Buio e così. Non vedi niente tanto quanto provi.

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Buio e così. Non vedi niente tanto quanto provi. E poi, all’improvviso, un orrore di ombre e sagome appena delineate inizia a emergere di fronte a te. E lentamente ti svegli e ti rendi conto di essere sveglio, su un palco. Siediti su una sedia. E di fronte a te, come in qualsiasi vero teatro, ci sono sedie. E oggi, quando ti svegli e non sai bene cosa sta succedendo, tutte quelle sedie sono piene.

Sei solo, su una sedia su cui dovresti fidarti di sostenere il tuo peso, su un palco. Un riflettore si illumina di fronte a te e la sua luce gialla entra nei tuoi occhi. Sudi e ti alzi e corri. Solo tu sai, in qualche modo, non ti è permesso farlo. Siediti sulla sedia e guarda le persone davanti a te e chiediti perché ci sei. Cosa hai fatto per meritare questo? Alla tua destra, qualcuno starnutisce e non puoi fare a meno di odiare “Salute!” La stanza ride e inizi a sentirti meglio.

Vedi tutte quelle persone che sono curiose di te e si chiedono cosa dovresti fare. Parlare con loro? Stare seduto lì e aspettare che, come loro, accada qualcosa? Qualcuno tossisce e allontana le tue fantasticherie. E come un piccolo attacco di panico. Hai il mondo in piedi, da solo. E hai paura di questa idea, ma sei felice allo stesso modo. In pochi secondi vivrai ondate di coraggio, pigrizia e follia.

Impazzisci, forse. Perché altrimenti non ti rendi conto di cosa sarebbe potuta essere alzarti e salutarli. Dì il tuo nome e vedi ai loro occhi la gioia per l’inizio di un evento che aspettavano da molto tempo. La stanza ti applaude e mantiene le tue parole per te, per alcuni istanti, rispettando la loro gioia o forse prolungando il tuo benessere.

E senti che da questo giorno in poi avrai il coraggio di fare le cose, avrai il coraggio di parlare con le persone, avrai il coraggio di esprimere la tua opinione.

Complimenti! Ti sei appena alzato e la tua vita ti sarà sempre grata.

Troppe persone scelgono di vivere al piano di sotto. E tu, oggi, sei fuggito dai loro ranghi e hai unito le persone che guardano la vita nei loro occhi e metti alla prova le loro forze.

Ho scritto questo testo per tutte quelle persone che mi scrivono cercando di chiedermi di dirgli come farlo. Per loro, la verità è che non ho idea di cosa dire. Non andare oltre a pensarci. Andiamo avanti. Vai avanti nella vita quando ti rendi conto che la sua vita ti passerà comunque, che tu lo voglia o no. E poi, se rimani fermo, ti siedi semplicemente sul sedile sopra, con tutta quella stanza che ti fissa, provando, a sua volta, tutti i gradi di confronto della parola “doloroso”.

Buio e così. Non vedi niente tanto quanto provi.ultima modifica: 2020-03-12T17:24:55+01:00da UNICAMENTEROMANA
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