L'Osservatore Anonimo

Mattanza infinita


La violenza contro le donne non è un problema solo italiano, ma investe il mondo intero. E i colpevoli sono quasi sempre mariti, fidanzati o conviventi. Quella che arriva dalla Francia è un'altra di quelle storie che sembrano uscite da un film drammatico. Un uomo di 44 ha ucciso la moglie 31enne ferendola prima a colpi di fucile e poi bruciandola viva, perché non accettava la separazione. Tutto è successo in una manciata di minuti. L'uomo, accecato dalla gelosia, ha inseguito la donna per strada, sparandole due volte alle gambe. Lei è stramazzata al suolo e il marito-killer, non contento del gesto, ha completato l'opera: ha cosparso di benzina il corpo ancora vivo della moglie e le ha dato fuoco. La giovane, madre di tre figli, è morta in ospedale, mentre l'uomo è stato arrestato. Addosso aveva un arsenale: un fucile, una pistola e una cintura equipaggiata con cartucce. Un Rambo in azione, quindi, uno di quegli uomini che non si rassegnano alla separazione e che reagiscono nei modi più violenti possibili, rendendosi protagonisti di una mattanza che va avanti da anni. La Francia, infatti, è uno dei Paesi più pericolosi per le donne. Nel 2019, per esempio, furono uccise centoquarantasei donne, sempre per opera di coniugi o fidanzati. Una mattanza che non si può fermare inasprendo le pene o intensificando i controlli. Perché queste tragedie non le puoi prevenire. E anche se arresti i colpevoli, l'obiettivo finale, eliminare la partner, l'hanno comunque raggiunto.