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La citazione che ho scelto oggi: ^___^

Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali.
I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d’impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l’infelicità reciproca.
Una relazione, specie se d’amore, può andare di pari passo con la felicità, ma mai con la convenienza,
che ne fa qualcosa di superficiale e frustrante, rispetto alla cosa vera che poi ognuno continua invece a desiderare.

Zygmunt Bauman

Accogliere il dolore

Una bambina nel parco Steglitz di Berlino non riesce più a trovare Brigida, la sua bambola di pezza. Un uomo s’imbatte nella piccola paralizzata dal pianto. Non la ignora né la consola, ma fa suo quel dolore, e comincia a raccontarle una storia: Brigida è partita per un viaggio e scriverà regolarmente alla padroncina per raccontarle tutto. Lui è il postino delle bambole e le recapiterà le lettere.

Così i due si incontrano regolarmente al parco, l’uomo legge le storie dei viaggi della bambola aiutando la bambina ad accogliere il dolore, rendendolo sensato.

Lettera dopo lettera la piccola trasforma la perdita in consapevolezza del fatto che Brigida è felice del suo viaggio: e così la lascia andare. L’uomo muore un anno dopo il loro primo incontro, felice di quell’epilogo, si chiamava Franz Kafka. Partendo da questo episodio biografico raccontato da Dora Diamant, ultima fidanzata dello scrittore della «Metamorfosi», Jordi Sierra i Fabra ha scritto un romanzo breve che immagina l’intera storia («Kafka e la bambola viaggiatrice»), facendo emergere che solo il dolore a cui si dà casa, cioè tempo, cura e parole, fa crescere, e il compito è affidato a chi accoglie il sofferente e ne fa proprie le ferite, e così cura nell’altro la sua stessa carne.

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30 NOVEMBRE 2018
ESTERI
Gran Bretagna, bimbo scrive al papà morto, Poste rispondono

 

Missiva di risposta del Royal Mail diventa virale sul web

 

Sembra quasi una piccola favola natalizia la storia che vede protagonista un bimbo scozzese di 7 anni che ha scritto al suo papà, morto nel 2014, un biglietto d’auguri e che ha ricevuto, sorprendentemente, la notifica di avvenuta consegna da parte delle Poste britanniche.

 

Nella comunicazione, Sean Milligan, funzionario della Royal Mail scrive al piccolo Jase che la lettera è stata recapitata in Paradiso, nonostante il viaggio difficile: “E’ stata una dura sfida evitare le stelle ed altri oggetti galattici lungo la strada – vi si legge – ma continuerò a fare del mio meglio per assicurare consegne in Paradiso senza intoppi”.

 

La mamma del bimbo che ha pubblicato su Facebook questa lettera, condivisa 200 mila volte, ha dichiarato:- “Non ci sono parole per descrivere la commozione che Jase ha provato quando ha saputo che il padre aveva ricevuto il suo biglietto”.