L’ABORTO. Ma la vita è un dono…..

Anna e il suo aborto mancato: donare la vita e riceverne una ricompensa  Divina

Girando per Web ho incontrato questa foto. Mi attrasse e ne lessi  l’articolo che conteneva. Ma non era quello che immaginavo, sia pure quello della donazione di sangue sia un atto di significato elevato.

Il titolo, comunque, mi  ha stimolato a mettere la mente in condizioni tali, da ammettere che il dono della vita , nel senso di papà e mamma che proclamano di “avere dato la vita” ai propri figli, è sicuramente verissimo. Se papà e mamma l’hanno veramente data- meglio, trasmessa -, è giusto che questi non devono cercare di riprendersela con le dita e col cuore !

“E’ sicuramente vero ma è duro !”

Sono fermamente convinto e lo credo effettivamente che sia molto più difficile amare autenticamente i propri figli che non il proprio consorte o la consorte. Nella coppia, il marito cerca quanto più possibile di dare tutto alla propria moglie ma riceve tutto ciò che lei cerca di darli e viceversa. Pe ri figli, il papà e la mamma, insieme, devono offrire gratuitamente la vita che hanno loro stessi ricevuta. E i figli non restituiranno niente, direttamente, perchè la vita che hanno ricevuto  la dovranno dare ad un altro/a, e gratuitamente !

Diciamo spesso:” Il destino è già tracciato !”

IL DESTINO È UN'INVENZIONE DELLA GENTE FIACCA E RASSEGNATA” | FORMAT RIETI

Solo poche parole.

Il nostro destino è già tracciato ?

Ancora oso affermare che ci esprimiamo malamente.

Non è Dio che ci conduce, ma siamo noi stessi a condurre la nostra vita. Eppure l’espressione sopra è frequente, ma genera solo confusione. Voglio dire, che non sottolinea abbastanza la libertà  nostra di uomini. Quindi, preferisco dire che Dio mi ispira, mi illumina. Ma poi, sono io a decidere.

Se non fossimo noi a decidere saremmo davvero dei burattini di cui Dio manovra i fili. No no, Dio non ha voluto questo per noi, e neppure che fossimo dei burattini che acconsentono.

LUI, ci ama e rispetta  troppo. Tuttavia, diciamo sempre che dobbiamo fare la Sua volontà, ovverosia, ciò che Egli vuole.

Sembra un argomento simile al precedente ma non lo è.

 

Un post racchiuso in poche parole….

Perché Dio permette che soffriamo? | Domande a Dio

Girando su Web leggo questa frase:”

” Sono Grata al Signore per le prove che Permette nella mia vita”.

Spiacente ma per me è una baggianata. Sarebbe come  se Dio fosse complice.

A volte apprendiamo le tristi notizie per la morte di quel tal giovane in un incidente e sentiamo dire:” Dio ha voluto così. Sia fatta la sua volontà!”

Spiacente. La morte di un giovane per un incidente addolora sicuramente ma non mi procura un senso di rivolta contro Dio.

 

I piccoli negozianti del mio quartiere

Mi ritengo fortunato di abitare da parecchi anni in un quartiere dove sopravvive ancora qualche piccolo negoziante. Ovviamente in questi esercizi le cose costano un po’ di più che non nei grandi supermercati, che definirli templi moderni del consumismo  non è una esagerazione. Tuttavia, il vantaggio di questi piccoli esercizi è che stanno o sotto casa o a un tiro di passo e poi, mi piace molto  incontrare le persone che mi “servono” ( il termine mi piace ) da molti anni. Si sono allacciate relazioni davvero amichevoli. Conosco e amo  in maniera particolare ( lungi dal fraintendermi) la proprietaria dell’esercizio del quartiere. E’ veramente, quel che si dice, una vera cristiana che ammiro molto perchè vive la fede in tutta la sua vita. Tutti i clienti apprezzano la sua cortesia, la sua gentilezza, ma soprattutto il suo amabile sorriso.  Un giorno di questi, le chiesi che possedeva il  “sorriso commerciale “. La signora, col suo sorriso sempre presente mi ribattè:” No,non sorriso commerciale, ma sorriso cristiano!” Confesso che mi spiazzò piacevolmente. Diceva infatti:” Non lo faccio per vendere di più, ma per trasmettere un po’ di gioia a tutti quelli che entrano nel mio negozio. Sa, alcuni ne hanno davvero bisogno !” Tuttavia, in uno di questi giorni la vidi piuttosto scoraggiata e proprio a causa di quei famosi supermercati colossi. Diceva che le sottraevano molti clienti e che i “piccoli negozianti come il suo ” non riuscivano più a sostenere le spese e mantenere la concorrenza. “dopo una vita di lavoro, che cosa mi rimane per la pensione ? E poi, perdo amici. Ci sono persone che non vedo più!”

