stessi; anche brucando l’erba, i Virus per continuare a esistere necessitano di un organismo che sia vivo. Non importa se animale, se una pianta, se un fungo o di un batterio o persino di altri virus. L’importante che siano vivi.

Quanto a loro stessi, le varianti sono infinite. Alcuni hanno solo due – tre geni, e altri che ne hanno centinaia. I Virus patogeni, ovvero quelli che causano sofferenza all’ospite; che fra l’altro sono in numero molto più piccolo rispetto  all’infinità di Virus che campano benissimo senza fare danni come quelli a noi ormai molto noti.

In altri termini, un mondo ancora da esplorare.