L'Osservatore Anonimo

Lo scudetto dell'Inter e la profezia dei virologi


Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive, è sicuro: tra quattro o sei settimane a Milano ci sarà un'esplosione di decessi causati dal Covid. Il motivo? I festeggiamenti dei tifosi interisti per la conquista dello scudetto della loro squadra. Trentamila sciagurati che si sono riversati per le strade uno accanto all'altro, uno sopra l'altro, senza distanziamento sociale e molti anche senza mascherina. Un invito a nozze per il Covid che sta ancora circolando tra noi e che non aspetta altro per seminare nuovi lutti. Lo afferma anche Massimo Andreoni: Che in quell’assembramento ci sia stato un’ulteriore diffusione del virus, è cosa certa. Potremmo iniziare a vedere un incremento dei casi tra 2-3 settimane. I casi più gravi li vedremo tra 4-5 settimane e gli eventuali decessi tra 4-6 settimane. Questo è il tempo che ci vorrà per capire quello che realmente è accaduto”. Parole che non lasciano spazio a malitesi: i festeggiamenti per lo scudetto dell'Inter tra un mese o poco più potranno costare parecchie vite umane. A dirlo sono anche i virologi Massimo Galli a Fabrizio Pregliasco, che sono rimasti senza parole nel vedere quella gigantesca calca di persone festanti che si sono comportate come se il virus non esistesse. Molte delle quali potrebbero pagare a caro prezzo questa incomprensibile leggerezza. Come dice lo stesso Andreoni: “Abbracciarsi, urlare, cantare e via dicendo sono tutti sistemi validi per far esplodere il virus, visto che si è parlato di bomba biologica”. Già, una bomba biologica che tra qualche settimana potrebbe esplodere nei cieli di Milano, affollando gli ospedali di incoscienti e menefreghisti che hanno sfidato il Covid credendosi invincibili e che tra qualche settimana potranno trovarsi a lottare tra la vita e la morte. La speranza è che questo non accadrà, ma se dovesse accadere sarà inutile poi incolpare il destino, perché ognuno è responsabile delle scelte che compie. E la scelta di festeggiare in quel modo uno scudetto era un qualcosa che si poteva anche evitare.