Momenti di trascurabile felicità
Paolo ( Pif ), ingegnere palermitano muore viene investito da un’auto , muore e si trova in paradiso, un gigantesco stanzone dove si smistano le anime con lungaggini . Lì cerca come tutti di affermare che c’è stato un errore e devono rimandarlo sulla terra. Infatti per errore la sua morte è stata anticipata e così gli viene consentito di tornare per un’ora e trentatre minuti questo è il tempo in più che gli viene consentito di vivere per l’ultima volta.
Da qui comincerà quella rivalutazione della sua intera vita che lo metterà di fronte e senza convinzione alle sue mancanze.
” Paolo (Pif): Mentre morivo pensavo che avrei fatto i conti con le cose importanti della mia vita e invece… ”
“La luce del frigo si spegne davvero quando è chiuso? ”
“Perché il primo taxi in fila non è mai il primo davvero?”
“L’autan e lo yoga sono in contraddizione? ”
“Perché il martello frangivetro è chiuso in una teca di vetro?”
Molto bene inserite le musiche di Francesco Piersanti , ottima la fotografia.
Trama non convince e scade in una tenerezza eccessiva.
https://www.youtube.com/watch?v=bM5TIfdQ4UQ