Ognuno di noi, possiede qualcosa come 100.000 miliardi di cellule

Quante cellule ci sono nel corpo umano? - Focus.it

Globuli Rossi: cosa sono, quanti sono e a cosa servono? Globuli Rossi: cosa sono, quanti sono e a cosa servono?In qualche articolo precedente ho fatto cenno su questo incredibile patrimonio ricevuto in dote dal Creatore.

Di seguito, porrò solo una piccola curiosità per gli amanti delle statistiche.

Abbiamo detto che un uomo di 30 anni, di Kg.70 e di buona salute possiede in totale qualcosa come 100.000 miliardi di cellule. Bene. Questa persona, che rappresenta ciascuno di noi, possiede circa 80 grammi di sangue per ogni chilo di peso, quindi, un uomo di Kg.70 possiede 5-6 litri di sangue; le donne un po’ meno. Ora, se prendiamo una goccia di sangue; ovvero,  1 millimetro cubo e contiamo quante cellule ci sono; e ce ne sono di vari tipi, ma la più numerosa è il famoso “Globulo Rosso”, in 1 millimetro cubo, ne troviamo 5 milioni, quindi, per fare 1 litro, di millimetri  cubi, ce ne vogliono 1 milione, quindi, in 1 litro di sangue ci sono 5 mila miliardi di queste cellule, noi ne abbiamo 5-6 litri, che moltiplicati per 5 mila miliardi, significa 30.000 miliardi. Se noi prendiamo 30.000 miliardi di globuli Rossi e li mettiamo uno dietro l’altro in fila,  veniamo a coprire quasi per intero i Chilometri che ci separano dalla Luna, cioè, circa 350.000 Km. Si badi bene, stiamo parlando di un colo tipo di cellula di un solo individuo.

 

Ernia del disco

Non è un argomento di mia specifica competenza, ma un minimo di conoscenza, acquisita in più di quattro decenni di professione, mi permette di fare luce in un comparto clinico che interessa la moltitudine di persone; ivi compreso il sottoscritto.

Qualche ora fa, in messaggeria mi è stato trasmesso un reperto radiografico di una signora con problemi alla colonna vertebrale.  Presumo di essermela cavata, soprattutto per fornirle quanto possibile per  rassicurarla.

Ebbene, da ciò, ho pensato di parlarne a mo’ di argomento.

Ernia del disco: quali sintomi rendono sicura la diagnosi?

I dischi cartilaginei, costituiti da un anello fibroso esterno e da un nucleo interno, separano le vertebre spinali. Questo anello può rompersi, di solito in regione lombosacrale e cervicale, in seguito a processi degenerativi o traumatici; la pressione esercitata dalla colonna vertebrale forza sul nucleo polposo dalla parte di dietro e lateralmente oppure, dietro(postero)  dentro lo spazio extradurale, quando il nucleo comprime una radice nervosa, entro il canale spinale o a livello del forame  intervertebrale, insorgerà il dolore. La compressione, in genere avviene da un solo lato, ma se l’ernia è molto grande può essere in entrambe i lati.

Il dolore con tipica distribuzione radicolare; ovverosia, ad esempio se a soffrire è la 4^ radice della regione lombare(L4) questa evocherà dolore alla coscia posteriore, nonchè riduzione di riflesso rotuleo,

 può presentarsi in modo improvviso e anche in maniera invalidante, oppure che peggiora con il movimento. Con la manovra di Valsalva; ovvero tossire, ridere, sforzarsi durante la defecazione il dolore viene esacerbato. Nelle ernie lombosacrali lo stiramento delle radici nervose; ad esempio per sollevamento di una gamba estesa, può produrre dolore alla schiena; e similmente nelle ernie cervicali, flettendo il collo il dolore si acutizza.

La diagnosi si avvale di un’accurata indagine strumentale che svela in prima istanza un restringimento dello spazio  tra vertebra e vertebra(intervertebrale), oppure segni della spondilosi o di spondilolistesi( scivolamento di qualche vertebra). L’esame elettromiografico(EMG) potrà rivelare modificazioni neuropatiche nei muscolo innervati dalla radice interessata. Nei casi dubbi, potrà essere molto utile una TAC del midollo.

