Viaggio al centro della terra

Ogni viaggio è un’avventura.

È come aprire un libro nuovo, pieno di pagine che attendono di essere sfogliate, lette, vissute: ogni tappa un capitolo diverso, con paesaggi che dipingono storie uniche, popoli e persone con esperienze straordinarie.
Le strade diventano il nostro percorso di crescita, e, forse, anche la nostra migliore via d’uscita. Non importa se si attraversano confini internazionali o si esplorano i luoghi più nascosti di una città vicina, quello che importa è lasciarsi andare.

Le conversazioni con gli sconosciuti sono connessioni necessarie, i panorami sconosciuti si trasformano in ricordi indelebili.

Il viaggio è un abbraccio alla diversità, un’opportunità fantastica.
Il viaggio ci regala il senso di appartenenza a un mondo vasto e affascinante.

 

Quale tra queste mete dovrei scegliere per il mio prossimo viaggio?

  1. Cipro
  2. Dubai
  3. Doha
  4. Siviglia, Cordova, Granada, Malaga (… un pò tirata, lo so. Potrei saltare Malaga)
  5. Sarajevo
  6. Sofia

P.s. il viaggio vorrei farlo la prossima primavera e avrò a disposizione solo 7 giorni 🙂

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Senti come piove

“La verità è che c’è stato un tempo in cui le parole scorrevano nelle mie vene.

Anche se non sapevo quanto amore contenessero.

Rileggerle è depravazione. Maniacale ripercorrere di strade che non esistono più.

Non le stesse curve, né gli stessi rami da sfiorare.

Lieve traccia del passaggio di qualcuno (ero io) che doveva fermarsi ed è andato oltre. Che doveva andare oltre e si è fermato.

Stavo, ancora una volta, per cancellare ogni cosa. Invece l’ho solo nascosta.

Perché ho capito che ciò che ho scritto, non detto, scritto, aveva più sangue e pelle e capelli e occhi e respiro di quanto adesso è qui seduto a guardare il cursore.

La metamorfosi è una delle chiavi.

Che non apre nessuna porta, finché non è completa.

Posso rimpiangere di non aver colto fiori che allora mi crescevano sotto gli occhi?

Non mi rispondo.

Adesso sento quella lieve vertigine del ritrovarsi, ancora una volta. Stentare il riconoscimento.

Io?

Io, quella?

E dirmi di sì fa paura, rispondermi no è morire.

Ancora.”

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