L'Osservatore Anonimo

La moderazione dei blog tra tutela e censura


Sono tantissimi gli autori che mettono la moderazione ai commenti nei loro blog. Li capisco, perché l'ho fatto pure io. Ciò è fastidioso, lo so, ma spesso serve per prevenire incursioni indesiderate, commenti offensivi, turpiloqui volgari, riferimenti diffamatori. Tutte manifestazioni di incivile convivenza che possono costare pure il ban di un blog. C'è però un altro motivo meno nobile per cui si moderano i commenti: ed è al censura. Ovvero la cancellazione di tutti quei pensieri e di quelle opinioni che non sono in linea con le convinzioni dell'autore. Nel primo caso la moderazione è utile; nel secondo è un vero e proprio imbavagliamento. Un blogger quando pubblica un post deve capire che non tutti saranno d'accordo con quanto pubblica. Troverà sempre dei contraddittori. Non può pretendere che tutti la pensino allo stesso modo. Sarebbe dittatura del pensiero. Un blog è un luogo improntato sul confronto ma anche sulle polemiche. Se dici che uno più uno fa tre e io di dico che uno più uno fa due, il commento finisce per non essere pubblicato perché mi sono permesso di contraddire l'onniscienza dell'autore. Un commento può mettere in seria difficoltà un blogger, smascherando la sua presunzione, la sua ignoranza, la sua millanteria. Sarebbe una figuraccia per l'autore. Non è raro infatti che un blogger possa ricevere un commento che gli crei problemi di immagine e di reputazione. Allora la cosa si risolve cestinando la risposta. Questo è sicuramente il modo più scorretto per limitare la libertà e la spontaneità espressiva di chi segue un blog. Mi capita spesso di  leggere post che non condivido per nulla e vedere il mio commento finire nella spazzatura. E' proprio un controsenso aprire un blog e poi pretendere che tutti ti osannino nell'alto dei cieli anche se hai appena detto la più colossale stronzata che la storia del web abbia mai conosciuto. La mia domanda è tanto semplice quanto scontata: "Mi spiegate qual è la motivazione principale che vi spinge a moderare il blog? La possibilità di evitare commenti non propriamente da Accademia della Crusca o piuttosto la volontà di tappare la bocca a chi non la pensa come voi?".