L’approccio terapeutico si avvale di una terapia conservativa che consiste nel riposo a letto in posizione supina e su una superficie rigida, per  per un paio di settimane. Un conforto sintomatologico si può ottenere con la somministrazione di analgesici e di blandi sedativi. Se queste misure non sono efficaci; ovvero, se i disturbi permangono o si aggravano i segni  obiettivi di danno neurologico ad esempio, perdita di forza, deficit sensitivo ecc., di dovrà procedere ad un trattamento chirurgico che prevede la rimozione del disco e la funzione delle vertebre coinvolte oppure la decompressione della radice lesionata.

I Virus, tutto sommato non sono altro che delle creature semplici…

Virus

A vedere lo spaccato può suggestionare, ma in definitiva è una creatura semplice.

Tutti i Virus umani, molto probabilmente originano dagli animali. Eccovi qualche esempio. Il virus HIV origina dalla scimmia, la MERS  viene dai dromedari e dai cammelli. Il Virus responsabile della SARS ancor prima di passare a noi umani, ha frequentato il pipistrello oltre; probabilmente a un altro iccolo mammifero che sarebbe lo Zibetto. Poi, vediamo il virus chiamato HENDRA  è debordato dal pipistrello al cavallo e poi all’uomo. Poi, il Virus del Nilo che è arrivato all’uomo da cavalli e uccelli per via della puntura della zanzare “Culex”; una specie di zanzara “specializzata” a “traghettare” il virus del Nilo.

Tuttavia, questi esserini  piccolissimi, non sono  creature che badano a fare danni, ma, in buona sostanza, sono semplici. Il loro obiettivo è quello di volere sopravvivere – e chi non lo desidera ? -, quanto più a lungo possibile e di propagare il proprio genoma. E siccome, senza un ospite per loro sarebbe la fine della esistenza, una volta saltati nella nuova specie opportuna cercano di prolungare la loro permanenza, comportandosi similmente a coinquilini educati che badano bene a non sporcare, non disturbano, il volume del televisore lo tengono basso, tengono molto a pulire le posate e i piatti e soprattutto non rubano  il cibo nei frigoriferi di altri. Insomma, desiderano soltanto trovare il giusto equilibrio che garantisca loro la sopravvivenza; pensano pure al loro ospite, cercando di non procurargli malesseri pesanti. Questo si chiamo “reciproco adattamento” che porta a una infezione a diventare endemica; cioè a dire, sempre presente, e “lui” man mano diventa sempre  meno aggressivo e il suo ospite sempre più resistente a quella determinata infezione.

 

Il Vaccino modifica il DNA ? BUFALA

No, il «vaccino di Gates» per la Covid-19 non «modifica il DNA» - Facta

Se  si girovaga per le vie di Web, si fanno tanti incontri, non sempre piacevoli. Ad esempio, da un po’ si assiste e si legge che il Vaccino che 4 miliardi di persone di tutto il pianeta, fra una decina d’anni si trasformeranno in esseri” Transgenici”, per via dell’influenza del prodotto inoculato che va a modificare il nostro DNA.  Non voglio puntare il dito sui no-vax; poverini malamente istruiti, ma lo punto su chi dovrebbe lanciare lance in favore di questo “miracolo della scienza “. Sarebbe il caso di ignorare queste informazioni “Imbufalite, ma è un discorso molto delicato, perchè tocca ogni essere umano che abita questo pianeta. Che devo fare, io dunque, nel mio piccolo ? Cerco di prendere questo “macchinario bugiardo”, e pazienza alla mano, mi avventuro a smontare qualche pezzo di troppo e che è pure doloroso. Bene, Comincio, dal principio. Un Virus….perchè prolifera ? Un momento, meglio iniziare da una “radiografia” ai vaccini a mRNA  e come questi funzionano. Il nostro ormai ben conosciuto  coronavirus; alias Sars-Cov-2 si presenta come una palla con sopra adornata da “spine”, che lo fanno assomiliaare a una Corona. Queste “spine sono le Proteine Spike dentro i quali sta l’RNA ( acido ribonucleico ) del Virus; ovverosia, detto più completo, il suo DNA,che dobbiamo paragonare al suo libretto contenente le varie istruzioni che servono al Virus per “Auto-costruirsi”. L’essere umano è stato fabbricato per riprodursi, proliferare, e lo stesso fa il Virus che per sua natura vuole moltiplicarsi. Sol che, non può attuare questo fenomeno, da solo, ma necessita introdursi all’interno delle nostre cellule, dove sfrutta opportunamente delle parti, in particolare i Ribosomi, un complesso di macromolecole immerso nel citoplasma della cellula; cioè, la parte esterna della cellula. Quindi, Ribosomi e anticorpi. Nel momento in cui il virus entra nelle nostre cellule fa uso appropriato di questi Ribosomi, come fossero delle stampanti, e, attraverso le informazioni che vengono rilasciate , questi Ribosomi, inforcano gli “occhiali ” per leggere ciò che sta scritto, quindi inizia il processo di costruzione facendo uso di ciò che gli necessita ( al virus ), rispetto a quelle che necessitano a noi. Ebbene, da ciò si scatena l’infezione da Coronavirus; quindi, replica, e si diffonde sparpagliandosi da una cellula all’altra dove fa altre conoscenze di Ribosomi ripetendo lo stesso meccanismo che ho appena descritto. A questo punto, se la persona possiede un certo corredo di anticorpi che adottano il passo più veloce del virus, questo signorino viene distrutto e la persona guarisce. Mentre, di contro, se il virus  è più “scattante” degli anticorpi, si instaura ciò che si chiama “polmonite atipica” con carenza di Ossigeno polmonare, quindi terapia intensiva e via via altro che ben conosciamo.

