La pioggia è sottile e picchietta contro l’impermeabile che mi protegge producendo un fruscio come il gracchiare di una scarica elettrica.
– Chi te lo fa fare? – sembra dire. – Lo sai che non serve a nulla.
Alzo lo sguardo sulla spiaggia e socchiudo gli occhi. La pioggia è fastidiosa, ma non importa. – No – rispondo al vento – I ricordi sono come i muscoli. Vanno nutriti e vanno allenati altrimenti si indeboliscono e si atrofizzano.
Infilo le mani in tasca – Un giorno mi sveglierò e le curve del tuo viso si faranno confuse nella mia mente. Le rughe ai lati della tua bocca quando sorridi spariranno. Le tue dita non cercheranno più le mie. – sospiro. – So che verrà quel giorno, sono stati molto chiari al riguardo, ma fino ad allora verrò a respirare questo vento. – Chiudo gli occhi.
– Anche piangere aiuta. Ed io di lacrime ne ho ancora, lo sai vero? Verrà il giorno che anche quelle cesseranno, ma fino ad allora mi faranno compagnia nelle notti insonni.
– No – ripeto al vento. – Non è ancora ora.
Solo allora te ne sarai andata.
Philip Glass – Metamorphosis: One
Un giorno verrà quel tempo in cui si lascerà tutto anche le lacrime cesseranno ,forse se le porterà davvero via il vento .
Un caro saluto , grazie per esserci.
Rosy
Un inchino
leggermi dentro mentre ti leggo…
Anche l’acqua talvolta riflette come uno specchio.