L'Osservatore Anonimo

I dubbi di Giuliano Ferrara sulla ragazza violentata


I processi si fanno nei tribunali e non sui media o sui social network. Eppure la vicenda della ragazza che sarebbe stata stuprata dal figlio di Grillo sta alimentando troppe condanne da parte dell'opinione pubblica, che danno per scontato che il giovane sia colpevole, malgrado non esistano prove schiaccianti ma solo una denuncia della ragazza e qualche indizio. Questo sta avvenendo non tanto per una difesa della presunta vittima che, essendo donna, debba per forza di cose essere innocente. Ma da un'antipatia politica verso il papà di Grillo. In altre parole, tutti coloro che puntano il dito contro Ciro Grillo sono per la maggior parte dei casi soggetti ostili ai Cinque Stelle. Questo inevitabilmente offusca il giudizio e dà luogo ai pregiudizi. Chi invece non si fa trascinare dai pregiudizi è il giornalista Giuliano Ferrara che sul suo profilo social alza qualche dubbio sulla studentessa:  "Posso affacciare il dubbio che la ragazza di Porto Cervo si sia pentita di una notte di follia sessuale e abbia ritirato il consenso per sgombrare da un incubo la sua coscienza fragile femminile? O sono uno porco stupratore grillino pure io?". Ferrara, come altri che sono rimasti con i piedi per terra, non assolve il giovane Grillo, ma solleva un'ipotesi che non è propriamente campata in aria. Non esclude infatti che la ragazza, ubriaca come erano ubriachi i suoi amici, tra cui appunto Grillo, abbia perso i freni inibitori e si sia lasciata andare a una notte sfrenata per poi pentirsi una volta tornata in sé e aver deciso di sporgere denuncia per salvaguardare la sua coscienza e la sua reputazione. E' un'ipotesi come le tante. Certo. Ma è un'ipotesi che non va scartata e che fortunatamente non potrà essere cestinata dall'opinione pubblica quanto piuttosto da una corte di giustizia che deciderà se a quella festa si sia davvero consumato uno stupro o una ragazzata collettiva finita in malo modo.