Io, non ho trovato altro che incoraggiarla, ma con argomentazioni certamente troppo umane. Forse avrei dovuto andare più in profondità ma non ho osato.  Alla luce della fede ho molto riflettuto sul ruolo dei commercianti in particolare dei piccoli del quartiere e sul mio/nostro atteggiamento di fruitori dei loro servizi. Ho osservato in generale che ogni lavoro dell’uomo è partecipazione al grande mistero cristiano della creazione, e cioè, che insieme e ognuno al nostro posto noi tutti completiamo l’opera della creazione e nessuno ha il diritto di sottrarsi a questo compito che Dio gli ha affidato.

 

Siamo stressati. Ci vorrebbero dei tranquillanti

Collasso Nervoso. Grave crollo improvviso psicofisico del tuo io, stressato,

Mi diceva mia moglie, che il medico di una sua amica le aveva prescritto riposo assoluto per due settimane. Soffre di esaurimento nervoso. Un’altra amica sua assume dei tranquillanti. Mi disse mia moglie:” Ma cosa sta succedendo ?” Mia moglie non sa che anch’io ho dovuto cedere al consiglio del collega : ” solo una tazzina di caffè  al giorno e riduzione drastica del fumo!” Ebbene, questo è l’attuale giornale di bordo che coinvolge molte persone ipereccitate, esaurite, inquiete. Molti alla continua ricerca di uno stile di vita che permetta loro di scaricarsi e soprattutto alla ricerca di una “sostanza” miracolosa in grado di calmarle e farle dormire la notte..

Ma  sarebbe questa la soluzione per salvare  la moltitudine di tormentati, dilaniati, ossessionati, che avanzano a fatica e non di rado crollano su stessi? Non v’è nessun dubbio che l’uomo di oggi cosiddetto moderno deve avere il coraggio di cercare la tranquillità, la vera distensione, la possibilità di dormire di notte.

Quindi una sorte di baccano che dimora dentro l’uomo, nel lavoro,  nella società ? Voglio dire, se questa folle corsa, riguarda solo il lavoro, i mezzi di trasporto ? O non esiste anche baccano  dentro le caotiche teste ? C’è tensione solo nella vita ? O non c’è forse tensione anche nel nostro cuore ?

SONO TANTE LE IMMAGINI CHE CI FACCIAMO DI DIO !

Le  nostre  immagini  di  Dio  corrispondono  spesso  alle  nostre  esperienze  di  vita.  Si  prenda  ad  esempio  il  bambino.  Egli  possiede  per  natura  altre  immagini  di  Dio rispetto  all’adulto.  I  bambini  proiettano   su  Dio  il  loro  desiderio  intenso  di  protezione.  In  questo  modo  colgono  un  aspetto  importante  di  Dio.  I  giovani,  invece ,  vedono  Dio   come  Colui  che  ci  sfida.  Da  adulto  io  vedo  Dio  come  Colui  che  mi  conduce  alla  verità,  di  fronte  al  quale  non  posso  svicolare.  ma  faccio  esperienza  di  Dio  anche   come  di  Colui   che  mi  libera  dal  potere   degli  uomini,  che  dà,  isomma  solidità e  sostegno alla  mia  vita.  Tutte   queste  immagini  di  Dio   che  abbiamo  nel  corso  della  vita  esprimono  qualcosa   dell’essenza  di  Dio,  ma  non  bastano,  per  descrivere  Dio  in  modo  adeguato.

Da  bambini  spesso   si  collega  Dio  con  la  casa  e  il  sentirsi  protetti.  Ma  alcuni  si  ricordano  anche  che  per  loro  Dio   è  sempre  stato  qualcosa  di  minaccioso,  il  Colui  da  temere,  causa  venire  castigati  brutalmente.  Ebbene,  sostengo  che  spesso,  questo   dipende  dall’educazione  che  si  ha  avuto  trasmessa  e  vissuta.  Se  nell’educazione   era  presente  una  tendenza  punitiva   e  di  controllo,  allora   veniva  proiettata  anche  su  Dio.  Per  dirla  in  due  parole,  sull’immagine  di  Dio   c’è  sempre  l’immagine  di  noi  stessi.  Possiamo   spiegare   le  diverse  immagini  di  Dio   già  guardando  alle  nostre  esperienze  di  vita  così  differenti.  Le  esperienze  che  ognuno  fa  coi  propri  genitori,  ma  anche  nell’ambito  di  una  società particolare –  come  quella  patriarcale  -,  le  esperienze   che  facciamo,  per  esempio   con  nostro  padre,  hanno  ripercussioni  su  quello  che  colleghiamo  con  l’immagine   del  Dio  Padre.  In  ogni  caso,  non  possiamo  vivere  del  tutto  senza  immagini.  Dovremmo,  certamente  sostituire  le  immagini  negative  di Dio  con  quelle  positive.  Ma  anche  nei  confronti  delle  immagini  positive  dovremmo   sempre essere  consapevoli  che  sono  solo  immagini,  che  Dio  è  al  di là  di  tutte le  immgini.

