C’ è tempo

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E’ la storia di Stefano, quarantenne precario e immaturo,  sovrappeso con t-shirt dai colori improbabili che  vive in un paesino di montagna e  di lavoro fa  l’osservatore di arcobaleni. Alla morte del padre, mai conosciuto, scopre di avere un fratellastro tredicenne, Giovanni, elegante in giacca, camica e cravatta  e fin troppo adulto per la sua età. Senza alcuna intenzione di prendersene cura, Stefano parte per Roma e ne accetta la tutela solo per ricevere in cambio un generoso lascito.
Profondamente diversi, i due intraprendono un viaggio in macchina che, fra diffidenze iniziali e improvvise complicità, si colora a ogni tappa strada facendo, scopriranno quanto essere fratelli possa essere sorprendente, proprio come un arcobaleno a due volte sovrapposte.

 

Giovanni: Quand’è che si smette di essere bambini, c’è un giorno in cui capisci che è finita?

Stefano: Per me un giorno ho sentito la voglia e la necessità di prendere un motorino e andarmene!

Giovanni: E come è stato?

Stefano: È stato il giorno più bello della mia vita, ma per te c’è tempo!

E’  una favola dai buoni sentimenti  sin dalle prime inquadrature.

Veltroni  è  “sempre lo stesso, sempre diverso” come recita il titolo della canzone de “Lo Stato Sociale” per i titoli di testa e di coda.
Piacevole la musica , a cominciare proprio da quelle originali di Danilo Rea, di Simona Molinari   ( “Parlami”) e del suo grande amico Lucio Dalla (“Almeno pensami”)
Buona  per noi la fotografia.

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C’ è tempoultima modifica: 2019-03-17T18:23:08+01:00da p0pc0rn