Mamma, il
mio posto preferito è il tuo abbraccio e non c’è modo: ti vorrò sempre intorno.
Voglio che tu sappia, veda, ascolti e esprima un’opinione.
Ti vorrò in soggiorno, in camera da letto, alla porta e alla finestra.
Mio.
Anche con una voce più forte di quanto avrei dovuto e un tono più aggressivo di quanto consentito, ti amo.
Ti amo nel mio modo storto, incrociato, senza ritmo e pesante.
Ti amo con le parole più pure, se c’è purezza in quel sentimento.
Ti amo per amarmi e per essere te stesso. Per essere. Per te.
Ti amo da dentro, perché è così che mi amavi anche tu.
E so che mi ami.
Mi ama con i capelli sporchi e la sporcizia sotto l’unghia.
Mi ami parlare ad alta voce, parlare a bassa voce e diventare rauco.
E che mi ama da lontano, in silenzio, in silenzio e se ne ha bisogno, mi ama urlando, che lo so.
E poi ti amo di più.
Ti amo perché puoi essere il più sopportabile e necessario degli esseri insopportabili.
Perché combatti e giochi.
Perché sei tu.
TI AMO.
Amore amore amore amore.
Ti chiamo!
Ti aspetto, ti sento, ti chiedo e ti ammiro.
Ti rispetto.
È tanto, è immenso, è infinito ed è meraviglioso.
E fa male, pesa e tutto il resto.
Perché sei mia.
Perché sei una madre;
MIA MADRE.
Ho detto che ti amo?