Gli ospiti dell’Albergo a Zero Stelle ringraziano

Swann non aveva torto dunque nel credere che la frase della sonata esistesse realmente. Senza dubbio, umana sotto questo punto di vista, essa apparteneva tuttavia ad un ordine di creature soprannaturali e da noi non vedute mai, ma ciò malgrado ravvisate con rapimento quando un esploratore dell’invisibile giunga ad adescarne una, e dal mondo divino a lui accessibile la porti a brillare per qualche attimo al di sopra del nostro.

Marcel Proust, La strada di Swann

Gli ospiti dell’Albergo a Zero Stelle sono grati agli esploratori dell’invisibile perché ogni lampo divino è un sollievo per lo stato di apnea cui sono costretti. E benché funamboli su un vangelo rimasticato nell’ottica di un oltraggio di cui non hanno colpa e che li ha resi reverenti all’indifferenza, un cielo misericordioso che pur si dissolve in fantasmagorie è sempre il benvenuto.

Relax’ said the night man,
‘We are programmed to receive.
You can check out any time you like,
But you can never leave!’

Gli ospiti dell’Albergo a Zero Stelle ringrazianoultima modifica: 2019-07-16T15:03:04+02:00da karel_A

8 pensieri su “Gli ospiti dell’Albergo a Zero Stelle ringraziano

  1. Grazie per avermi fatto ricordare che è tempo di riprendere in mano Proust
    Grazie per avermi fatto riascoltare gli Eagles che a questo punto sono come le madeleine .. e tutto avrei pensato ma non che potessero rappresentare questo.

      • Mi rapiva completamente ..ho smesso di leggerlo tempo fa, perchè mi faceva troppo male, mi feriva troppo ,mi turbava troppo.. in definitiva mi dava troppo piacere , poi mi sono disperso nelle solite cose , gli stessi errori di tutti. Forse adesso che di errori ne ho fatti quasi a iosa , magari torno al piacere.
        Scusami lo svolazzo mentale. Bello quello che scrivi. Grazie

  2. “mi faceva troppo male”; nel mio caso si trattò di un dolore squisito, indimenticabile. Grazie a te per aver letto le mie cose.

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