Dunque, vediamo come si comporta il Vaccino a mRNA  una volta che viene inoculato. La strategia di questo vaccino è quella di sfruttare gli stessi armamenti del virus; ovvero, è stato estratto il materiale genetico del virus, e dal libretto di istruzioni sono stati estratti le armi che il virus “usa” per aprirsi la porta di ingresso, quindi, le proteine Spike. Sono state inserite nel vaccino, e considerato che queste proteine sono instabili, i ricercatori, hanno messo questo materiale in una  cavità  con dentro del “grasso” al fine di conferie maggiore resistenza. Arrivati a questo punto, il vaccino consegna ai Ribosomi le istruzioni che necessitano per riconoscere queste proteine spike ( spine )  della superficie del virus, se questo dovesse tentare di entrare dentro di noi, quindi, riconoscendolo lo blocca. Cosa fanno gli anticorpi? Catturano queste spine( spike ) e se li “ingoiano”. Ma non finisce, qui, ma questo procedimento viene memorizzato; cioè a dire, che se un ipotetico giorno il “signorino si dovesse presentare viene riconosciuto come “Estraneo” e verrà di nuovo “bloccato”. Ma questo meccanismo modifica il DNA nostro ? Manco per idea, perchè il procedimento avviene all’esterno della cellula, e non all’interno, dove dimora il Nucleo, sede del DNA.

Non voglio apparire presuntuoso, ma sono quasi certo, che l’mRNA  in quanto una “meraviglia” potrà dare  una bella rinnovata alla scienza vaccinologica.

La nostra storia equivale alla storia degli ormoni

Sistema o apparato endocrino e psiconeuroendocrinoimmunologia - Dr.  Giovanni Chetta

La foto può suscitare un po’ di confusione. Io cercherò di rendere la lettura piacevole oltre che interessante.

La storia degli ormoni equivale alla nostra storia, lungo il corso della nostra vita. Il ruolo degli ormoni è quello di consentire a tutte le nostre cellule di dialogare fra di loro; e si, perchè, le cellule si parlano, si scambiano informazioni continuamente tramite messaggi chimici che vanno nel sangue e raggiungono una cellula a distanza. Tutte le cellule parlano fra loro; alcune parlano con quella più vicina, altre con quelle molto lontane. E allora, il sistema Endocrino è costituito da una serie di Ghiandole; cioè, strutture che  producono ormoni, che li possiamo paragonare a delle chiavi che circolano nel sangue per andare a fare il loro lavoro; cioè a dire, a fare scattare o aprire le loro serrature che sono i “recettori” in una cellula molto lontana; anzi, può anche essere lontanissima.

Immaginate alcuni ormoni prodotti dalla ghiandola Tiroide. Questi  vanno in tutte le parti del nostro corpo; dalla punta delle dita del piede, fino ai  capelli fino a far funzionare qualsiasi altra ghiandola. Quindi, dobbiamo immaginare gli Ormoni un “Sistema di colloquio” cellulare, su base chimica e che ha già lo stesso embrione quando è ancora dentro la pancia della mamma; cioè, una delle primissime cose che esistono nel nostro corpo e che ci garantisce, assieme al “sistema nervoso centrale” la sopravvivenza.

