La compassione non riguarda semplicemente la cura delle ferite. La compassione per Dio è un amore che viene direttamente dal cuore, non esiste un limite. Non si tratta di rispondere a un comandamento, ma di far entrare all'interno del nostro cuore, Colui che per primo ha compassione di noi.
Sarà possibile amare Dio e il prossimo, in forza dell'amore ricevuto da Dio, perché Egli dilata il nostro cuore, gli dà pienezza.
Nel curare le ferite degli altri, Dio si prenderà cura delle nostre, poiché l'amore che procede dal Padre si comunica ai suoi figli. Lui sa che a volte le ferite dello Spirito, sono più grandi di quelle del corpo, allora le avvolge con le fasce della Sua misericordia, le unge con l'olio della Grazia e vi versa il vino della consolazione.
Chiediamo al Signore di lasciarci curare dalla Sua compassione, di abbandonarci alle Sue mani che toccano ogni nostra ferita per amarla, e se anche le cicatrici rimarranno, sarà segno di un amore ricevuto chiamato ad essere donato. Saranno ferite le cui cicatrici hanno visto il Volto del Risorto.