Sesto senso e ghiandola pineale

Quale “senso” il terzo occhio puo’ essere usato in vari modi. Apre i nostri sensi agli schemi che ci circondano. Lo usano i veggenti per connettersi e rispondere a delle domande . E’ parte dell’empatia: quando una persona puo’ toccare e sentire le emozioni degli altri. E’ possibile usare il terzo occhio per apprendere come percepire, visualizzare e interpretare l’energia che ci circonda.

Quando vediamo con gli occhi fisici, possiamo vedere attraverso il corpo fisico. Il terzo occhio non è parte del corpo fisico, ma del corpo sottile. Questa la ragione per cui la fisiologia non puo’ credere che esista.Quando il tero occhio è in funzione possiamo entrare in un’altra dimensione e vedere le cose che non sono visibili all’occhio fisico, ma visibili invece a quello sottile.
Nelle Upanishads, l’essere umano è paragonato ad una città con 9 porte: i due occhi, le due orecchie, le due narici, la bocca, l’uretere e l’ano, che portano all’esterno, al mondo sensoriale. Il terzo occhio è la decima porta che porta ai regni interiori che ospitano una miriade di spazi di coscienza.

La funzione della ghiandola pineale è stata tra le ultime ad essere scoperta. Il fatto che si trovi in profondità nel cervello, sembrava indicare la sua importanza. Questo fatto ha concorso nel renderla un mistero , caricarla di mito, superstizione e persino teorie metafisiche sulla funzione che si percepiva essa avesse.

Si crede sia un organo assopito, che puo’ essere risvegliato per consentire una comunicazione telepatica. Ma il corpo umano ha un altro occhio … la cui funzione , che in realtà è la ghiandola pineale.