Non  vi  pare ?

IPERCOLESTEROLEMIA e IPERTRIGLICERIDEMIA

Integratore per il colesterolo* - Eufortyn Colesterolo
Molte persone dicono:” Io non mangio grassi nel modo più assoluto!” Ebbene, non sono certamente da imitare costoro, per il semplice, quanto importantissimo motivo che, se una persona non mangia grassi muore. I grassi sono almeno il 20%- se non di più, delle calorie della dieta; i cosiddetti trigliceridi. E poi, anche i grassi come il colesterolo con le sue funzioni speciali di stabilità della membrana cellulare; ovverosia, la membrana della cellula acquista rigidità per l’inserimento del colesterolo; questa molecola tanto tristemente nota perchè viene associata; se in eccesso, a malattie cardiovascolari. Inoltre è un precursore degli ormoni steroidei quali il testosterone, Estrogeni ecc. In buona sostanza, se la persona non avesse Colesterolo, non sarebbe nulla: nè maschio nè femmina. Ecco perchè i grassi sono essenziali nell’uomo. Ovviamente, come appena accennato, i loro livelli possono subire superamenti di livello per cui si hanno situazioni di Ipercolesterolemia, le cui caratteristiche cristalline; cioè, una sostanza solida, e non fluida come erroneamente si può pensare, che va a depositarsi nei tessuti; in particolare nelle arterie determinando un processo degenerativo locale; quasi infiammatorio, che porta alla formazione di placche solide, le quali diventano mobili, instabili e fragili, quindi facilmente spezzabili. Una volta spezzatasi, questa placca lascia fuoriuscire il materiale cristallina che determina l’occlusione del’arteria; da quì l’infarto o l’Ictus cerebrale. In ultima analisi, il colesterolo è pericoloso perchè è cristallino. I Trigliceridi, invece, sono sostanze fluide e il loro eccesso nel sangue può procurare due conseguenze:1- La pancreatite se i livelli di trigliceridi sono elevatissimi; 2- Se se sono in quantità minori si rivelano anch’essi promotori di arteosclerosi; anche perchè, Trigliceridi alti si associano a bassi livelli di HDL; il cosiddetto colesterolo buono, o detto anche ” spazzino delle arterie “. In sintesi, Trigliceridi alti, HDL basso, si ha scarsa rimozione di colesterolo e deposito di questa sostanza cristallina nelle arterie= Arterosclerosi, Ipertrigliceridemia e diabete. Tutto questo per dire, che si hanno patologie abbastanza complesse che richiedono specialisti di provata esperienza. Prendiamo il caso del soggetto ipercolesteroideo che è quasi sempre magro, mentre l’ipertrigliceridico è quasi sempre sovrappeso. Questo è un aspetto che consente allo specialista, solo guardando il paziente di rendersi conto di certe varianti che possono associarsi o meno a una malattia vascolare. Si parla di frequente di “Sindrome metabolica”, dove il Colesterolo totale non viene preso in considerazione, ma che vengono considerati i Trigliceridi, l’HDL basso, la circonferenza dell’addome, la glicemia e la pressione arteriosa. Ebbene, se tre di questi cinque fattori sono alterati, viene considerata la “Sindrome metabolica” che si associa al raddoppio del rischio di mortalità vascolare.
Consideriamo il settore dell’HDL basso che clinicamente sta diventando sempre più importante. Ci sono pazienti che presentano un livello di HDL intorno ai 30-35 mg e hanno un infarto anche in giovane età pur non avendo il colesterolo totale alto; questo dimostra come culturalmente bisogna conoscere molto bene queste patologie. A proposito di HDL basso, non si deve dimenticare che ci sono le varianti benefiche, in cui il paziente ha HDL a livelli bassissimi; magari tra 5 e 20 mg, epperò, stanno benissimo e vita lunga. Questo perchè hanno questa mutante che attualmente è in sviluppo sul piano terapeutico.
Si sente dire spesso che avere il colesterolo alto non dà sintomi evidenti. Non è così. Nelle forme gravi; ovvero nei casi in cui il soggetto ha livelli di colesterolo superiori a 450-500, si manifestano depositi caratteristici; detti Xantomi, che si esprimono in diverse zone del corpo, in particolare sulle prime falangi della mano o sul tendine di Achille. Si apprezzano Xantomi detti “eruttivi” che compaiono improssivamente sul gomito, in particolare, e che sono l’espressione di una importante Ipertrigliceridemia; diciamo sui 2000-3000 mg, e che una volta fatti scendere questi Xantomi scompaiono. Per completezza, i xantomi più comuni si vedono sulle caviglie.
Vi sono casi di pazienti con 280-300 mg di colesterolo e che non si accorgono di nulla. Anche in questi casi si possono rilevare dei sintomi, utilizzando il sistema ” Intima-Media”, con cui si misura la parte interna dell’Arteria carotide tramite un ecografo particolare, che ci dice in tempi rapidi se il paziente ha già un deposito o no; anche perchè si correla al deposito sulle coronarie.
La Terapia, fino ad oggi si avvale di 7-8 farmaci; statine, Fibrati e quant’altro, ma nuovi prodotti si stanno facendo spazio e vengono impiegati soprattutto a quei pazienti che hanno seri problemi muscolari da Statine. Il farmaco in questione è iniettabile e si chiama PCSK9, con attività molto prolungata, per cui bastano 1 – 2 iniezioni al mese. Nel casi di Omozigoti, con 700-800 mg di Colesterolo, si ricorre pure a trattamenti di tipo dialitico; ovverosia, la cosiddetta “Aferesi” attraverso cui si preleva il sangue che poi viene fatto passare in una particolare capsula dentro cui viene sottratto il colesterolo cattivo (LDL). Nel giro di un paio d’ore, il paziente vede il suo colesterolo abbassato fino a 150-170. Il problema, però, è che poi risale di nuovo, per cui bisognerebbe farlo 1 volta ogni 15 giorni o addirittura 1 volta a settimana.
Ultimamente si dispone di un prodotto che è il LOMITAPIDE che è un inibitore di un sistema che si chiama MTP( Microsomal Trygliceride transfer Protein).
La terapia per l’ipertrigliceridemia c’è il prodotto di base che è l’acido grasso Omega3, che per il trattamento dell’Ipercolesterolemia non ha alcun effetto. Per livelli di colesterolo medio alti ( 200-270 mg/dl) se non si vuole ricorrere alle Statine c’è il derivato naturale come il Riso Rosso che contiene una Statina naturale molto attiva a dosaggi di 3mg al giorno

