Italia .. amore mio

Nel periodo della quarantena non è inusuale ricevere, tramite i social, video in cui si decanta la meravigliosa Italia, elencandone le numerose bellezze e creazioni.

Abbiamo una storia straordinaria, un passato forse ingombrante per ciò che siamo diventati.

Siamo indubbiamente un popolo pieno di contraddizioni. Cultura, cucina, moda, patrimonio naturale ed artistico si contrappongono a svogliatezza, indisciplina, burocrazia e corruzione.

Ed è così che ci spacchiamo. Chi si vergogna di essere italiano, detesta il governo e la sua inefficienza amministrativa e chi non vorrebbe essere nato in nessun’altra parte del mondo perché considera questa nazione la migliore possibile.

Eppure la corruzione esisteva già durante l’impero romano, creatore di meraviglie che ancora oggi ammiriamo.

Siamo un popolo di furbetti, ma se fossimo inquadrati non saremmo stati così creativi.

Siamo avidi ed egoisti ma quando veniamo chiamati, dimostriamo di avere cuore immenso.

Siamo geniali ed ingegnosi in tutti i campi, truffe ed imbrogli compresi.

Siamo odiati ed amati dal resto del mondo.

Siamo tutto ed il contrario di tutto. Siamo meravigliosamente italiani.

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Sorpresa!

Ci sono persone che sanno stupirti. Ne conosco una in particolare. Un amico orgoglioso e testardo che, al momento opportuno, sa rivelarsi una sorpresa.

L’ultima è stata ripresentandosi dopo anni di assenza dovuta ad una lite piuttosto importante.

“Un saluto”. Questo è stato il lapidario messaggio su whatsapp che ho ricevuto un paio di giorni fa. Ho sgranato gli occhi collegando il messaggio al nome del suo mittente e … ho sorriso. Per una volta ancora è riuscito a sbalordirmi entrando a gamba tesa in una giornata come tante, vissuta in questo periodo di emergenza.

Non avrei mai potuto non rispondere al messaggio e confesso di avergli  dimostrato anche una piacevole gioia nel ritrovarlo.

Abitualmente diamo per scontate le persone che conosciamo, perché  le consideriamo un riflesso di noi stessi, incapaci spesso di stupire a nostra volta.

Siamo sommersi dai carpe diem, cogli l’attimo, vivi la tua esistenza intensamente; conveniamo che la vita sia una sola e non deve essere sprecata ma goduta sino a succhiarne il midollo della stessa (cit.), ma poi, in un momento di distrazione, torniamo a vivere la nostra quotidianità, trascurando l’inesorabile trascorre del tempo.

Ed è qui che arrivano queste persone, straordinarie nel loro gesto, che ti riaprono un mondo dove torni a pensare a chi ti è lontano in quel momento, a coloro che credevi fondamentali nella tua vita ma che il tempo  ha portato via.

Ed è qui che finalmente impari a respirare a pieni polmoni quel teorico “carpe diem” trasformandolo in pratico … finché non tornerà a sopire nella routine del proprio quotidiano.