E sono tre. Ormai Valentina Nappi sembra avercela particolarmente con le donne. Prima ha difeso il figlio di Beppe Grillo, sostenendo che quando una ragazza è ubriaca è difficile stabilire se il rapporto sessuale è consenziente o meno. Poi ha infierito contro le femministe dicendo loro di ringraziare gli uomini per tutto quello che hanno costruito. Adesso se le prende con quante sventolano continuamente e, arbitrariamente, la piaga del femminicidio. Lo ha fatto ancora una volta sul suo profilo social con parole graffianti: “Siete ridicole. La probabilità di morire di femminicidio in Italia in un anno è grosso modo dello stesso ordine di grandezza di quella di morire in un paio di incidenti aerei. La probabilità in un anno di essere ingiustamente condannati per delitti gravi in Italia è assai maggiore. I numeri dovrebbero dirci di cosa preoccuparci veramente”. Interessante il secondo punto: la probabilità di essere ingiustamente condannati in Italia è molto maggiore di essere uccisi da mariti e fidanzati. Solo che del secondo punto nessuno si interessa, mentre sembra che in Italia si interessino tutti delle donne assassinate. In realtà i problemi di cui preoccuparci sono davvero tanti. Non c’è solo il femminicidio. Ci sono anche i millemilioni di morti sul lavoro, gli omicidi stradali, gli infanticidi, le vittime della micro e macro delinquenza e tutto il corollario di annunci funebri che riempiono ogni giorno la cronaca nera. Ma in Italia sembra che esista solo la violenza sulle donne e tutti gli altri vivano in una botte di ferro. Ecco allora la frecciata della Nappi: “Siete ridicole”.