Lei

La DONNA capì che nulla era cambiato dentro di lei. Era stata travolta, stravolta dagli eventi, ma tutti stava li dentro lei. Non amava la pubblicità. Non amava farsi pubblicità. Ma era li, come se si vedesse in tutti i cartelloni pubblicitari, per strada, in auto, nel treno. Come fosse lei, ma nessuno lo sapeva.
Era bello che nessuno sapesse. Con la sua passione e la sua nuova macchina fotografica appena c’era occasione fotografafa ogni particolare: che era una montagna o una foglia delle mille piantine che coltivava giornalmente, tutto accendeva le sue idee. Del resto era una sua passione.
Come la sua bellezza. La bellezza della DONNA, stava li, immutata nel tempo.
Ma su quello la DONNA non voleva pubblicità. Amava quei momenti, quei particolari che raffigurarava solo lei.
Una cena veloce, un attimo veloce e lei rubava un attimo. Calze paricolari, uno spacco della gonna, un particolare delle calze che si vedevano un attimino… ogni aspetto della DONNA meritava … lo smalto, le sue mani, labbra, capelli … Si sedava e se il vestito rimaneva un po’ all’insù … Le calze, il pizzo, il nero, pant, pantaloncini.. la pelle..
Magari l’attendevano, ma lei un attimo lo voleva per se: voleva rubare quel momento, tutti attendvano per la pizza ma lei non perdeva occasione per uno scatto particolare.
Una scollatura degna di vetrine pubblicitarie o giornali … ma lei era cosi. Non amava la pubblicità.
Erano momenti particolare che davano alla DONNA una carica particolare, del resto la sua bellezza era li. Solo per essere ammirata.
Scarpe alte, stivali aderenti… era pronta per uno spot … ma la DONNA amava racchiudere tutto in un attimo.
Quell’attimo aveva un suono.. uno scatto … un rumore che si vedeva… si ammirava … quel sono faceva cosi: KLIK !