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Hihihihihihi
i Coatti delle vie del mondo.
Evviva la brava gente,che scrive di meno e lavora con forza fisica e vive di realtà.
Io credo in 2 importanti realtà
l’Altissimo e la Giustizia!!
Alcune persone cadranno, il che può essere molto scomodo.
Ci saranno sconvolgimenti.
Ti ritroverai a non voler ascoltare la negatività dei tuoi amici, familiari o colleghi. Le cose cambieranno; GRANDE TEMPO.
Questo è normale e fa parte della compensazione.
Pensa a un bruco prima che si trasformi in una farfalla. Attraversa questo periodo davvero terribile e scomodo in cui si sta disintegrando in modo da poter poi emergere come qualcosa di completamente diverso.
La trasformazione arriva con il disagio e tutto il bene risiede proprio al di fuori della tua zona di comfort.
HAHAHAHA
Recentemente mi è stato chiesto quale fosse il mio punto di forza. Senza esitazione ho risposto “scrivere”. Non c’è nessun altro metodo di espressione in cui io sia più me stessa. Saremo in grado di discutere la qualità dei miei testi (ciao, sindrome dell’impostore, ti guardo). Me ne vergogno un sacco di me stessa. Evito di essere troppo perché se non so che non pubblicherei mai nulla e finirò per schierarmi tra correzioni eterne. Inoltre, al contrario, nel corso del tempo ho letto alcuni vecchi e sono rimasta sorpresa che quelle parole sono uscite da me.
Non è questo l’importante. È la liberazione che sento ogni volta che i miei pensieri prendono la carta bianca. Nelle mie situazioni più difficili scrivere a me mi ha aiutato a sopravvivere. Non sarebbe niente se non avessi questa possibilità. Senza questa valvola, senza il diario pubblico non sarei chi sono. Tra le chiavi che incontro, mi conosco e mi spiego. È il modo migliore che ho trovato per ordinare me stessa. Trovo difficile considerarmi una scrittrice, eppure scrivere fa parte della mia vita.
Mille motivi per svegliarsi, tanti altri per dormire, anche se tutto sembra incredibile da qui alla fine sarà pura realtà, siamo in grado di metterci alla prova, è un bel sviluppo e solo per rendersi conto di quanto possiamo essere utili… è strano, ma da questa mattina che non ha avuto un appuntamento, ero seduta sul bordo del letto come un nuovo risveglio, ma in realtà ero in piedi accanto a lui tutta la notte, non stavo sprecando il mio tempo, ma vivere, non ha nulla a che fare con il tragico, era come tante altre notti: represse, afflitte, doloranti… Insistere!!! Non è tragico, non lo è!
Sul retro del
mio destriero moderno, seguo la strada del passato,
trovando centinaia di scompiglio,
dietro i bei tempi che li nascondono. Per qualche ragione
mi chiamano “la macchina del tempo”, e non è vana, che mentre
altri modellano il passato…
Lo incavo quasi con precisione.
Che siamo tutti la somma di ieri ora, non negare, sentire dispetto o tormento, se hai rettificato, imparato e andato avanti, è un pagamento che vale la pena fare.
E io sono la macchina del tempo, perché il mio passato è la mia storia intrecciata con gli altri, una grande epopea in cui ognuno svolge il proprio ruolo, ed è per questo che non ho rancore.