Il Sistema Nervoso Centrale è  il complesso della “Reattività immediata”, mentre l’ormone è quello della reattività a medio e lungo termine”(il grassetto è importante ), ovverosia, da qualche secondo fino a tutta la vita.

Noi siamo forniti di tante ghiandole. Inizio dall’Ipofisi, che si trova dietro la radice del naso e sotto il cervello; cioè, il momento dell’interfaccia tra “Cervello”; cioè, il nostro sistema del ragionamento, di riflessione, di ideazione e reazione rapida e il sistema Endocrino. Quindi, in colloquio tra la parte alta, che è il cervello e la parte o il resto del nostro “edificio”. Poi ci sono delle ghiandole, come la Tiroide, che manda in giro ormoni che fanno funzionare il metabolismo energetico di tutte le ghiandole. Subito accanto alla Tiroide, ci sono le Paratiroidi che  controllano il metabolismo del Calcio assieme  a un costante colloquio con l’osso, che a sua volta, essendo anch’esso una ghiandola, produce l’ormone “Osteocalcina”.

Poi, scendendo ancora incontriamo il Pancreas, quindi, la produzione di Insulina, che in realtà è uno degli ormoni prodotti dal Pancreas; c’è il Glucagone; l’ormone  che controlla il metabolismo degli zuccheri. Ma l’Insulina, non fa soltanto il metabolismo degli zuccheri, ma controlla a sua volta, tutti i metabolismi; colloquia con il grasso periferico; e il Grasso è anche una ghiandola che produce l’ormone Leptina.

Ebbene, questo per dire che navighiamo in un mare di Ormoni. Infine arriviamo alle Gonadi, che sono due ghiandole differenti tra uomo e donna; sono due ghiandole molto particolari, perchè producono non solo l’Ormone Estrogeno per la donna e Testosterone per l’uomo, ma anche la cellula riproduttiva; Ovocita per la donna, spermatozoo per l’uomo. Insomma un sistema molto complesso.

Ebbene, ma quali sono i campanelli d’allarme che fanno capire che qualcosa non sta funzionando ?  Molto spesso noi tendiamo che un sintomo si maifesti in modo eclatante per porre rimedio e questa è una cosa sbagliata. Se consideriamo che la prevenzione è la migliore terapia, ma nella patologia del sistema Endocrino è ancora più grave perchè nelle maggior parte dei casi; salvo rare eccezioni il paziente si abitua alla piccola, ma anche media disfunzione ghiandolare. Egli dice: Non mi sento più bene come una volta. Dorse starò invecchiando, dormo poco, forse perchè sono più nervoso; dormo troppo tutto il giorno; forse sarò affaticato; ho rapporti sessuali poco soddisfacenti; forse sarò stressato, ingrasso nonostante mangi poco; forse faccio una vita sedentaria”. Ebbene, molto spesso  questi soggetti hanno una riduzione funzionale della Tiroide o una esagerata funzionalità sempre della Tiroide, oppure una ridotta funzione  dei testicoli o ovariche..ecco, un’alterazione  della funzionalità  del rapporto Insulina-Grasso; tutte piccole cose che modificano quella che noi medici chiamiamo “Ipofunzione ghiandolare latente”. Un  poco poco, continuo tutti i giorni che fa si che individui della nostra era sono un po’ troppo grassi, astenici, un po’ poco attivi nelle relazioni sociali, specie con l’altro sesso, un po’ roppo nervosi, e affaticati. Ebbene, tutte queste condizioni, spesso denunciano una disfunzione ghiandolare.

L’Aspartame ?…..

Dolcificanti nel caffè: meglio dello zucchero?

Questo dolcificante che viene utilizzato oramai in più di 6 mila prodotti alimentari. I maggiori consumatori sono le donne che desiderano dimagrire, il soggetto col diabete, ragazzi.

Ma consumare i vari prodotti che lo contengono, significa perdere peso corporeo ? Direi il contrario….., ma combina anche altri pasticci.

La Tiroide non ha bisogno soltanto del farmaco, ma anche del cibo che gradisce di più.