EUTANASIA. Perchè, da uomini liberi non dovremmo disporre della nostra morte ?

Referendum eutanasia legale, già superate le 100mila firme: "Code ai banchetti, nonostante ostruzionismo dei Comuni e nessuna adesione dei partiti principali" - Il Fatto Quotidiano

Se ne parla tanto, si raccolgono firme affinchè si possa disporre liberamente della propria vita.

E’ un argomento molto spinoso.

La storia ci insegna che il pastore evangelico tedesco, Jochen Klepper,  quando capì che la sua moglie ebrea ben presto sarebbe stata uccisa dai nazisti, ha posto fine alla propria vita e a quella della moglie con del veleno. In quel tempo, questa decisione ha scosso molti cristiani. Ma Klepper non vedeva per sè nessun’altra via d’uscita. Noi possiamo solo rispettare un tale passo. E quando una persona che conosciamo e vicina a noi commette suicidio, non possiamo mai giudicare. Di solito questo gesto è dovuto a una depressione forte. E in  questo l’uomo, non è libero. Oppure che le persone scelgono questa strada perchè sentono che la propria situazione è senza via d’uscita.  Noi credenti possiamo solo confidare che sia stato il loro modo di cadere nelle mani benevoli di Dio.

Ora, se qualcuno mi domandasse se possa mettere fine alla sua vita, posso soltanto rispondere: “non spetta a me togliermi la vita. Non sono il Signore della vita e della morte. Mi affido a Dio!”: ecco, credo che risponderei così.

Naturalmente so che la discussione filosofica sul suicidio è sempre stata molto controversa.  In Grecia, al tempo i grandi Platone, Aristotele e Socrate  si sono sempre opposti in modo veemente al suicidio, di contro, la scuola  stoica ed epicurea considerano il suicidio come segno della libertà dell’uomo. La teologia cristiana si è sempre  espressa contro il suicidio. San Tommaso d’Aquino ha addotto tre motivi contro il suicidio : “Solo Dio è Signore della vita e della morte. Il suicidio va contro l’amore di sè. Gli psicologi come Erwin Ringel, si legge, hanno interpretato il suicidio come punto finale di uno sviluppo patologico.

Quando ascolto le discussioni sull’eutanasia attiva o sull’assistenza al suicidio, avverto che spesso si parte da premesse sbagliate. Qui la sofferenza diviene insopportabile. Ma se la sofferenza diviene insopportabile, allora la società si fa sempre più brutale. Allora i sofferenti; una moltitudine,devono nascondersi o, possibilmente, eliminarsi da soli, per non diventare pesi per gli altri e per se stessi. N.on dovremmo prolungare la vita in modo artificiale.