L'Osservatore Anonimo

Caso Grillo, "l'illuminante" rivelazione dell'istruttrice


I media fanno di tutto per gettare fango sui loro avversari politici, ma spesso finiscono nel ridicolo. Il quotidiano de Il Giornale ha fatto qualcosa di simile. Ha riportato l'intervista fatta a Francesca, l'istruttrice di kitsurf di Silvia, la ragazza che dice di essere stata violentata da Ciro Grillo. Ti aspetti rivelazioni bomba e invece esce una sorta di articolo di gossip terra terra. Francesca racconta ciò che ricorda dopo aver incontrato Silvia la mattina dopo il presunto stupro. "Quel giorno era arrivata in semi-hangover, non proprio al massimo della lucidità, diciamo così. Mi è sembrata stonata, di quelle ragazze che arrivano stanche a fare la lezione, di sicuro non lucida, appunto". E certo che non era lucida. Se ti rechi in un luogo di vacanza, ti ubriachi e fai le ore piccole, è normale che il giorno dopo arrivi a una lezione di kitsurf che non sei lucida. A questo punto ti aspetti uno scoop, invece Francesca riferisce che la ragazza non le racconta nulla sulla serata. "Ricordo che mi aveva parlato del taxi preso per andare in Costa Smeralda e che ho pensato alle sue disponibilità economiche perché non tante si spostano in taxi", fa sapere. Silvia si limita solo a dire di aver "bevuto parecchio". Ha bevuto parecchio. Però. Come se questo deponesse a favore della ragazza contro lo stupro che avrebbe subito. Non solo, ma le condizioni della ragazza non erano in linea con lo stile di vita che si richiede per una lezione di kitesurf: "Era stonata", rivela l'istruttrice, svelando così quanto fosse poco seria la ragazza. Anzi, ci sarebbe un particolare che Francesca ricorda nitidamente: "Se non ricordo male non ce l'ha fatta a finirla, ma non ne sono certa". Il massimo della contraddizione. L'istruttrice ricorda nitidamente. Nitidamente? "Se non ricordo male... ma non ne sono certa". Ma l'autore di questo pezzo rilegge quello che scrive? Se questo era il modo di gettare fango su Grillo, mi sa che è riuscito a gettare fango solo sulla testata giornalistica, facendo capire ai lettori che, pur di affossare un nemico, i media si attaccano pure a chi dice di ricordare nitidamente anche se poi non è certo di ricordare.