Mattino Live 20.07.2020 - La Tiroide - Rai Radio Live - RaiPlay RadioTiroide e Vitamina D - Alessandro Marugo

Credo non esista persona che non conosca la Tiroide. Questa piccola ghiandola a forma di farfalla situata alla base del collo. Ha una funzione fondamentale per regolare il metabolismo; cioè a dire, per Produrre energia e calore, seconda delle necessità vitali. Se la persona deve “Agire” essa attiva la sua attività metabolica, perchè possiamo affrontare dei compiti. Allo stesso tempo, riduce l’attività metabolica,  quando dobbiamo resistere a delle avversità; nel senso, per evitare spreco di energie.

Tutte le più importanti attività del nostro organismo, vanno avanti sotto la sua speciale “regia”; ad esempio, l’attività del nostro cuore, la nostra temperatura corporea, il metabolismo delle ossa, il sistema neuroendocrino, la crescita…sono dirette da sostanze speciali, che sono gli Ormoni prodotti dalla Tiroide.

La grande maggioranza oggi è affetta da disfunzioni latenti di questa ghiandola con una o più di una carenza di nutrienti, senza per questo, che debba esserci una patologia evidente alla Tiroide.

A queste disfunzioni di sovente si aggiungono  altre situazioni che peggiorano  il problema. Vi sono evidenti situazioni di Ipotiroidismo sub-clinico non curato che fanno aumentare il rischio di sviluppare patologie  cardiache, aterosclerosi, infertilità, aborti spontanei, disturbi alle articolazioni e anche che influenzano sull’umore.

E allora, ecco che, fermo restando l’obbligo- nel caso di Ipotiroidismo – della pillola “L-Tiroxina ” non va sottovalutata l’alimentazione, che di certo non sarà la panacea ma indubbiamente è una importante strategia per la prevenzione: anche per coloro che sono state sottoposte a “Tiroidectomia””. Col giusto cibo, è possibile rimediare alle carenze e contrastare l’infiammazione che accompagnano i tipici disturbi alla Tiroide.

In molti casi un regime alimentare ben scelto può anche portare a remissione del quadro clinico. Tengo a fare una chiara precisazione, e cioè, che questo non deve spingere a rinunciare a tutte le indagini che richiede il caso.

Come ogni organo, anche la Tiroide necessita di micronutrienti ben specifici al fine di potere esercitare in modo corretto  le sue funzioni.

Mi rivolgo a colei o colui; sottolineo colei, perchè le patologie alla Tiroide “prediligono il sesso femminile”, che dovesse sospettare di avere un malfunzionamento  della Tiroide deve, obbligatoriamente seguire l’iter  programmato dallo specialista endocrinologo il quale dispone  gli esami completi degli Ormoni tiroidei. In parallelo a questo atteggiamento, è buona prassi pensare a qualche esame dei micronutrienti, quali lo IODIO, il SELENIO, il FERRO; VITAMINA  D e K. Questi dati consentono di scegliere in modo preciso gli alimenti che ne sono ricchi e di potersi sostenere, se necessario, con integratori.

E’ un dato ben studiato. Il sesso maschile ha una incidenza maggiore di contrarre il contagio rispetto alla donna.

Nessuna descrizione della foto disponibile.
Mi è stato chiesto.
Numeri alla mano, pare che il Virus ha soltanto “sfiorato” il gentil sesso. Se si esaminano bene le cartelle cliniche si osserva chiaro che tra i malati gravi e quelli deceduti le donne sono parecchio di meno degli uomini. Non solo, ma così come le donne anche i bambini hanno meno probabilità di esiti fatali qualora dovessero ammalarsi di Covid-19.
Il rapporto uomo donna è approssimativamente di 2,9-1,7 percentuale, cioè a dire, che il 2,9% di uomini muore rispetto all’1,7% di donne.
Quindi, esiste una considerevole difefrenza, ed è questa differenza che è diventata oggetto di studio da parte di ricercatori, e che potrebbe portare a riconoscere più cause di ordine funzionale ma anche comportamentale.
La donna, di solito, rispetto all’uomo è più attenta al suo stato generale di salute oltre che al suo peso; e questo ci offre a considerare che non è un caso che molti pazienti di sesso maschile in regime di ricovero ospedliero sono di obesità media e talora anche grave.
Adesso tentiamo di osservare l’interazione virus-ospite. Vediamo che donne e bambini hanno poche possibilità di venire infettati oppure che il loro sistema Immunitario presenta risorse considerevoli.
Circa l’interazione Virus-Ospite studi autorevoli hanno riconosciuto che i nuovi virus, dal momento che il sistema Immunitario non li Ri-conoscono, appunto perchè nuovi.
Come ci riportano i “bollettini” a volte si sente dire di tamponi fatti su qualche bambino, addirittura di età neonatale talvolta ma che non sviluppano nessuna malattia o se presentano qualche sintomo, la risoluzione è pressochè immediata.
Lo stesso dicasi per la donna, per cui i motivi degli esiti diversi negli uomini va ricercata nella capacità che si esplicano subito dopo l’infezione oltre a fattori comportamentali.
Lo sanno tutti che il sistema Immunitario della donna è assai più efficiente che nell’uomo, e questo è dimostrato dalla migliore risposta anticorpale che si ottiene in seguito alla vaccinazione influenzale. Questo è uno dei motivi per cui nella donna, a motivo non di rado di una risposta esagerata del suo sistema Immunitario, sviluppa più facilmente patologie autoimmuni

La Biodiversità…

La biodiversità entra negli investimenti sostenibili e responsabili - Etica  Sgr

Con questo termine, si intende significare la diversità genetica, tassonica ed ecologica in tutti i numerosi spazi e in tutti i tempi. Questo per dire, che non esiste biodiversità  solo delle piante e solo degli animali…ma anche dei microrganismi; quindi, anche la “biodiversità” dei Virus.

Ogni qualvolta che migrano, o che vengono migrati, animali o piante, questi portano con sè anche il loro patrimonio di  microrganismi, alcuni dei quali sono anche patogeni, cioè, in grado di causare malattie nei loro ospiti.

Ade esempio. Verso la seconda metà del 1500, nella nostra vecchia e cara Europa partirono in direzione America navi cariche di  Esploratori, o avventurieri che avevano con sè spade, archibugi e una nutrita serie di Virus. E’ pur vero che Hernàn Cortès ; nobile condottiero spagnolo e la sua soldataglia trucidarono il governo degli Aztechi  appena subito dopo il loro arrivo mentre erano ospiti di Montezuma; sovrano Azteco, ma la stragrande maggioranza degli indigeni americani  venne decimata nel decenni e secoli successivi a causa della grande epidemia del  Vaiolo e di altri virus, contro i quali non possedevano anticorpi.

Altro esempio interessante è quello del Cimurro del cane, un virus che si trasmette dai cani domestici ai  canidi selvatici, come le iene e licaoni ( questi, da tempo estinti ). Da loro ad altre specie provocarono una serie di epidemie concatenate. Il Cimurro, oggi, è una minaccia globale per molti carnivori selvatici che vivono sulla terra, a motivo che l’uomo, sempre l’uomo, ha violato continuamente e senza consapevolezza, gli Habitat selvatici.  E così, che il cimurro  del  cane è passato ai “Procioni”, ai “panda rossi”, agli orsi neri, ai furetti, ai visoni, agli Zibetti e  addirittura ai leoni e alle tigri, che si infettano mangiando animali a loro volta infetti.

Ebbene, se non fosse per l’uomo, ogni ecosistema ospiterebbe i patogeni che può gestire. E questo, in condizioni naturali, è perfettamente accettabile : i continenti si sono separati centinaia di milioni di anni fa, creando ambienti che la  natura non prevede entrino in contatto se non in modo “controllato”; cioè a dire, attraverso la migrazione di determinate specie animali. La natura accetta il cambiamento, si adatta al nuovo, ma nei tempi che le sono propri, e che sono ben diversi da quelli cui l’uomo si è abituato.

 

Le Pandemie influenzali si verificano con cadenza regolare

Il precedente: come andò con l'epidemia di influenza spagnola

Queste tipologie di Pandemie sono state studiate molto bene e sappiamo, ormai, che queste si verificano con una cadenza abbastanza regolare; solitamente  intervallate dagli undici ai quarant’anni.

Dopo quarant’anni, per questo  siamo abbastanza preparati ad affrontarle, grazie, appunto all’esperienza maturata dalle Pandemie influenzali degli anni precedenti. Dalla nostra abbiamo farmaci che funzionano e vaccini efficaci. Epperò le Pandemie non sono causate soltanto da Virus influenzali, come sappiamo bene, anche altri virus possono essere responsabili di epidemie su larga scala. I Coronavirus, per esempio, appartengono a una famiglia diversa; non sono virus  che si riproducono sessualmente, ma come i Virus dell’Influenza arrivano da serbatoi animali e sono capaci di fare il salto di specie e anche di scatenare una pandemia.